Autore Topic: Rischio default  (Letto 4720 volte)

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Offline jorek

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Rischio default
« il: Agosto 05, 2011, 16:05:43 pm »
Da molti giorni si dice che l'italia sia a rischio default (fallimento) voi che ne pensate?
Sinceramente penso che c'entri poco la salute politica del nostro paese, e che berlusconi o non berlusconi, cambierebbe poco.
La cosa che mi sembra veramente surreale è che non saltino fuori il nome degli speculatori, tra cui molti italiani (credo che c'entrino  parecchi amici di prodi), e che i "leoni" del nostro giornalismo non dicano niente a proposito (poco coraggio).

Online Massimo

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Re: Rischio default
« Risposta #1 il: Agosto 05, 2011, 17:44:19 pm »
Ci sono gli interessi superiori degli Stati Uniti e dei paesi emergenti, Cina in testa, che non hanno
interesse nell'indebolimento del dollaro, anzi ci rimetterebbero. Per evitare l'ulteriore indebolimento
del dollaro, bisogna attaccare l'Euro. Quindi, via libera agli Hackers e agli speculatori. E dove e
come si attacca l'Euro? Semplice, dove è più debole, l'Italia appunto che con il suo debito tra i
più elevati del mondo (è il quarto per chi non lo sapesse) presta un fianco debole particolarmente
invitante. In economia, più ancora che in politica ed in guerra vale la massima "mors tua, vita mea
Di tutto questo, sia chiaro, Berlusconi non ha colpa (checchè ne dica Repubblica). Anzi in questa
situazione disastrosa e disastrata rappresenta il male minore, anzi la persona più indicata per la
situazione che si deve affrontare se non altro perchè l'economia la conosce (ce lo vedete Bersani
o peggio Di Pietro?). Ed è per questo che gli avversari politici sono ben contenti di lasciargli in
mano la patata bollente, sperando che ci si ustioni. Dio ci guardi, poi, dai governi tecnici (sono
quelli che fanno le riforme sulle pensioni ed aumentano le tasse). Mi sbaglierò: ma dobbiamo tutti
tirare un respiro di sollievo se il tentativo di sgambetto di Fini in dicembre non è riuscito.

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re: Rischio default
« Risposta #2 il: Agosto 05, 2011, 17:49:10 pm »
Ci sono gli interessi superiori degli Stati Uniti e dei paesi emergenti, Cina in testa, che non hanno
interesse nell'indebolimento del dollaro, anzi ci rimetterebbero. Per evitare l'ulteriore indebolimento
del dollaro, bisogna attaccare l'Euro. Quindi, via libera agli Hackers e agli speculatori. E dove e
come si attacca l'Euro? Semplice, dove è più debole, l'Italia appunto che con il suo debito tra i
più elevati del mondo (è il quarto per chi non lo sapesse) presta un fianco debole particolarmente
invitante. In economia, più ancora che in politica ed in guerra vale la massima "mors tua, vita mea
Di tutto questo, sia chiaro, Berlusconi non ha colpa (checchè ne dica Repubblica). Anzi in questa
situazione disastrosa e disastrata rappresenta il male minore, anzi la persona più indicata per la
situazione che si deve affrontare se non altro perchè l'economia la conosce (ce lo vedete Bersani
o peggio Di Pietro?). Ed è per questo che gli avversari politici sono ben contenti di lasciargli in
mano la patata bollente, sperando che ci si ustioni. Dio ci guardi, poi, dai governi tecnici (sono
quelli che fanno le riforme sulle pensioni ed aumentano le tasse). Mi sbaglierò: ma dobbiamo tutti
tirare un respiro di sollievo se il tentativo di sgambetto di Fini in dicembre non è riuscito.

Secondo me l'Italia non fallirà mai perchè ha si un elevato debito pubblico, ma un basso debito (ed un'enorme ricchezza) privati.
Sic transit gloria mundi.

Offline Salar de Uyuni

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Re: Rischio default
« Risposta #3 il: Agosto 05, 2011, 18:02:47 pm »
Citazione
massima "mors tua, vita mea
Di tutto questo, sia chiaro, Berlusconi non ha colpa (checchè ne dica Repubblica). Anzi in questa
situazione disastrosa e disastrata rappresenta il male minore, anzi la persona più indicata per la
situazione che si deve affrontare se non altro perchè l'economia la conosce (ce lo vedete Bersani
o peggio Di Pietro?).

Berlusconi è altamente incapace a far fronte alla situazione,NON CONOSCE ASSOLUTAMENTE L'ECONOMIA,se non c'era Tremonti a quest'ora l'Italia era già falllita,comunque leggetevi questo report di Zibordi che è politicamente imparziale(ed economicamente competente) e spesso l'ha difeso sul suo sito,dicendo che preferiva i politici che vanno a mignotte rispetto a quelli che vengono comprati dalle banche.

Gli dei dei Mercati Affonderanno Culo Flaccido

''Per la prima volta in 40 anni un discorso del Presidente del Consiglio italiano veniva seguito e atteso con interesse a New York, Londra, Parigi, Hong Kong (non scherzo, da stamattina c'era commenti continui su Bloomberg e CNBC di gestori ed analisti sul discorso annunciato da Berlusconi). E il vecchio porcaccione ha pronunciato parole fatali:
"I mercati non valutano correttamente ... non tengono nel giusto conto la solidita' del nostro sistema bancario, la situazione patrimoniale delle famiglie e delle imprese, l'andamento dei conti con l'estero, l'assenza di squilibri nel settore immobiliare, la politica di bilancio rigorosa nella crisi". I commenti su CNBC dopo: "... se Berlusconi e l'altro come-si-chiama dicono che i mercati hanno torto il ribasso non è finito..."

Mussolini e Starace dissero cose simili quando si erano invischiati in Grecia e Libia (la Grecia porta sf-iga all'Italia e così la Libia, ricordo che stiamo ora bombardando la Libia a tempo perso).

"...Dopo Berlusconi, ha parlato Angelino Alfano, al suo esordio alla Camera nella veste di segretario politico. Il suo discorso è stato più applaudito di quello del premier. ... «Noi siamo contrari a fantomatici governi tecnici - ha scandito l'ex Guardasigilli - Chi è stato eletto e governa poi torna dal popolo e si fa giudicare. Chi invece presiede un governo tecnico mette le tasse e poi dal popolo a farsi giudicare non ci torna. Noi diciamo che con i governi tecnici si sente l'odore delle tasse», ha chiarito Alfano. Quindi un attacco all'opposizione: «Autorevoli esponenti del Pd - ha detto l'ex ministro - hanno detto che il governo deve dimettersi perché i mercati lo chiedono. Siamo sgomenti: ma da quando in qua sono i mercati a scegliere il governo o a stabilire che debbano andare a casa?»..."

Questo Angelino Alfano pensa ai mercati rionali di Palermo. Ho visto diverse crisi e crac ormai, quello dell'Asia del '97, della Russia del '98, del Nasdaq del 2000-2001, delle borse tutte del 2002, dei mercati globali del 2008-2009 e quando le autorità sono ancora arroganti e supponenti e sfidano gli Dei dei Mercati invariabilmente questi le puniscono e le travolgono

E' ovvio che questo sarà al massimo un rimbalzo del gatto morto. Non puoi comprare veramente in Italia fino a quando un pirla come Alfano sputa con arroganza sugli onnipotenti mercati finanziari. Gli squali da New York e Hong Kong oggi pomeriggio hanno osservato lui e Culo Flaccido e hanno deciso di fare una pausa. Per ricaricare.

I mercati hanno azzannato e non la molleranno l'Italia fino a quando non vedranno Draghi Mario Presidente del Consiglio. Devi aspettare a comprare fino a quando non comincino i rumors che... Draghi ha parlato con Napolitano ecc...

Se Culo Flaccido e il suo nuovo sottochiappe Alfano avessero espresso timore, autocritica ed umiltà forse gli Dei dei Mercati li avrebbero risparmiati. Ma dimostrando supponenza, protervia e crassa ignoranza hanno provocato ancora di più l'ira degli Dei dei Mercati e verrano annientati. Nell'Odissea questo è il tema ricorrente, Ulisse sopravvive alla fine perchè sta attento a non sfidare l'ira degli dei. Entro settembre ci sarà una grande occasione di vendere al ribasso l'Italia.

Aspetta Draghi per comprare.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Rischio default
« Risposta #4 il: Agosto 05, 2011, 18:28:11 pm »
Data la natura virtuale della moneta moderna,essa può essere tranquillamente creata dal nulla e prestata dalle banche italiane al governo italiano,Unicredit finora ha prestato mille miliardi di euro in giro per il mondo(con l'assenso della BCE e del governo italiano) a stati falliti come la Bulgaria o l'Ungheria,o a stati lontanissimi dai quali non avrà mai nulla come il Kazakhistan,se avesse prestato quei soldi allo stato italiano adesso il 90% del debito pubblico sarebbe in mano italiana e dunque il margine di speculazione degli americani sarebbe ridotto a quel 10%,ovvero minimo.
Tuttavia se Berlusconi avesse imparato qualcosa da questo dovrebbe chiedere alle banche italiane salvate dal governo di coprire per intero il deficit italiano,comprando per intero l'emissione di debito pubblico italiana,e vendendolo in seguito ai risparmiatori italiani facendoli ingolosire con il rendimento finalmente decente,perchè come ha fatto notare Giustizialista,non è che il risparmio manchi presso le famiglie italiane.

Citazione
Secondo me l'Italia non fallirà mai perchè ha si un elevato debito pubblico, ma un basso debito (ed un'enorme ricchezza) privati.
Tuttavia,il guaio è che alle aste dei bot non ci vanno le famiglie italiane, la vecchietta che ha sempre comprato quello e continuerà a comprare quello.
Il guaio è che ci vanno dei ''primary dealers'' che magari sono stranieri e magari il bot appena comprato lo rigirano a banche d'affari o hedge funds che magari lo vendono allo scoperto.
Berlusconi dovrebbe obbligare Unicredit a lasciare perdere la Bulgaria,l'Ungheria e il Kazakhistan e invece sottoscrivere i bot del governo italiano che è l'unico che la può salvare a sua volta.
Dovrebbe anche fare pressione alla BCE perchè diminuisca i tassi d'interesse,se fosse un politico sensato avrebbe parlato a Trichet anche in maniera aggressiva e non certo ai ''mercati che non capiscono l'accordo''.
« Ultima modifica: Agosto 05, 2011, 22:20:28 pm da Salar de Uyuni »
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Offline Salar de Uyuni

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Re: Rischio default
« Risposta #5 il: Agosto 05, 2011, 18:40:02 pm »
Comunque sia il punto non è l'Italia o la Spagna,il punto debole è l'euro,che impedisce agli stati di avere una politica monetaria sovrana.
L'euro vincola paesi completamente differenti allo stesso tasso d'interesse che in genere va bene solo alla Germania,così facendo negli anni precedenti il tasso d'interesse è stato troppo basso dunque ha contribuito al gonfiamento delle bolle immobiliari spagnola e italiana,e ora invece è troppo alto e rischia di fare mancare a questi 2 paesi la liquidità necessaria a tamponare la crisi attuale,detto per inciso comunque,la fine dell'euro non è necessariamente una cosa negativa,dunque il default italiano potrebbe essere l'evento che manderà in frantumi quella cosa che viene chiamata Unione Europea,ma è sempre più inquietantemente simile all'Unione Sovietica.
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Offline Salar de Uyuni

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Re: Rischio default
« Risposta #6 il: Agosto 05, 2011, 18:57:48 pm »
Vi siete mai chiesti da dove è arrivata l'inflazione dopo il 2002?
La colpa è dell'euro,ma l'ipotetica equazione psicologica 1 euro=1000 lire non c'entra nulla:
E' arrivata invece proprio dal tasso d'interesse unificato europeo,ovvero ridotto ai livelli tedeschi,che dunque andava bene in Germania(il rischio a prestare in Germania è diverso da quello in Italia o in Grecia),ma non in Italia,o in Spagna dove invece hanno approfittato di un tasso così basso per chiedere prestiti su prestiti specialmente per comprare immobili,così hanno gonfiato bolle e immesso una mole enorme di liquidità nei mercati dei paesi della ''periferia'' dell'eurozona creando un'inflazione molto forte.
L'euro è stata una debacle su tutti i fronti,l'unica moneta che mentre si rafforzava e privava gli esportatori di quote di mercato,ha permesso un'inflazione a 2 cifre,e ora che è in crisi si mantiene a 1,40 sul dollaro,quando era partita a 0,80.
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Offline jorek

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Re: Rischio default
« Risposta #7 il: Agosto 05, 2011, 19:55:21 pm »
questo è ciò che ne pensa uriel....


http://www.keinpfusch.net/2011/08/countdown-ii.html



Countdown II.
Scritto da Uriel Fanelli il 8/06/2011
Visto che da domani sono ufficialmente in ferie (e quindi probabilmente postero' solo a sprazzi & bocconi), scrivo un ultimo post sul meraviglioso mondo della finanza. C'e' da stare allegri, per una ragione: gli squali hanno iniziato a scannarsi tra loro, e questo e' meraviglioso come non mai. Intendo dire, se siete persone che vengono pagate per fare qualche lavoro e non per muovere carte.
Casomai qualcuno speri che il governo italiano faccia qualcosa, secondo me si sbaglia. Per diverse ragioni.

La prima e' che non c'e' nulla da fare. Anche anticipando il pareggio a bilancio, non sarebbero quei pochi spiccioli a cambiare la situazione. Ne' a fermare lo speculatore. Il debito esiste, e non smettera' di esistere sino alla scadenza dei titoli, cioe' fra trent'anni (1). Sinche' c'e' questo debito, gli speculatori possono guadagnare soldi con la sua oscillazione. E continueranno a farlo. Non e' che lo speculatore si fermi perche' "adesso l' Italia ha il bilancio di quest'anno in pareggio".

Il punto e', essenzialmente, che non c'e' nulla da fare che sia materialmente in grado di salvare alcunche'. Probabilmente sia Berlusconi che Tremonti lo sanno. Tutti gli altri ancora non lo hanno capito, tranne Rehn che ha gia' chiarito che non ci sara' alcun piano di salvataggio. Che significa? Significa questo "non e' possibile salvarvi, quindi non sprecheremo soldi".

Le aste spagnole e italiane sono chiuse per tutto Agosto, quindi perche' divenga ufficiale la cosa occorre che ci sia un'asta. Il debito e' un contratto, e l'interesse diventa quello solo se e quando non cambia durante un evento di mercato. Al massimo cambia lo spread, cioe' aumentano di prezzo i CDS. Ma quello inficia i compratori e gli indicatori di mercato.

Cosi', ecco che ci siamo. Per tutto agosto, mese a bassa liquidità, probabilmente i mercati si scanneranno. Il guaio e' che non essendoci aste, dal nostro lato la situazione e' piuttosto "ingessata". Gli speculatori se la prenderanno con le nostre banche, e magari con la nostra borsa, ma la borsa italiana (?) ha poche aziende quotate e pochi capitali.

Insomma, quei geniacci italiani che si sono uniti alla festa sperando di tirarci fuori qualcosa , ieri hanno perso, perso, perso, e oggi perderanno ancora piu' di qualsiasi cifra abbiano mai sperato di guadagnare con il loro tradimento. Non piangero' per loro: Roma, si sa, non paga ai traditori.

Ma berlusconi non fara' nulla anche per un altro motivo: non viene interpellato. Se la Merkel incontra Sarkozy perche' si sentono superiori, sono liberi di farlo. Se gli fa schifo Berlusconi, sono liberi di non parlarci, naturalmente. Ma questo significa, essenzialmente, che Berlusconi e' altrettanto autorizzato a farsi solo gli affari di casa.

Nella marea di vendite di titoli italiani, tanto per essere chiari, le stesse banche italiane potrebbero aver isolato molto bene le perdite. Dopotutto, in una simile tempesta, comprando CDS e rivendendoli anche le stesse banche italiane hanno fatto liquidita'.

Cosi', perche' Berlusconi dovrebbe agire? I salotti buoni della finanza, quelli che stanno subendo perdite devastanti, sono suoi nemici da sempre. Tremonti, un altro che e' sulla graticola, si e' messo tra le sue antipatie. Per salvare chi Berlusconi dovrebbe agire, in definitiva?

Con ogni probabilita' Berlusconi ha gia' fatto i conti. E ha capito che il default gli conviene. Il risparmio (sono quasi 90 miliardi/anno) in interessi sarebbe immenso, e in fondo e' ormai chiaro che l' Italia di amici non ne ha. Perche' risparmiare le banche tedesche o francesi, dopotutto?

Del resto, la UE puo' fare molto di piu' per ristabilire l'equilibrio. Ma non lo fara', e con Italia e Spagna ha gia' iniziato a fare la stessa altalena di si/no che fece con la Grecia. Cosi' se Berlusconi facesse qualcosa i mercati si calmerebbero, la UE si dedicherebbe di nuovo alla curvatura delle banane, e tutto tornerebbe come prima, sino alla prossima crisi. Come e' successo con la grecia.

Berlusconi non vuole questo. Semplicemente NON fara' nulla, in modo che in sede UE siano COSTRETTI a fare qualcosa. Non si uniscono ? Bene. Il default italiano conviene all'italia e NON conviene a loro. Non potenziano l' EFSF? Bene, noi mandiamo il debito in default, conviene piu' a noi che a voi.

Berlusconi si trova nella situazione in cui "fa piu' male a loro che a noi". Ma "loro" continuano a vedersi e parlarsi in privato senza coinvolgere il governo. Questo perche' non gli piace Berlusconi, ma e' irrilevante: in politica non puoi parlare sempre e solo con chi ti piace. Se il problema e' italiano, coinvolgi l'italia o NON affronterai il problema.

Che cosa possono mai decidere sul debito italiano Merkel e Sarkozy? Di dire alle loro banche di buttarlo sul mercato? Che facciano pure. Non essendo un evento di credito, non potranno venire risarciti. Andranno in perdita e basta.

L'altro punto e' che oggi la borsa italiana ha recuperato sul bancario e su molte industrie, mentre il btp resta giu'. Morale: l'economia reale resiste, la finanza e' al collasso.

Questo e' il tema dominante ovunque, ed e' il risultato degli scorsi decenni.

Ad un certo punto qualcuno ha deciso che il lavoro fa schifo. Che dovevano fare tutto cinesi e altri, mentre noi dovevamo vivere di servizi avanzati, cioe' di finanza e gestione finanziaria. Risultato: quando l'economia REALE sta in piedi e la finanza collassa, Cina & co stanno in piedi, gli altri collassano.

Ma torniamo al punto di prima: perche' Berlusconi dovrebbe fare qualcosa?

    Non per salvare il mondo della finanza. Dopotutto, gli e' stato ostile sin dall'inizio.
    Non per salvare Confindustria, cioe' le industrie quotate in borsa. La Marcegaglia gli e' ostile.
    Non per salvare il consenso, visto che nei sondaggi vola basso.
    Non per salvare banche francesi o tedesche, ne' per salvare Merkel o Sarkozy, che lo snobbano.
    Non per salvare la Lega, che si e' messa a fare di testa sua.
    Non per salvare l' Euro, che e' ormai un gioco sleale a favore dei soliti due.

Allora , la domanda e': perche' mai dovrebbe fare qualcosa?

Non vedo alcun motivo, dal punto di vista di Berlusconi, di fare qualcosa.

La risposta, semmai, e': perche' mai dovrebbe rimanere in attivo?

Per la semplice ragione che piu' le cose vanno in merda per i finanzieri, piu' i nostri finanzieri hanno bisogno del governo. Piu' COnfindustria ha bisogno del governo. Piu' la stessa popolazione implora il governo di fare qualcosa e rigetta l'idea di una crisi.  Piu' c'e' maretta, piu la Lega ha bisogno del governo. E prima o poi, quando si renderanno conto di essere sull'orlo del baratro, anche in europa andranno a telefonare a Berlusconi, ben sapendo che oggi il default fa piu' male a loro che all' Italia.

Cosi', dal punto di vista di Berlusconi la strategia piu' pagante e' "non fare assolutamente nulla".

Ed e' quello che dobbiamo aspettarci.

Quindi, rilassatevi durante Agosto, perche' vedrete un incomprensibile immobilismo del governo, un crescere dell'emergenza, e l'arrivo di misure completamente cosmetiche , qualora si fosse costretti.

Farei lo stesso se fossi Berlusconi? Onestamente, si.

Ma non per le ragioni di Berlusconi: tra un pochino tutte le parti sociali saranno cosi' terrorizzate che accetteranno QUALSIASI riforma o sacrificio gli si imponga. Abolizione degli ordini? Ok, basta che si salvino i risparmi degli avvocati  e le loro pensioni. Liberalizzazione del mercato? Con la strizza che avranno gli andra' giu'. Tassa sulle rendite? Si cagheranno cosi' sotto che accetteranno pure quella senza fiatare.

Nessuno rema forte come chi e' su una barca che sta affondando. Specialmente se non puo' abbandonarla.

Uriel

(1)Oppure, come spero, al momento del default.

Offline Salar de Uyuni

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Re: Rischio default
« Risposta #8 il: Agosto 05, 2011, 21:47:25 pm »
Citazione
  Non per salvare il mondo della finanza. Dopotutto, gli e' stato ostile sin dall'inizio.
    Non per salvare Confindustria, cioe' le industrie quotate in borsa. La Marcegaglia gli e' ostile.
    Non per salvare il consenso, visto che nei sondaggi vola basso.
    Non per salvare banche francesi o tedesche, ne' per salvare Merkel o Sarkozy, che lo snobbano.
    Non per salvare la Lega, che si e' messa a fare di testa sua.
    Non per salvare l' Euro, che e' ormai un gioco sleale a favore dei soliti due.

Allora , la domanda e': perche' mai dovrebbe fare qualcosa?


Perchè dovrebbe fare qualcosa?
Se non altro,per salvare sè stesso,se l'Italia continua così lui DOVRA' FARE UNA PATRIMONIALE E SI SPUTTANERA' IL CONSENSO.
Berlusconi deve pregare che il casino finanziario arrivi quando saranno al governo gli altri,''quelli delle tasse'',ma se succede quando è al governo lui è costretto a fare la patrimoniale ed è politicamente morto.
Voglio vedere cosa dirà Uriel quando lui farà la patrimoniale....
Forse evidentemente non è che non facesse nulla perchè aveva una idea chiara in testa,ma perchè non sapeva che 'azzo fare....
Una volta perso il consenso elettorale De Benedetti e le procure se lo mangiano in salmì.
Su Berlusconi tutti proiettano immagini irreali,per alcuni è il ''caimano'',un mostro senza scrupoli che si è mangiato l'Italia,IL DEMONIO IN PERSONA,per altri è Dio,che sa sempre quello che fa e anche quando non fa nulla,LUI sa perchè non lo fa,perchè è come la divina provvidenza,se anche lascia accadere qualcosa di male,comunque E' PER IL NOSTRO BENE SUPERIORE.
Uriel spesso straparla,non accetta l'idea che Berlusconi sia semplicemente un uomo vecchio e stanco che vorrebbe andare in pensione,e lo dipinge come un dio in terra,perchè si identifica in lui,e sappiamo quale opinione ha di sè stesso.
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Offline Salar de Uyuni

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Re: Rischio default
« Risposta #9 il: Agosto 05, 2011, 22:03:29 pm »
Citazione
Non per salvare banche francesi o tedesche, ne' per salvare Merkel o Sarkozy, che lo snobbano.

L'immagine che fornisce Uriel di Berlusconi è incompatibile con la recente politica di Berlusconi che è stata interamente prona a compiacere Sarkozy,ne sono prove inconfutabili:
1)L'Acquisto di Parmalat da parte di Lactalis,dove prima aveva fatto la voce grossa per difendere i ''campioni nazionali'' e il ''made in Italy''
2)Il concedere le proprie basi all'aviazione francese per l'operazione in Libia
3)Come se non bastasse concedere le proprie basi,si è pure impegnato A PARTECIPARE ATTIVAMENTE A UNA GUERRA CHE COSTA UN CASINO DI SOLDI IN UN MOMENTO IN CUI MI PARE ABBASTANZA OVVIO,DAL MOMENTO CHE SI PARLA APERTAMENTE DI DEFAULT,CHE DI SOLDI DA BUTTARE PROPRIO NON NE ABBIAMO...
Come si fa a dipingere costui come uno statista che sa sempre quello che fa,non si capisce...

Gli altri sono peggio?
Prenderlo in culo da destra non è meglio che prenderlo in culo da sinistra...
Il problema E' CHE IO NON CONSIDERO VALIDO ALCUN DISCORSO POLITICIZZATO,NON ESISTE NESSUN MENO PEGGIO,L'ABBIAMO VISTO ANCHE NOI,PERCHE' IL SIGNOR B HA RATIFICATO LE PEGGIORI LEGGI FEMMINISTE COME IL CARCERE PREVENTIVO PER IMPUTAZIONE DI REATI SESSUALI(che per fortuna è stato abrogato dalla corte costituzionale perchè riconosciuto come anticostituzionale,e quelli della corte costituzionale sapete quanto sono femministi,quindi fate voi che provvedimento era...),E LE QUOTE ROSA NEI CDA,CHE DARANNO UN FUTURO POLITICAMENTE CORRETTO ANCHE A MIGNOTTOPOLI...
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Offline Giuseppe83

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Re: Rischio default
« Risposta #10 il: Agosto 05, 2011, 23:22:12 pm »
La cosa che mi sembra veramente surreale è che non saltino fuori il nome degli speculatori, tra cui molti italiani (credo che c'entrino  parecchi amici di prodi), e che i "leoni" del nostro giornalismo non dicano niente a proposito (poco coraggio).
Quoto.
A chi come me non ha la competenza di Salar consiglio di leggere il libricino di Eugenio Benetazzo "L'Europa s'è rotta".

Offline Nemo90

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Re: Rischio default
« Risposta #11 il: Agosto 05, 2011, 23:46:03 pm »

Gli altri sono peggio?
Prenderlo in culo da destra non è meglio che prenderlo in culo da sinistra...
Il problema E' CHE IO NON CONSIDERO VALIDO ALCUN DISCORSO POLITICIZZATO,NON ESISTE NESSUN MENO PEGGIO,L'ABBIAMO VISTO ANCHE NOI,PERCHE' IL SIGNOR B HA RATIFICATO LE PEGGIORI LEGGI FEMMINISTE COME IL CARCERE PREVENTIVO PER IMPUTAZIONE DI REATI SESSUALI(che per fortuna è stato abrogato dalla corte costituzionale perchè riconosciuto come anticostituzionale,e quelli della corte costituzionale sapete quanto sono femministi,quindi fate voi che provvedimento era...),E LE QUOTE ROSA NEI CDA,CHE DARANNO UN FUTURO POLITICAMENTE CORRETTO ANCHE A MIGNOTTOPOLI...

 :drinks:

Quoto!
Quello di B. non è autonomo femminismo autocosciente (che sta morendo di vecchiaia e di inerzia) ma solo un modo per ramazzare voti nella carestia politica attuale. Il MinParOpp della Carfagna è quello che dice di essere: un mediocre ministero per la propaganda governativa

Pensare di risolvere la sottorappresentazione femminile (ammesso che esista e che sia così grave) con le quote è come pretendere di riportare i panda alla libertà dello stato brado allargandogli la riserva protetta.

Pensare di risolvere il (grave ma non così grave come vogliono farci credere) problema della violenza sulle donne con i taxi rosa e le ronde rosa è sciocco. Pensare di farlo con assurde leggi anti-stupro sul modello svedese è criminale. Postulare che siccome le donne sono tutte sante non le utilizzeranno (le leggi) per nuocere a chi gli sta antipatico è da teste di minchia.

Offline ilvaccaro

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Re: Rischio default
« Risposta #12 il: Agosto 08, 2011, 19:23:42 pm »

Da molti giorni si dice che l'italia sia a rischio default (fallimento) voi che ne pensate?
Sinceramente penso che c'entri poco la salute politica del nostro paese, e che berlusconi o non berlusconi, cambierebbe poco.
La cosa che mi sembra veramente surreale è che non saltino fuori il nome degli speculatori, tra cui molti italiani (credo che c'entrino  parecchi amici di prodi), e che i "leoni" del nostro giornalismo non dicano niente a proposito (poco coraggio).

E' a rischio di fallimento anche l'America anzi secondo molti è già fallita da un pezzo visto che hanno iniziato a de-localizzare pesantemente già dalla fine degli anni 50 e ormai producono solo montagne di dollari come carta igienica, dollari totalmente sganciati dalla ricchezza reale del paese.

E se a garantire il  valore del Renminbi cinese c'è l'immensa forza lavoro a basso costo, la crescita economica senza freni, e il più grande mercato in espansione del mondo, dietro la valuta americana cosa c'è?

Niente, anzi c'è il debito.
 L'unica cosa gli stati uniti stanno producendo dagli anni 80 ad oggi.

Ma tornando all'Italia si....... Siamo a rischio fallimento.
Un rischio molto concreto.
Ed è praticamente certo che nei prossimi 20- 30 anni vedremo progressivamente ridursi in modo drammatico il nostro tenore di vita e la nostra ricchezza come nazione e come società civile.

Io personalmente, mi aspetto per l'Italia nei prossimi 30 anni un graduale ridimensionamento economico più o meno traumatico fino a ritornare  al livello economico che l'Italia aveva nei primi anni 60:

-( max una macchina per famiglia a basso consumo e che si tiene fino al termine della sua vita utile, fine delle spese inutili, fine degli sprechi, drastico ridimensionamento del consumo e del credito al consumo, fine del turismo all'estero, poche ferie per tutti, ecc ecc ecc....)

il bello è che a questo punto le opposizioni continuano a chiedere a gran voce le dimissioni del nano come se ormai contasse qualche cosa.

E' solo un burattino ormai.

il nano o chi lo sostituirà, non conta più una fava visto che le politiche monetarie di riduzione del debito, e di tagli alla spesa pubblica, saranno dettate nei prossimi 20-30 anni solo da organismi sovranazionali e dal mercato , sui quali gli elettori non hanno nessuna  influenza e controllo.
Chiunque ci sia al governo null'altro potrà fare se non tagliare lo stato sociale e aumentare le tasse.
Tassare e tagliare, tagliare e tassare........Con tanti saluti sia allo stato sociale sia a parecchie delle nostre certezze e diritti oggi dati per certi, e che domani lo saranno sempre di meno......Altre soluzioni non ce ne  sono.

Perché Tutto l'occidente è in declino economico a favore dell'Asia e degli altri paesi emergenti che dispongono di un'enorme forza lavoro  a basso costo, di una popolazione più giovane e di un mercato meno ingessato da norme e da burocrazie che ci rendono zoppi e torpidi come stati e come società.

Il problema italiano prima e europeo poi, non è soltanto di tipo economico- produttivo ( anche se questo basterebbe ed avanzerebbe per mandarci a picco...) ma anche e sopratutto di tipo demografico, siamo un nazione geriatrica fatta di vecchi incartapecoriti che occupano tutte le leve del potere e pretendono di legiferare e sovraintendere a cambiamenti epocali che non sono neppure in grado di comprendere, figuriamoci governarli o avvantaggiarsene.

E i vecchi sono pavidi,  timorosi, ingessati e contrari ad ogni cambiamento e novità.
Sono ancorati a visioni superate della vita e del vivere.
In Italia questi vecchi barbagianni stanno dappertutto fino a 90 anni ed oltre..... E non si vogliono levare dai coglioni anche se spesso hanno più miliardi in banca che capelli in testa.

Guardate come stanno tutti pateticamente attaccati alla sedia come delle zecche sia in politica che nei media o in confindustria.

E Non è che una volta guadagnato abbastanza per 100 vite  si levano dalle palle lasciando il posto ad altri eh?

No, no no....... Stanno ancora là e ci resteranno con catetere e pannolone e quintali di viagra fino al loro ultimo alito di vita, strangolando tutti i giovani sotto di loro, stoppando ogni idea innovativa e privilegiando sempre il parente inetto o il  "figlio di" al posto dei pochi giovani validi:

- ( intendo dire , quei pochissimi che ci sono........ Perché anche qui ci sarebbe da fare un bel discorso molto ma molto lungo...)

Comunque vivere in un paese come l'Italia, quasi senza materie prime e con milioni di over70 enni al comando,  in ogni settore economico politico e mediatico, è un danno enorme.

Specialmente oggi in un contesto dove
i cambiamenti sociali, del mercato, e il progresso tecnologico sono sempre più rapidi e impongono intraprendenza, coraggio e capacità di adattamento.
Insomma richiedono Menti flessibili giovani, aperte ai cambiamenti e pronte a cogliere ogni opportunità...

Mi vengono i mente i vari manager neppure 35enni, (alcuni addirittura 25enni...) che ho visto dormire sui divanetti dei vari aeroporti asiatici di Bangkok, di Shanghai, di Hong Kong...
Gente che guadagnava -8-10 milioni di dollari all'anno (o al mese..) e dormiva su un divanetto dell'aeroporto 5 giorni su 7, perché la mattina dopo doveva essere  da qualche parte del mondo a firmare una qualche commessa o contratto....... O a presiedere un qualche consiglio di amministrazione...

Penso a loro quando vedo i nostri geriatri politico-industriali con le loro gran pancie la loro corte di troie e leccaculi, e le loro piaghe da decubito sul culo a forza di star seduti,
discutere di finanza, di prodotti....... Di "competitività", di nuovi mercati, e nuovi investimenti... :cry: :sick:

Penso a loro e capisco che siamo fottuti. Senza rimedio. :cry: :cry:

E' come fare una gara di corsa in macchina col freno a mano tirato.

Forse non falliremo del tutto, ma possiamo scordarci per il futuro lo stesso livello di benessere di cui abbiamo goduto in passato.

La vetta di benessere che l'Italia ha toccato negli anni tra la l'85 e la prima metà degli anni 90, è stato il nostro massimo come paese....... Da allora è iniziato il declino e proseguirà per almeno un'altra generazione secondo me.
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline Salar de Uyuni

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Re: Rischio default
« Risposta #13 il: Agosto 09, 2011, 10:03:55 am »
Citazione
E se a garantire il  valore del Renminbi cinese c'è l'immensa forza lavoro a basso costo, la crescita economica senza freni, e il più grande mercato in espansione del mondo, dietro la valuta americana cosa c'è?


L'immensa forza lavoro a basso costo,la crescita economica senza freni,e il più grande mercato in espansione del mondo,Cina e Usa hanno praticamente la stessa valuta perchè la banca centrale cinese ha deciso di vincolare lo yuan renminbi al dollaro,per cui se la Cina cresce,cresce grazie al dollaro forte,se il dollaro fallisce,fallisce anche la Cina,e poi...
se la Cina fallisce,fallisce anche il dollaro...
Non esistono stati non interconnessi,al giorno d'oggi,la globalizzazione è come il girotondo,se casca uno:tutti giù per terra!
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Animus

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Re: Rischio default
« Risposta #14 il: Agosto 09, 2011, 11:47:10 am »
L'immensa forza lavoro a basso costo,la crescita economica senza freni,e il più grande mercato in espansione del mondo,Cina e Usa hanno praticamente la stessa valuta perchè la banca centrale cinese ha deciso di vincolare lo yuan renminbi al dollaro,per cui se la Cina cresce,cresce grazie al dollaro forte,se il dollaro fallisce,fallisce anche la Cina,e poi...
se la Cina fallisce,fallisce anche il dollaro...


Ma, non lo so, quella di legare la propria valuta al dollaro lo fanno un po' tutte le nazioni emergenti, che possono, poi a seconda della loro economia lo sganciano.
Di solito lo sganciano il perdita, vedi argentina, ma nel caso della Cina, potrebbe succedere anche il contrario.
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