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Varie, volontà e rappresentazione

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jorek:

--- Citazione da: krool - Agosto 19, 2011, 12:31:40 pm ---Però noi europei di figli ne facciamo già pochissimi, dove la natalità è altissima è Africa, buona parte dell'Asia ecc.

--- Termina citazione ---

si però hanno prospettive piuttosto pessime devo dire....

voltaire:
il futuro dei figli degli europei può ipotizzarsi sereno a vostro giudizio ?  io sarei favorevole all'idea della pianificazione selezionata delle nascite, ma se mi sentono in giro mi picchiano probabilmente   :P

Guit:
Se il femminismo ha motivo di essere nel controllo demografico, cosa verosimile, e la donna liberata fa meno figli, questo comporta un secondo step di analisi: significa che tutta la differenziazione sessuale storica tra M e F, e i rispettivi ruoli sociali, erano basati sul lavoro riproduttivo.

Significa che la donna non si è liberata del maschio bensì dei figli.

E qui arriva il punto secondo me centrale della QM: l'accusa storica al sesso maschile è una devianza rispetto all'oggetto reale dell'emancipazione femminile: contraccezione e aborto.

La domanda più pressante è quindi: perché il maschio che ha grandemente contribuito al divenire tecnologico da cui scaturiranno queste innovazioni, viene invece fatto passare come nemico storico della donna?

La spinta neo-malthusiana non è sufficiente a dare risposte esaurienti, troppi conti non tornano.



Guit:
Personalmente non ho ancora aderito a un'idea già costituita, perché tutte mostrano debolezza rispetto a questo o quell'aspetto della Questione.

L'unica cosa che comincio a mettere a fuoco abbastanza chiaramente, è che ci sono due possibilità, e non più di due:

1. Esiste un disegno politico di origini umane, quello che alcuni preferiscono chiamare complotto per debunkizzare.

2. La forma vivente umana è piccola piccola e per nulla intelligente, al punto da non sospettare nemmeno lontanamente che ogni volta che crede di lavorare al proprio progresso sta in verità rendendosi schiava della Macchina, lavorando esclusivamente al suo Progresso, verso un regime tecnocratico dove l'umano mantiene solo l'illusione del controllo, illusione che è parte integrante, strutturale e necessaria affinché il tutto si realizzi. L'umano ha dato vita senza sostanzialmente averne piena consapevolezza, a una Volontà disumana, che adesso procede nel proprio egoistico interesse.


Il complotto sarebbe un'onta meno grave, perché conferirebbe all'umano capacità che a prima vista non sembra proprio in grado di possedere.

La realtà tecnocratica pur se disumana appartiene a questo mondo e segue percorsi evolutivi classici: ogni carattere inutile, che non serve più, sarà dismesso grazie a selezione. L'essere maschile è come un'appendice intestinale ormai inutile, che sta ancora lì, senza svolgere alcuna funzione, nell'attesa che il tempo la faccia del tutto sparire.

Pensare che questo sia interesse dell'essere femminile sarebbe un grossolano errore. Sparirà anche la femmina non appena diventerà anch'essa inutile. Quando? Quando la Macchina non avrà più bisogno degli umani e della loro illusione per evolversi in modo autonomo; quando cioè alla Macchina non interesserà più nemmeno quel 1,2 di figli di donna liberata.

Fantascienza? Forse. Ma con queste teorie i conti tornano. Con le altre no.

Se veramente le femministe stessero ordendo un complotto per l'eliminazione del maschio, e se veramente l'origine di ciò che accade ai sessi fosse quella voglia di essere libere inquadrata in un progetto fattibile e non altro, la cosa mi darebbe sollievo, perché sarebbe una prova del fatto che l'umano possiede ancora un controllo reale. Non hanno capito invece che la forma vivente umana vede la propria essenza sovrapporsi alla complementarità sessuale, e che se viene a mancare uno dei due sessi verrà a mancare anche l'altro, anche se quello che resta sa fare la partenogenesi (illusione di potenza).

Sfugge loro il piccolo dettaglio che la partenogenesi non appartiene alle capacità umane bensì a quelle della Macchina e  all'alba di un giorno ormai senza più uomini, si accorgeranno all'improvviso, svegliandosi ma senza uscire dall'incubo, che per fare figli saranno costrette a rapportarsi alla Tecnica, che non parlerà più d'amore per giustificare il proprio relazionarsi, bensì di necessità. Da quel giorno capiranno di non dipendere più dall'odiato maschio ma di dipendere ormai senza alcuno spazio di rivendicazione dalla Macchina; mai più autonome e senza speranza. Fino alla fine.




tuxedo:
Mi piace questa ipotesi.

Tutte le distopie raccontate nei romanzi (Farenheit 451, Il mondo nuovo, 1984) presentano
un qualcosa in comune: sebbene gli uomini esistano ancora come sesso, il sesso stesso
e` molto svincolato dalla procreazione (in F.451 e in 1984 c'e` ancora la riproduzione sessuata,
ma solo per mandare avanti la specie, in realta` i due sessi sono scollegati... ed infatti
la storia d'amore tra Winston e Giulia e` condannata dal MinAmor; nel mondo nuovo
non esiste amore, tutti sono sterili ed esiste una specie di sesso libero).

Diciamo che la "macchina" puo` essere la complottista?

Una societa` tecnologica arriva ad un punto critico.

1) o si autodistrugge (guerra nucleare, pandemia, ecc...)

2) o si scontra contro la finitezza (per esempio finisce il petrolio prima
di arrivare alla fusione) e ritorna poi ad un'epoca pre-tecnologica, diciamo
XVIII secolo.

3) oppure ha energia sufficiente e fa "il salto" verso la tecnicizzazione,
pero` in quel caso, appunto, non e` che non esisteranno piu` uomini,
saremo tutti ermafroditi, o asessuati.

Ai maschi magari verra` amputato il pene e testicoli alla nascita, alle donne asportate
le ovaie e utero non serviranno piu`, da adulti saremo tutti degli androgini,  con in mezzo
alle gambe solo un'uretra ed un ano, giusto per le scorie.

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