Ohibò!
Andiamo per ordine.
1. "Se non ora quando": dici bene, diverse centinaia di migliaia di manifestanti per protestare CONTRO il Berluska; quando il SNOQ si è sganciato dall'anti-berlusconismo è riuscito a tirar su massimo 1500 persone (tutte in età menopausale) e le premesse della convention senese erano quelle di una specie di grande forum rivoluzionario.
2. Disoccupazione femminile: c'è poco da girarci attorno, esiste e basta. Che il mercato delle offerte lavorative sia in secco, è evidente, sia per gli uomini che per le donne. Per quanto mi riguarda, l'indipendenza economica delle donne è altamente desiderabile: che si trovino un lavoro, dunque; lo Stato non può fornirglielo
ope legis.
3. Tasso di precariato differente: qui è puramente una questione di scelte lavorative. Le donne scelgono - generalmente - campi lavorativi più a rischio di flessione e di instabilità (c'è tutto un vocabolario politicamente corretto per esprimere il concetto di "precariato" che va da "flexicurity" a "mobilità lavorativa")... che ne so, i lavori a progetto. Gli uomini scelgono invece lavori più fissi e quindi meno esposti al rischio. Pontificavamo tanto, qualche anno fa, sulle gioie e sulla modernità della "flessibilità", e ora siamo tornati ad osannare il buon vecchio lavoro a tempo indeterminato.
Di nuovo, è una questione che non è sessista di per sé: se un uomo va a lavorare in un - che ne so - call center, o va avanti a stage, farà la stessa trafila di una donna.
I latini dicevano
post hoc ergo propter hoc traducibile con "la correlazione non indica la causazione". Altrimenti facciamo il gioco dei pastafariani che ironicamente sostengono che la colpa del riscaldamento globale è della diminunzione del numero dei pirati.
http://4.bp.blogspot.com/_uDWLOA2M1hc/TSZsEFwMbYI/AAAAAAAAAD0/VjRekdE8lZU/s1600/PiratiVsTemp.png4. Stipendi inferiori: da dibattere se il problema sussiste per davvero; ricordo una ricerca della Boccon che lo quantificava ad un mero 2%. Ad ogni modo, una nota personale: si batte tanto i piedi perché sia - giustamente - più largamente implementato il part-time per incontrare le richieste delle lavoratrici... be', ok, io sono d'accordo: ma a forza di part-time non arriveranno mai in cima alle gerarchie, mi sembra ovvio. Se in una coppia lui lavora a tempo indeterminato e lei part-time, be', naturalmente lui farà molta più carriera.
5. Donne nei CdA... no, mi rifiuto, andate avanti voi... lascio parlare Massimo Fini.
http://www.massimofini.it/articoli/con-le-quote-rosa-diciamo-addio-al-principio-del-merito6. Povertà infantile: niente da dire, il discorso fila. Se l'economia crescesse, ci sarebbero più offerte di lavoro e le donne potrebbero arraffarne a volontà; di nuovo, il problema non è in un sessismo implicito nel sistema economico, che si autoregola in base alle sue esigenze.
7. "Le donne sono migliori di noi": di te, forse. Dire che
tutte le donne sono migliori degli uomini in un dato campo umano è sbagliato. In quanto a facoltà intellettive, uomini e donne non sono né superiori né inferiori gli uni alle altre. È semplicemente sbagliato fare questo genere di paragoni. Si può dire che, in media, le donne faranno meglio a fare X, ma ciò non toglie che ci sono moltissimi uomini che faranno egualmente bene o meglio. Dipende dagli individui.
Il problema del divario maschile in quanto a scolarizzazione è lungo e complesso, andremmo dalla neurologia (andamento dell'IQ bimodale) alla sociologia (pressione sociale), quindi lasciamolo per un altro tempo.
8. Donne lavoratrici con figli: chiaramente, il nostro amico ha ragione. Mancano gli asili e le strutture di supporto alle famiglie. Colpa del governo ladro.
Passiamo alle soluzioni proposte.
1. Supporto alle famiglie: niente da dire, il problema c'è e va risolto.
Il nostro amico ha ragione.
2. Tassazione differenziata per gli uomini e le donne.
PORCO GIUDA... ehm... cosa, io dovrei pagare più tasse di una donna? Ma che stiamo scherzando? Qualcuno mi dia una Costituzione... art. 53: "Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.". Non c'è scritto nient'altro.
E poi: tassando di più gli uomini, i datori di lavoro che pagano i contributi assumeranno più donne; quelli che non li pagano assumeranno gli uomini in nero cioè senza versamenti di previdenza sociale. In ogni caso gli uomini ci escono trombati.
3. Sgravio per la maternità: ok.
4. Quote rosa: l'amico prima spiega per filo e per segno perché le quote rosa sono una boiata, poi si lascia andare al buonismo.
Ma per quanto mi riguarda, le donne in Parlamento potrebbero essere pure il 90%, posto che fossero elette in base ai normali criteri di merito.
EDIT: Aspettate aspettate, c'è pure l'epilogo.
Ma certo che lo faremo sapere al ministro delle pari opportunità, non appena ingoia glielo farò sapere.