Off Topic > Off Topic

Varie, volontà e rappresentazione

<< < (9/96) > >>

Guit:
x Animus:

La mia personalissima visione è che la realtà sia costituita di puro linguaggio, dove eliminando un partecipante l'altro non sa più con chi parlare, e la realtà decade, in tutti i fenomeni duali.
L'umano è costituito della materia comunicativa interposta tra maschio e femmina, tra vita e morte. Eliminando uno qualsiasi di questi quattro, l'umano cessa di esistere.

Ho dei dubbi sul fatto che vi sia una diretta conseguenzialità tra sessi e vita/morte, mi sembra più plausibile che siano l'uno allegoria dell'altro. E credo anche che la Tecnica non sia soggetto della Storia, perché nel momento in cui lo diverrà, e il processo sarà compiuto, non esisterà più alcuna Storia umana, più nessun uomo che la possa narrare e nessuno che la possa leggere, per entrare in un'era per noi non descrivibile.

Quello che rilevo è una tensione di sopravvivenza imposta, di qualcosa che potrebbe già tranquillamente essere finito; l'umano sembra esistere ancora solo per completare un lavoro prima dell'eclissi finale.

Effettivamente tra la Tecnica come idea e la Tecnica come soggetto reale, esiste la relazione duale idea/realtà, per cui in base al mio schema essa è costituita della materia comunicativa tra l'idea di macchina e la sua realizzazione, per cui venendo a mancare la sua idea verrebbe a mancare anche la sua essenza. Ed è precisamente questa l'illusione umana che consente alla macchina di perfezionarsi: la servitù umana non serve solo per costruire la macchina ma anche per "pensarla". Fino al giorno in cui la macchina avrà un'idea propria, un'idea di sé stessa sostitutiva a quella che abbiamo noi di lei, e che comporterà la totale inutilità dell'umano e il suo disfacimento finale.

Magari anche solo per poterlo meglio adorare.

Ma sono solo miei deliri. Forse anche la macchina potrà un giorno dire che Dio è morto.

Per ora, ciò che è evidente, è che in mancanza di un sesso solo la Tecnica potrà tenere in vita l'altro, ma fino a quando?

Il sodalizio pre-tecnocratico tra Donna e Tecnica durerà fin quando saranno interdipendenti, così come è durato il sodalizio Donna Uomo fin quando ognuno dei due ha avuto bisogno dell'altro.

Infine sarà la Tecnica a non avere più bisogno della Donna, perché la Donna, senza più Uomo, rappresentante mono-sesso di un'umano che vive di comunicazione, non potrà mai più rendersi indipendente dalla Macchina.

E l'argomento vita/morte dell'umano estinguerà con l'ultima donna, anzi con la penultima, perché l'ultima rimasta da sola non saprà con chi parlarne.


emilio:
Amo immaginare in un simile scenario le ipotetiche macchine che grideranno alle ultime donne "Inutili, siete inutili!"

Guit:

--- Citazione da: emilio - Agosto 23, 2011, 07:32:03 am ---Amo immaginare in un simile scenario le ipotetiche macchine che grideranno alle ultime donne "Inutili, siete inutili!"

--- Termina citazione ---

Proprio così. Credo che il femminismo abbia rappresentato l'incapacità dell'umano di pensarsi in un modo alternativo alla pura utilità. L'ascesa della donna, di questa categoria-donna che oggi conosciamo e che grida "Siete inutili", coincide già con la morte. Significa che è giusto che tutto si compia secondo la logica dell'utensile. E nulla più.

Ovvio che tale incapacità, evidenziata dalla categoria-donna, appartiene tanto alla donna quanto all'uomo.

Rita:

--- Citazione da: Guit - Agosto 23, 2011, 12:39:55 pm ---L'ascesa della donna, di questa categoria-donna che oggi conosciamo e che grida "Siete inutili", coincide già con la morte. Significa che è giusto che tutto si compia secondo la logica dell'utensile. E nulla più.

Ovvio che tale incapacità, evidenziata dalla categoria-donna, appartiene tanto alla donna quanto all'uomo.



--- Termina citazione ---

è soltanto una mia semplice sensazione, ma ho sempre pensato che il femminismo abbia fatto molto presa perchè le prime ad essere rese inutili dalla tecnologia secondo me sono state le donne: a che serve chi custodisce e sistema il nido quando il nido è stato tecnologizzato e funziona da sè con poca manutenzione ... (anzi nulla perchè si arriverà all'usa e getta) e oltretutto i pulcini scarseggiano e  il mondo preme perchè non se ne facciano più onde evitare la saturazione.

Guit:

--- Citazione da: Rita - Agosto 23, 2011, 12:49:52 pm ---è soltanto una mia semplice sensazione, ma ho sempre pensato che il femminismo abbia fatto molto presa perchè le prime ad essere rese inutili dalla tecnologia secondo me sono state le donne: a che serve chi custodisce e sistema il nido quando il nido è stato tecnologizzato e funziona da sè con poca manutenzione ... (anzi nulla perchè si arriverà all'usa e getta) e oltretutto i pulcini scarseggiano e  il mondo preme perchè non se ne facciano più onde evitare la saturazione.

--- Termina citazione ---

Lo penso anch'io.

Contraccezione, aborto, tecniche di autofecondazione, sostituzione della forza lavoro umana con quella meccanica. Entrambi, sia uomo che donna diventano inutili, cioè diventa intuile la loro comunicazione, il loro essere complementari l'uno all'altra.

A quel punto l'uomo viene accusato e tacciato di inutilità, ma non la donna, che alla propria sopraggiunta intuilità conferisce il nome di emancipazione.

Perché?

Perché al centro di tutto c'è già l'interesse della Tecnica e la sua Volontà.

E' vicina l'epoca degli spermatozoi artificiali, e per ora il sistema pre-tecnocratico inizia già a costruire le banche del seme, che simulano lo spermatozoo artificiale.

Questo avviene per puro pragmatismo: sostituire in questo momento la donna è troppo avveniristico, ma se si può fare con l'uomo che ciò sia immediatamente fatto e che si dia il La alla nuova filosofia asessuata. Sarà la donna, allo stato dell'arte tecnologico, il sesso unico.

E' l'inizio dello schiavismo umano alla tecnica.

Il punto di non ritorno non è segnato dall'industrializzazione ma dalla distruzione del dualismo sessuale.


Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa