Autore Topic: Varie, volontà e rappresentazione  (Letto 69405 volte)

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Online fabriziopiludu

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #15 il: Agosto 11, 2011, 12:00:09 pm »
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Offline alberto s. c.

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #16 il: Agosto 18, 2011, 22:36:51 pm »
Citazione
cui prodest?

Attenzione, rispondere a questa domanda e` pericoloso, perche' si scivola
facilmente in discorsi "complottistici".

Penso che qui dentro tutti o quasi siamo d'accordo su questo.

Ma la questione imporante e` questa:

c'e` un disegno dietro? o e` solo un side effect della tecnologia?

vorrei fare un'ipotesi complottistica:

Ci sono troppe persone sul pianeta terra, quindi sfruttamento oltre il limite delle risorse
disponibili, inquinamento, distruzione dell'habitat, ecc

soluziuone : far diminuire la popolazione.

come? non devono piu' fare figli o farne il meno possibile.

come? in vari modi, tra' i quali questo.



Offline ilvaccaro

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #17 il: Agosto 19, 2011, 00:18:09 am »
vorrei fare un'ipotesi complottistica:

Ci sono troppe persone sul pianeta terra, quindi sfruttamento oltre il limite delle risorse
disponibili, inquinamento, distruzione dell'habitat, ecc

soluziuone : far diminuire la popolazione.

come? non devono piu' fare figli o farne il meno possibile.

come? in vari modi, tra' i quali questo.




il complotto c'entra poco, e sono in molti a pensarlo su questo stesso forum e da parecchi anni..

Il fatto è che siamo in troppi sulla terra, e o si riesce in tempi  ragionevolmente rapidi a ridurre la popolazione tramite la denatalità ottenuta con qualsiasi mezzo
(femminismo compreso..) oppure entro pochi decenni le masse di miliardi di disperati senza nulla metteranno a ferro e fuoco ogni cosa e dovunque.
Costringendoci tutti a guerre di sterminio per sopravvivere.

Quindi la faccenda sta in poco posto o alla gente si impedisce procreare con qualsiasi mezzo già oggi, oppure ci si troverà tutti tra breve a dover decidere se uccidere o morire.

E il problema non riguarda solo l'Asia o Africa ma anche l'Europa visto che l'automazione farà calare i posti di lavoro anche e sopratutto in Europa e nei paesi più avanzati molto più rapidamente di quanto non stia calando la popolazione.

Questo creerà e sta già creando milioni di disperati emarginati e incazzati neri anche qui in Europa, non solo nel resto del mondo.

La soluzione quindi è una sola,
drastica Riduzione demografica e politiche anti-natalità


Meno cittadini = Meno problemi da gestire, piena occupazione, riduzione o annullamento delle fasce di povertà, fine della crisi delle risorse, drastica riduzione o annullamento dell'inquinamento, crollo del prezzo delle materie prime per sovrabbondanza delle stesse, riduzione o quasi annullamento dei conflitti etnico-razziali, delle guerre per spazio vitale ecc ecc ecc...


Con i mezzi e le tecnologie disponibili oggi questo pianeta sarebbe un paradiso se fosse in gran parte spopolato

E invece lo vediamo tutti quello che è diventato.

Anzi!.....Se Fosse per me per avere un figlio le persone dovrebbero sostenere una sorta di esame e richiedere l'autorizzazione a riprodursi.

Se per guidare un auto devo avere la patente in ragione del danno che potrei procurare agli altri e alla società col mio comportamento, non vedo perché permettere a chiunque di fare figli come conigli, anche agli individui totalmente sprovvisti dei requisiti necessari sia ad allevarli, sia ad educarli.

Se l'albero è marcio e velenoso, anche il frutto lo è...

Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline Peterparkerbs

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #18 il: Agosto 19, 2011, 12:01:15 pm »
Cercate di farlo capire alle donne che il mondo gìà ora è sovrapopolato e qundi non c'è necessità di fare altri pargoletti...

Tutto il giorno a starnazzare "voglio un bambino", "come è bello il bambino di .....", "quando ti decidi???"  :muro: :muro:

Offline krool

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #19 il: Agosto 19, 2011, 12:31:40 pm »
Però noi europei di figli ne facciamo già pochissimi, dove la natalità è altissima è Africa, buona parte dell'Asia ecc.

Offline jorek

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #20 il: Agosto 19, 2011, 12:51:47 pm »
Però noi europei di figli ne facciamo già pochissimi, dove la natalità è altissima è Africa, buona parte dell'Asia ecc.

si però hanno prospettive piuttosto pessime devo dire....

Offline voltaire

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #21 il: Agosto 19, 2011, 13:31:00 pm »
il futuro dei figli degli europei può ipotizzarsi sereno a vostro giudizio ?  io sarei favorevole all'idea della pianificazione selezionata delle nascite, ma se mi sentono in giro mi picchiano probabilmente   :P

Offline Guit

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #22 il: Agosto 20, 2011, 01:48:03 am »
Se il femminismo ha motivo di essere nel controllo demografico, cosa verosimile, e la donna liberata fa meno figli, questo comporta un secondo step di analisi: significa che tutta la differenziazione sessuale storica tra M e F, e i rispettivi ruoli sociali, erano basati sul lavoro riproduttivo.

Significa che la donna non si è liberata del maschio bensì dei figli.

E qui arriva il punto secondo me centrale della QM: l'accusa storica al sesso maschile è una devianza rispetto all'oggetto reale dell'emancipazione femminile: contraccezione e aborto.

La domanda più pressante è quindi: perché il maschio che ha grandemente contribuito al divenire tecnologico da cui scaturiranno queste innovazioni, viene invece fatto passare come nemico storico della donna?

La spinta neo-malthusiana non è sufficiente a dare risposte esaurienti, troppi conti non tornano.



« Ultima modifica: Agosto 20, 2011, 02:24:50 am da Guit »
Take the red pill

Offline Guit

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #23 il: Agosto 20, 2011, 02:07:02 am »
Personalmente non ho ancora aderito a un'idea già costituita, perché tutte mostrano debolezza rispetto a questo o quell'aspetto della Questione.

L'unica cosa che comincio a mettere a fuoco abbastanza chiaramente, è che ci sono due possibilità, e non più di due:

1. Esiste un disegno politico di origini umane, quello che alcuni preferiscono chiamare complotto per debunkizzare.

2. La forma vivente umana è piccola piccola e per nulla intelligente, al punto da non sospettare nemmeno lontanamente che ogni volta che crede di lavorare al proprio progresso sta in verità rendendosi schiava della Macchina, lavorando esclusivamente al suo Progresso, verso un regime tecnocratico dove l'umano mantiene solo l'illusione del controllo, illusione che è parte integrante, strutturale e necessaria affinché il tutto si realizzi. L'umano ha dato vita senza sostanzialmente averne piena consapevolezza, a una Volontà disumana, che adesso procede nel proprio egoistico interesse.


Il complotto sarebbe un'onta meno grave, perché conferirebbe all'umano capacità che a prima vista non sembra proprio in grado di possedere.

La realtà tecnocratica pur se disumana appartiene a questo mondo e segue percorsi evolutivi classici: ogni carattere inutile, che non serve più, sarà dismesso grazie a selezione. L'essere maschile è come un'appendice intestinale ormai inutile, che sta ancora lì, senza svolgere alcuna funzione, nell'attesa che il tempo la faccia del tutto sparire.

Pensare che questo sia interesse dell'essere femminile sarebbe un grossolano errore. Sparirà anche la femmina non appena diventerà anch'essa inutile. Quando? Quando la Macchina non avrà più bisogno degli umani e della loro illusione per evolversi in modo autonomo; quando cioè alla Macchina non interesserà più nemmeno quel 1,2 di figli di donna liberata.

Fantascienza? Forse. Ma con queste teorie i conti tornano. Con le altre no.

Se veramente le femministe stessero ordendo un complotto per l'eliminazione del maschio, e se veramente l'origine di ciò che accade ai sessi fosse quella voglia di essere libere inquadrata in un progetto fattibile e non altro, la cosa mi darebbe sollievo, perché sarebbe una prova del fatto che l'umano possiede ancora un controllo reale. Non hanno capito invece che la forma vivente umana vede la propria essenza sovrapporsi alla complementarità sessuale, e che se viene a mancare uno dei due sessi verrà a mancare anche l'altro, anche se quello che resta sa fare la partenogenesi (illusione di potenza).

Sfugge loro il piccolo dettaglio che la partenogenesi non appartiene alle capacità umane bensì a quelle della Macchina e  all'alba di un giorno ormai senza più uomini, si accorgeranno all'improvviso, svegliandosi ma senza uscire dall'incubo, che per fare figli saranno costrette a rapportarsi alla Tecnica, che non parlerà più d'amore per giustificare il proprio relazionarsi, bensì di necessità. Da quel giorno capiranno di non dipendere più dall'odiato maschio ma di dipendere ormai senza alcuno spazio di rivendicazione dalla Macchina; mai più autonome e senza speranza. Fino alla fine.




« Ultima modifica: Agosto 20, 2011, 03:10:43 am da Guit »
Take the red pill

Offline tuxedo

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #24 il: Agosto 20, 2011, 07:52:40 am »
Mi piace questa ipotesi.

Tutte le distopie raccontate nei romanzi (Farenheit 451, Il mondo nuovo, 1984) presentano
un qualcosa in comune: sebbene gli uomini esistano ancora come sesso, il sesso stesso
e` molto svincolato dalla procreazione (in F.451 e in 1984 c'e` ancora la riproduzione sessuata,
ma solo per mandare avanti la specie, in realta` i due sessi sono scollegati... ed infatti
la storia d'amore tra Winston e Giulia e` condannata dal MinAmor; nel mondo nuovo
non esiste amore, tutti sono sterili ed esiste una specie di sesso libero).

Diciamo che la "macchina" puo` essere la complottista?

Una societa` tecnologica arriva ad un punto critico.

1) o si autodistrugge (guerra nucleare, pandemia, ecc...)

2) o si scontra contro la finitezza (per esempio finisce il petrolio prima
di arrivare alla fusione) e ritorna poi ad un'epoca pre-tecnologica, diciamo
XVIII secolo.

3) oppure ha energia sufficiente e fa "il salto" verso la tecnicizzazione,
pero` in quel caso, appunto, non e` che non esisteranno piu` uomini,
saremo tutti ermafroditi, o asessuati.

Ai maschi magari verra` amputato il pene e testicoli alla nascita, alle donne asportate
le ovaie e utero non serviranno piu`, da adulti saremo tutti degli androgini,  con in mezzo
alle gambe solo un'uretra ed un ano, giusto per le scorie.
Nil admirari

Offline Guit

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #25 il: Agosto 21, 2011, 03:09:27 am »
Mi piace questa ipotesi.

Tutte le distopie raccontate nei romanzi (Farenheit 451, Il mondo nuovo, 1984) presentano
un qualcosa in comune: sebbene gli uomini esistano ancora come sesso, il sesso stesso
e` molto svincolato dalla procreazione (in F.451 e in 1984 c'e` ancora la riproduzione sessuata,
ma solo per mandare avanti la specie, in realta` i due sessi sono scollegati... ed infatti
la storia d'amore tra Winston e Giulia e` condannata dal MinAmor; nel mondo nuovo
non esiste amore, tutti sono sterili ed esiste una specie di sesso libero).

Interessante il fatto che la riproduzione naturale venga identificata nei racconti di fantasia sempre come una cosa incompatibile col futuro tecnologico.

L'umano distopico mangia come il suo parente utopico, e suppongo che quindi sia soggetto anche a tutte le funzioni fisiologiche che ci sono dopo aver digerito. Ma non scopa, o quantomeno non lo fa per riprodursi. Mangiare è ancora necessario, accoppiarsi no. Ammesse le feci ma non i figli.

Perché nel profondo immaginario di ogni narratore c'è sempre questa mozione?

Citazione
Diciamo che la "macchina" puo` essere la complottista?

E' solo questione di termini, io uso complotto per indicare un progetto che segue la volontà umana, contrapposto al progetto che segue la volontà della macchina.

Se non usi questo schema allora sì, potremmo usare complotto per indicare anche la progettualità della macchina.

Citazione
Una societa` tecnologica arriva ad un punto critico.

1) o si autodistrugge (guerra nucleare, pandemia, ecc...)

2) ...

3) oppure ha energia sufficiente e fa "il salto" verso la tecnicizzazione,
pero` in quel caso, appunto, non e` che non esisteranno piu` uomini,
saremo tutti ermafroditi, o asessuati.

Quindi nessuna delle vie d'uscita (alla n. 2 ci credo poco) può definirsi migliorativa per l'umano, ma solo per la macchina, che sicuramente resisterà meglio anche alle armi che l'umano ha messo a punto, per farsi distruggere da essa. Credo infatti che se l'umano non fosse stato ancora necessario alla evoluzione tecnica avremmo già avuto una guerra termonucleare globale. Sembra come se una volontà invisibile avesse detto: <<Non è ancora il momento, non ora>>. Difficile credere che non sia scoppiata per filantropia, soprattutto dopo gli orrori mostrati pochi anni prima della guerra fredda. Il problema non era quello che le atomiche avrebbero ucciso, pensateci bene, ma solo quello che avrebbero ucciso tutti ...

L'umano ha lavorato alla creazione di armi che distruggono sé stesso. La bomba atomica è una macchina kamikaze, che si lascia esplodere per uccidere il nemico.

« Ultima modifica: Agosto 21, 2011, 03:43:26 am da Guit »
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Offline Guit

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #26 il: Agosto 21, 2011, 04:30:31 am »
Piacere e felicità esistono solo in relazione a dolore e infelicità. Non sono condizioni assolute. Il piacere è un minor dolore e il dolore è un minor piacere, e lo stesso vale per felicità e infelicità. Se l'essere umano non avesse esperienza del dolore non avrebbe alcuna cognizione del piacere.

(E' impossibile eliminare l'infelicità agendo solo all'esterno del corpo, senza intervenire sui meccanismi mentali e fisiologici che ci consentono di provarla. Si dovrebbe intervenire dall'interno disattivando quei meccanismi, che però sono gli stessi che ci fanno provare la felicità, col risultato di eliminare entrambe).

L'illusione tecnocratica consiste nella totale cessazione di dolore e infelicità, nella non-esperienza di essi, in favore di piacere e felicità assoluti. Che però non possono esistere.

Per questo forse nella rappresentazione della distopia tecnocratica l'essere mantiene solo il piacere del sesso, svincolando tale piacere dalla funzione riproduttiva che comporta sacrifici e rinunce.

E intanto zitta zitta la Macchina che promette il paradiso in terra si evolve (si fa evolvere) e si perfeziona (si fa perfezionare) ...



« Ultima modifica: Agosto 21, 2011, 04:47:14 am da Guit »
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Offline emilio

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #27 il: Agosto 21, 2011, 08:33:55 am »
Credo che oggi i giovani facciano molto sesso ma di pessima qualità. Ho sentito spesso di incontri per una sola notte, in cui sia lei che lui sono stati bene, ma che non hanno avuto seguito e sono terminati con un sms: "Grazie è stato bellissimo".
Conosco un mare di persone sole, soprattutto nella "seconda gioventù", quella tra i trenta e i quaranta, sia uomini che donne, che si sommano a un'oceano di relazioni finite nei più anziani.

Il risultato della diversità solo esteriore tra M e F di cui parlavo sopra, è un fantasma erotico di stampo anatomico e prestazionale, privato del piano immaginario, culturale e comportamentale. Anche le perversioni sono normate in una serie di articoli da sexyshop e la passione solo raramente evolve nell'impegno e nella visione di una famiglia. Al massimo arriva al "vorrei un figlio". Ma uno solo, per carità: per farne più di uno dovrei cambiare la mia vita ...

Quando ero ragazzo io, dal punto di vista di un maschio, le femmine erano erotizzanti da morire, senza mostrare nemmeno una caviglia. Ti desideravano e te lo facevano capire. Poi hanno insegnato loro a odiarci e a considerarsi superiori a noi ...

Hanno e abbiamo subito un tale bombardamento che il desiderio femminile è diventato ambiguo: non sai mai fino a che punto è desiderio di sesso o desiderio di vendetta. Non sai mai se stanno con te per amore  o per competizione.

Hanno distrutto la cosa più bella del mondo. La cosa che faceva andare avanti il mondo. La poesia della vita e della voglia di vivere

Hai espresso perfettamente quello che è anche il mio pensiero. Soprattutto a proposito della differenza di capacità erotizzante fra le ragazze molto vestite della mia adolescenza (vado per i 53 anni, ora) e quelle odierne che, forse perchè troppo ostentano, hanno come dire "saturato il mercato del desiderio"... A ciò si aggiunga il terrore che ormai incutono perchè con una sola parola ti possono rovinare, allora è naturale che i ragazzi si tengano almeno un po' alla larga!




Offline Stealth

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #28 il: Agosto 21, 2011, 15:33:45 pm »
Ricordo che negli anni'80 gli uomini usavano fare i "rattusoni" con quasi ogni donna e chi non lo faceva era tacciato per "ricchione". Negli anni '90 la cosa era tipica per lo più tra uomini di una certa età. Oggi questo fenomeno è, per fortuna, pressoché scomparso e la maggior parte degli uomini non si sente più obbligata a fare gli occhi di merluzzo quando vede una donna come se vedesse un marziano con tre teste, sei braccia e dieci gambe scendere da un disco volante.
Se questo cambiamento è dovuto al femminismo - cosa che non saprei dire con certezza - allora la mia opinione che non tutti i mali vengano per nuocere o che il femminismo abbia avuto anche dei meriti oltre che dei demeriti, si rafforza.

Offline tuxedo

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #29 il: Agosto 21, 2011, 21:43:52 pm »
ci hanno fatto un documentario, sul ruolo delle macchine,
molto interessante, come tutti quelli di Adam Curtis.

Peccato che non lo traducano (ma si capisce)

Nil admirari