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CATANIA — Il marito “puzzolente” imponeva alla moglie i rapporti sessuali senza rispettare la richiesta della donna di farsi prima una bella doccia. E così la Cassazione lo ha rinviato di nuovo a giudizio, paventando il reato di stupro. Lo rende noto il responsabile del Dipartimento “Tutela del consumatore” dell’Italia dei Valori Giovanni D’Agata.Secondo la sentenza n° 30364 emessa ieri, i giudici hanno chiesto il nuovo rinvio a giudizio nei confronti di un pastore siciliano restio all’uso del sapone e solito a fare sesso con la moglie appena rientrato dal pascolo delle pecore, senza provvedere a farsi almeno una rapida toeletta preliminare.
finalmente ci siamo arrivati, abbiamo capito come si possa dire che il 90% delle donne è stato stuprato. Ce lo dice la Cassazione: se il marito prima di fare sesso non si fa la doccia, è stupro!http://www.bergamosera.com/cms/?p=72621tra un po' sarà stupro anche se non vi cospargete di acqua di Colonia o di profumo alle rose secondo i suoi gusti o il suo umore. Prima o poi la Cassazione darà ragione ad una donna che si lamenterà che lui ha "preteso" un rapporto sessuale il mercoledì profumato alle rose mentre sapeva benissimo che lei il mercoledì vuole la lavanda!
storie quotidiane di persone che si sono bevute il cervello.....solidarietà per il signore mefitico