Ho 46 anni: quando ero ragazzo si viveva per conquistare femmine, un oceano di entusiasmo e voglia di vivere che traendo dalla spinta sessuale si riversava positivamente sulla società.
Oggi vedo crollare questo interesse, e di conseguenza tutto l'apporto vitale maschile alla società, coi risultati che sono ormai sotto gli occhi di tutti, e che definire solo di matrice economica sarebbe ormai solo una colpevole miopia.
Senza vigore sessuale e senza il maschio il mondo si ferma, proprio come si fermerebbe senza la femmina.
Il detto popolare "tira più un pelo di fica che un carro di buoi", lo conoscono tutti, ognuno nel suo dialetto, ma nessuno ha mai ricollegato la morale di questo detto alla mancanza di vitalità dell'occidente moderno. Ormai viene citato solo per giustificare l'ignobile comportamento di un uomo che fa le scarpe a un amico per trombarsi la ragazza. Quel detto descrive una forza della fica, utile e sufficientemente potente sol oper provocare il tradimento del valore dell'amicizia, o per indurre un uomo-cicisbeo a farsi fregare dal profumo, dalla promessa mai mantenuta, dal continuo ricontrattare, invece che dall'amplesso onesto, naturale, reciprocamente desideroso al quale il relazionarsi tra un uomo e una donna dovrebbe portare.
La donna moderna ha preferito percorrere la via della prostituzione dissimulata, dell'accusa, della guerra, della perversione e della slealtà, in un delirio di onnipotenza che si autoalimenta e che acquista sempre nuove armi di offesa al supermarket del gossip e della pseudoscienza sociale.
Che questa orda di incoscienti si possa ora sorbire tutta la decadenza economica e morale che hanno provocato. Che tutto torni loro in culo.