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Varie, volontà e rappresentazione
Guit:
--- Citazione da: tuxedo - Agosto 20, 2011, 07:52:40 am ---Mi piace questa ipotesi.
Tutte le distopie raccontate nei romanzi (Farenheit 451, Il mondo nuovo, 1984) presentano
un qualcosa in comune: sebbene gli uomini esistano ancora come sesso, il sesso stesso
e` molto svincolato dalla procreazione (in F.451 e in 1984 c'e` ancora la riproduzione sessuata,
ma solo per mandare avanti la specie, in realta` i due sessi sono scollegati... ed infatti
la storia d'amore tra Winston e Giulia e` condannata dal MinAmor; nel mondo nuovo
non esiste amore, tutti sono sterili ed esiste una specie di sesso libero).
--- Termina citazione ---
Interessante il fatto che la riproduzione naturale venga identificata nei racconti di fantasia sempre come una cosa incompatibile col futuro tecnologico.
L'umano distopico mangia come il suo parente utopico, e suppongo che quindi sia soggetto anche a tutte le funzioni fisiologiche che ci sono dopo aver digerito. Ma non scopa, o quantomeno non lo fa per riprodursi. Mangiare è ancora necessario, accoppiarsi no. Ammesse le feci ma non i figli.
Perché nel profondo immaginario di ogni narratore c'è sempre questa mozione?
--- Citazione ---Diciamo che la "macchina" puo` essere la complottista?
--- Termina citazione ---
E' solo questione di termini, io uso complotto per indicare un progetto che segue la volontà umana, contrapposto al progetto che segue la volontà della macchina.
Se non usi questo schema allora sì, potremmo usare complotto per indicare anche la progettualità della macchina.
--- Citazione ---Una societa` tecnologica arriva ad un punto critico.
1) o si autodistrugge (guerra nucleare, pandemia, ecc...)
2) ...
3) oppure ha energia sufficiente e fa "il salto" verso la tecnicizzazione,
pero` in quel caso, appunto, non e` che non esisteranno piu` uomini,
saremo tutti ermafroditi, o asessuati.
--- Termina citazione ---
Quindi nessuna delle vie d'uscita (alla n. 2 ci credo poco) può definirsi migliorativa per l'umano, ma solo per la macchina, che sicuramente resisterà meglio anche alle armi che l'umano ha messo a punto, per farsi distruggere da essa. Credo infatti che se l'umano non fosse stato ancora necessario alla evoluzione tecnica avremmo già avuto una guerra termonucleare globale. Sembra come se una volontà invisibile avesse detto: <<Non è ancora il momento, non ora>>. Difficile credere che non sia scoppiata per filantropia, soprattutto dopo gli orrori mostrati pochi anni prima della guerra fredda. Il problema non era quello che le atomiche avrebbero ucciso, pensateci bene, ma solo quello che avrebbero ucciso tutti ...
L'umano ha lavorato alla creazione di armi che distruggono sé stesso. La bomba atomica è una macchina kamikaze, che si lascia esplodere per uccidere il nemico.
Guit:
Piacere e felicità esistono solo in relazione a dolore e infelicità. Non sono condizioni assolute. Il piacere è un minor dolore e il dolore è un minor piacere, e lo stesso vale per felicità e infelicità. Se l'essere umano non avesse esperienza del dolore non avrebbe alcuna cognizione del piacere.
(E' impossibile eliminare l'infelicità agendo solo all'esterno del corpo, senza intervenire sui meccanismi mentali e fisiologici che ci consentono di provarla. Si dovrebbe intervenire dall'interno disattivando quei meccanismi, che però sono gli stessi che ci fanno provare la felicità, col risultato di eliminare entrambe).
L'illusione tecnocratica consiste nella totale cessazione di dolore e infelicità, nella non-esperienza di essi, in favore di piacere e felicità assoluti. Che però non possono esistere.
Per questo forse nella rappresentazione della distopia tecnocratica l'essere mantiene solo il piacere del sesso, svincolando tale piacere dalla funzione riproduttiva che comporta sacrifici e rinunce.
E intanto zitta zitta la Macchina che promette il paradiso in terra si evolve (si fa evolvere) e si perfeziona (si fa perfezionare) ...
emilio:
--- Citazione da: Guit - Agosto 11, 2011, 02:47:58 am ---Credo che oggi i giovani facciano molto sesso ma di pessima qualità. Ho sentito spesso di incontri per una sola notte, in cui sia lei che lui sono stati bene, ma che non hanno avuto seguito e sono terminati con un sms: "Grazie è stato bellissimo".
Conosco un mare di persone sole, soprattutto nella "seconda gioventù", quella tra i trenta e i quaranta, sia uomini che donne, che si sommano a un'oceano di relazioni finite nei più anziani.
Il risultato della diversità solo esteriore tra M e F di cui parlavo sopra, è un fantasma erotico di stampo anatomico e prestazionale, privato del piano immaginario, culturale e comportamentale. Anche le perversioni sono normate in una serie di articoli da sexyshop e la passione solo raramente evolve nell'impegno e nella visione di una famiglia. Al massimo arriva al "vorrei un figlio". Ma uno solo, per carità: per farne più di uno dovrei cambiare la mia vita ...
Quando ero ragazzo io, dal punto di vista di un maschio, le femmine erano erotizzanti da morire, senza mostrare nemmeno una caviglia. Ti desideravano e te lo facevano capire. Poi hanno insegnato loro a odiarci e a considerarsi superiori a noi ...
Hanno e abbiamo subito un tale bombardamento che il desiderio femminile è diventato ambiguo: non sai mai fino a che punto è desiderio di sesso o desiderio di vendetta. Non sai mai se stanno con te per amore o per competizione.
Hanno distrutto la cosa più bella del mondo. La cosa che faceva andare avanti il mondo. La poesia della vita e della voglia di vivere
Hai espresso perfettamente quello che è anche il mio pensiero. Soprattutto a proposito della differenza di capacità erotizzante fra le ragazze molto vestite della mia adolescenza (vado per i 53 anni, ora) e quelle odierne che, forse perchè troppo ostentano, hanno come dire "saturato il mercato del desiderio"... A ciò si aggiunga il terrore che ormai incutono perchè con una sola parola ti possono rovinare, allora è naturale che i ragazzi si tengano almeno un po' alla larga!
--- Termina citazione ---
Stealth:
Ricordo che negli anni'80 gli uomini usavano fare i "rattusoni" con quasi ogni donna e chi non lo faceva era tacciato per "ricchione". Negli anni '90 la cosa era tipica per lo più tra uomini di una certa età. Oggi questo fenomeno è, per fortuna, pressoché scomparso e la maggior parte degli uomini non si sente più obbligata a fare gli occhi di merluzzo quando vede una donna come se vedesse un marziano con tre teste, sei braccia e dieci gambe scendere da un disco volante.
Se questo cambiamento è dovuto al femminismo - cosa che non saprei dire con certezza - allora la mia opinione che non tutti i mali vengano per nuocere o che il femminismo abbia avuto anche dei meriti oltre che dei demeriti, si rafforza.
tuxedo:
ci hanno fatto un documentario, sul ruolo delle macchine,
molto interessante, come tutti quelli di Adam Curtis.
Peccato che non lo traducano (ma si capisce)
//www.youtube.com/watch?v=I6EBpLfLHCA
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