Autore Topic: Varie, volontà e rappresentazione  (Letto 69011 volte)

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Offline Animus

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #135 il: Settembre 06, 2011, 23:36:35 pm »
UN'interpretazione davvero banale del peccato originale. :sick:
Restando all'interno della metafora del Mito, mi pare di ricordare che Dio punisca entrambi, anche Adamo, che non viene affatto assolto ... o sbaglio?
Ho riportato un'interpretazione meno banale, che io, ovviamente, condivido.
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg42119/?topicseen#msg42119

Questa per me è una palese ammissione di ignoranza dell'essere umano quando si trova costretto a indagare determinati aspetti della realtà non ancora misurabili e quindi indimostrabili e che permangono dunque nel campo delle ipotesi. Ipotesi senza dubbio interessantissime e di alto valore, ma pur sempre ipotesi.

Mi riferisco alla lapide di Schopenauer che hai riportato e, va da sè, anche all'archetipo...

Se era  ignorante Schopenhauer, uno degli uomini più colti che siano mai esistiti, conosceva tutto, dalla letteratura del vecchio continente, moderna e antica, a quella del nuovo mondo, persino quella orientale (non dieci, ne aveva letto migliaia di libri), parlava perfettamente diverse lingue moderne (tra le quali spagnolo e inglese e chiaramente tedesco) e conosceva ovviamente quelle antiche (latino, greco)...

No comment. :doh:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Ethans

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #136 il: Settembre 07, 2011, 00:41:20 am »
Se era  ignorante Schopenhauer...

Non hai capito, ma mi sono spiegato male ovviamente... 

:D

Non ho detto che Schopenauer è un ignorante... quello che intendevo dire è che le persone, spesso, quando non sanno dare una forma "concreta" alle loro intuizioni, si trincerano dietro a frasi alla Schopenauer. Quasi fosse la realtà a doversi uniformare al modello e non viceversa. Tali frasi fanno trapelare di riflesso tutta la limitatezza dell'essere umano di fronte a manifestazioni più grandi di lui.

Detto questo, ho conosciuto molte persone che conoscevano tantissime lingue, avevano letto migliaia di libri e seguito le più svariate discipline: tra queste ho visto parecchi ignoranti. Troppi.

Non confondere l'erudizione con la Conoscenza, Animus.

 ;)

Offline Guit

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #137 il: Settembre 07, 2011, 01:06:56 am »
Purtroppo Animus l'archetipo non ha nessun fondamento scientifico, secondo me bisognerebbe cambiare o perlomeno modificare l'unità di misura (leggi scienza) per renderlo commestibile al pensiero razionale occidentale. E' molto complicato infatti sdoganare una concezione del genere e strutturarci sopra una teoria. Benchè io per primo non riesca a sottrarmi al suo fascino.

Non credo che Animus abbia finito di svilupparla e di collegarla, non credo che il suo pensiero sia finalizzato alla Verità e al Dogma. Non corriamo. Adottare una teoria, potrebbe essere esso stesso un errore, perché ormai teoria e prassi coincidono. Servono molte teorie, molti saperi pratici, per molte prassi.

Nel mio caso ho alcune obiezioni che non espongo perché forse, sono obiezioni inutili. La considero preziosa, induttiva del pensare, provocante, indispensabile.

E non ho preso alcuna decisione perché non credo troppo ai giudizi definitivi.

Esporre un pensiero è Sacrificio, perdita. Consumare l'idea è l'unico modo per farla nascere. Dev'essere definitivamente fatto e Animus lo sta facendo.


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Offline Animus

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #138 il: Settembre 07, 2011, 05:40:41 am »
Non hai capito, ma mi sono spiegato male ovviamente...  

:D

Non ho detto che Schopenauer è un ignorante... quello che intendevo dire è che le persone, spesso, quando non sanno dare una forma "concreta" alle loro intuizioni, si trincerano dietro a frasi alla Schopenauer. Quasi fosse la realtà a doversi uniformare al modello e non viceversa. Tali frasi fanno trapelare di riflesso tutta la limitatezza dell'essere umano di fronte a manifestazioni più grandi di lui.

Detto questo, ho conosciuto molte persone che conoscevano tantissime lingue, avevano letto migliaia di libri e seguito le più svariate discipline: tra queste ho visto parecchi ignoranti. Troppi.

Non confondere l'erudizione con la Conoscenza, Animus.

 ;)

Ethans , alla fine si torna sempre ai princìpi.
Quelli che credono che la sola verità sia quella della scienza, permettimi, non hanno capito nulla.
Perché?
Ma perché il pensiero scientifico, come quello religioso, poggia anch'esso su dogmi, è cioè anch'esso un pensiero dogmatico e superstizioso.

Non ci credi? Bene.
Hai Fede solo nella scienza? Ancora meglio.

Significa che il pensiero dogmatico di Schopenhauer (ovvio, perché un pensiero che non poggi su dogmi non può esistere) ti rimane inaccessibile.
 ;)



 
« Ultima modifica: Settembre 07, 2011, 05:52:44 am da Animus »
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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #139 il: Settembre 07, 2011, 11:20:36 am »
Secondo me state facendo della cd QM, che è solo un fenomeno connesso con l'attuale fase che sta attraversando la nostra società, qualcosa di molto più grande di quel che è, qualcosa che sa addirittura di escatologico.

Offline Guit

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #140 il: Settembre 07, 2011, 13:06:11 pm »
Secondo me state facendo della cd QM, che è solo un fenomeno connesso con l'attuale fase che sta attraversando la nostra società, qualcosa di molto più grande di quel che è, qualcosa che sa addirittura di escatologico.

Peronalmente i problemi che apre la QM li trovo enormi. Per cominciare il fatto che sia il luogo dove crolla tutto l'egualitarismo dell'occidente. E via dicendo con quello che sappiamo. Non è cosa da poco. Ma non voglio addentrarmi qui perché sono cose che già sappiamo, per questo un po' mi stupisce il tuo confinarla in un effetto collaterale dell'economia di poco conto.


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Offline Animus

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #141 il: Settembre 07, 2011, 18:14:50 pm »
Peronalmente i problemi che apre la QM li trovo enormi. Per cominciare il fatto che sia il luogo dove crolla tutto l'egualitarismo dell'occidente. E via dicendo con quello che sappiamo. Non è cosa da poco. Ma non voglio addentrarmi qui perché sono cose che già sappiamo, per questo un po' mi stupisce il tuo confinarla in un effetto collaterale dell'economia di poco conto.

Guit, ormai è chiaro che ognuno vede secondo i sui occhi, e a nulla valgono i ragionamenti, le discussioni...
Restando in tema c'è un bel passo ("Il mio oriente", Schop), tratto dalle Upanishad, di cui ora ricordo solo vagamente un frammento,  che più o meno dice "gli occhi si aprirono, e sorse il Sole".

Vuol dire che non solo senza l'Occhio non si può vedere il Sole, e dunque ci sarebbe, ma non si vede (?), ma può anche essere interpretato in una seconda maniera, ovvero che senza l'Occhio anche il Sole non esisterebbe nemmeno... :blink:
 
E quando dico che non esiste,senza ironia alcuna, vuol proprio dire che non esiste.

Fuor di metafora, ognuno tragga le sue conclusioni quando si ostina a voler far vedere Enti ad altri che vedono il mondo con altri occhi....

Quando dicono che quell'Ente non esiste ... dicono la verità: "Quel mondo non è una loro rappresentazione"

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #142 il: Settembre 08, 2011, 01:24:50 am »
Ethans , alla fine si torna sempre ai princìpi.
Quelli che credono che la sola verità sia quella della scienza, permettimi, non hanno capito nulla.
Perché?
Ma perché il pensiero scientifico, come quello religioso, poggia anch'esso su dogmi, è cioè anch'esso un pensiero dogmatico e superstizioso.

Già la parola Dogma mi da' parecchio da pensare in quanto la percepisco come una sorta di imposizione arbitraria tutta da verificare e senza possibilità di replica. Quindi diffido profondamente delle persone che si rifanno ai Manuali, di qualsiasi natura, per diffondere la loro Assoluta Verità. Preferisco le fluttuazioni di pensiero sincere e oneste, capaci anche di rivedere quello che fino a pochi istanti prima si riteneva fosse una verità fondante e indiscutibile. E questo fa la Scienza, che non è affatto dogmatica e si basa altresì sulla ricerca oggettiva delle leggi che regolano la realtà e sull'osservazione empirica dei fenomeni che la compongono. E se sbaglia non ha problemi a rivedere le sue verità, che sono sempre relative, mai assolute. Va da sè cmq che dogmatico è chi lo strumento lo usa (Scienza, Religione, Filosofia ecc.) non certo lo strumento stesso. Dogmatico è una persona che si rigira tronfio e soddisfatto i suoi 3/4 manualetti tra le mani pensando di possedere la Totalità della Conoscenza. E cerca di imporre la sua visione al prossimo come se fosse l'unica visione possibile. Sì Animus, ci sono anche scienziati dogmatici, sono d'accordo.

Non ci credi? Bene.
Hai Fede solo nella scienza? Ancora meglio.
Non ho Fede in niente. Tantomeno nella Scienza. Diciamo che ho le mie passioni che spaziano in vari settori, anche in netto contrasto fra loro. Jung per esempio, a cui sono molto legato, ha creato parecchi grattacapi al pensiero scientifico ortodosso tanto da essere considerato un eretico.

Significa che il pensiero dogmatico di Schopenhauer (ovvio, perché un pensiero che non poggi su dogmi non può esistere) ti rimane inaccessibile.

Oh, non ce n'è... a te quando ti toccano i tuoi soldatini preferiti t'incazzi di brutto...

 :P



 

Offline Ethans

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #143 il: Settembre 08, 2011, 02:22:21 am »
Guit, ormai è chiaro che ognuno vede secondo i sui occhi, e a nulla valgono i ragionamenti, le discussioni...
Restando in tema c'è un bel passo ("Il mio oriente", Schop), tratto dalle Upanishad, di cui ora ricordo solo vagamente un frammento,  che più o meno dice "gli occhi si aprirono, e sorse il Sole".

Vuol dire che non solo senza l'Occhio non si può vedere il Sole, e dunque ci sarebbe, ma non si vede (?), ma può anche essere interpretato in una seconda maniera, ovvero che senza l'Occhio anche il Sole non esisterebbe nemmeno... :blink:
 
E quando dico che non esiste,senza ironia alcuna, vuol proprio dire che non esiste.

Fuor di metafora, ognuno tragga le sue conclusioni quando si ostina a voler far vedere Enti ad altri che vedono il mondo con altri occhi....

Quando dicono che quell'Ente non esiste ... dicono la verità: "Quel mondo non è una loro rappresentazione"

Beh, la cataratta è curabile al giorno d'oggi, non sarei così pessimista Animus. A volte mi chiedo perchè tu stia qui visto che affermi (in maniera categorica) che discutere e ragionare è ormai inutile. [EDIT: e ognuno vede quello che vuole vedere].

Puoi rispondermi per cortesia?
« Ultima modifica: Settembre 08, 2011, 02:35:08 am da Ethans »

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #144 il: Settembre 08, 2011, 10:25:12 am »
Peronalmente i problemi che apre la QM li trovo enormi. Per cominciare il fatto che sia il luogo dove crolla tutto l'egualitarismo dell'occidente. E via dicendo con quello che sappiamo. Non è cosa da poco. Ma non voglio addentrarmi qui perché sono cose che già sappiamo, per questo un po' mi stupisce il tuo confinarla in un effetto collaterale dell'economia di poco conto.

Non di poco conto, di un certo conto ma non apocalittico come lo dipingete voi.
La vedo più come una conseguenza di una situazione di stallo della società odierna che si dimena per conservare gli equilibri esistenti il più possibile.
Non è la QM ad essere un problema pesante e profondo quanto le problematiche che l'hanno generata e la portano avanti ad avere delle radici profondamente strutturali e piuttosto pesanti.
Io credo che sia un errore affrontare la QM come fosse qualcosa di più grande di ciò che è anziché guardare aldilà di essa e scorgervi ciò su cui si basa.

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #145 il: Settembre 08, 2011, 11:50:20 am »
Non di poco conto, di un certo conto ma non apocalittico come lo dipingete voi.
La vedo più come una conseguenza di una situazione di stallo della società odierna che si dimena per conservare gli equilibri esistenti il più possibile.
Non è la QM ad essere un problema pesante e profondo quanto le problematiche che l'hanno generata e la portano avanti ad avere delle radici profondamente strutturali e piuttosto pesanti.
Io credo che sia un errore affrontare la QM come fosse qualcosa di più grande di ciò che è anziché guardare aldilà di essa e scorgervi ciò su cui si basa.

In ogni caso la mia visione delle cose è più concreta di teorie quali quella della tecnocrazia e dell'archetipo. Teorie molto affascinanti e anche ben costruite, per carità, ma troppo astratte e anche poco dimostrabili. Le problematiche economiche invece sono sotto gli occhi di tutti.
E ritengo che le ipotesi e le teorie più concrete siano le più attendibili fino a prova contraria.

Ripeto nel caso a qualcuno possa interessare: il femminismo è la formula più efficiente finora trovata per rispondere all'esigenze conservative del sistema socio-economico in cui viviamo. Quali sono le principali esigenze? E' presto detto:

1. sostenere i consumi il più possibile;

2. far calare le nascite il più possibile;

3. tenere il costo del lavoro il più basso possibile con una maggior competizione nel mercato del lavoro.

Come si può vedere si tratta di tre esigenze abbastanza in contrasto tra loro che il femminismo riesce, in modo anche piuttosto "geniale" direi, a tenere insieme.
Tre piccioni con una fava, insomma.

Offline Fazer

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #146 il: Settembre 08, 2011, 12:45:41 pm »
Ripeto nel caso a qualcuno possa interessare: il femminismo è la formula più efficiente finora trovata per rispondere all'esigenze conservative del sistema socio-economico in cui viviamo.

Questa cosa mi lascia perplesso.
"La formula più efficiente finora trovata"...da chi?
Voglio dire, questo ragionamento presuppone l'esistenza di un "grande burattinaio" il quale valuta il problema, trova la soluzione e la applica.
A me pare difficile che un gruppo di eminenze grigie si riunisca per elaborare un piano tanto geniale.
Sarebbe la più grande idea di tutti i tempi, roba da far impallidire Orwell.
E mi sembra difficile anche che le suddette eminenze, preso atto che il femminismo è la soluzione ai tre problemi da te citati, spinga per la sua affermazione/consolidamento.
Anche perchè risolverà si i tre problemi, ma al costo non indifferente della creazione di mille altri casini.

Boh...  :unknown:

Offline Ethans

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #147 il: Settembre 08, 2011, 12:57:08 pm »
Questa cosa mi lascia perplesso.
"La formula più efficiente finora trovata"...da chi?
Qui alcune considerazioni di Animus relativamente all'archetipo troverebbero piena leggittimità...

Offline Stealth

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #148 il: Settembre 08, 2011, 13:12:18 pm »
Forse l'espressione "formula" può generare degli equivoci. Ogni cosa nella storia, ogni "forumla" se vogliamo, non è che si afferma per opera e volontà di "qualcuno" ma con la prassi storica stessa. Ci sono diverse forze in campo che agiscono per i propri interessi e cercano di modellare la società a questo scopo. Dall'incontro-scontro di queste forze, che altro non sono che le varie parti di cui si compone la società umana con diverso peso e divera forza, esce fuori un risultato, la "formula" vincente potremo dire.
E' come una sorta di "selezione naturale" delle varie "formule" che spingono per imporsi l'une alle altre.
Il femminismo ha avuto il sopravvento perché era quella che rispondeva maggiormente alle richieste di un maggior numero di parti sociali in un dato periodo.
O all'esigenze delle parti sociali più forti.


Questa cosa mi lascia perplesso.
"La formula più efficiente finora trovata"...da chi?
Voglio dire, questo ragionamento presuppone l'esistenza di un "grande burattinaio" il quale valuta il problema, trova la soluzione e la applica.
A me pare difficile che un gruppo di eminenze grigie si riunisca per elaborare un piano tanto geniale.
Sarebbe la più grande idea di tutti i tempi, roba da far impallidire Orwell.
E mi sembra difficile anche che le suddette eminenze, preso atto che il femminismo è la soluzione ai tre problemi da te citati, spinga per la sua affermazione/consolidamento.
Anche perchè risolverà si i tre problemi, ma al costo non indifferente della creazione di mille altri casini.

Boh...  :unknown:


Scusa, ma da questo tuo ragionamento si evincerebbe che anche l'evoluzione delle varie forme di vita presuppone un "grande burattinaio" che valuta, sceglie, guida, etc. etc. :)
Mica crederai nell'intelligent design per caso? :unsure:
Eppure sembra che invece tutto può avvenire anche senza nessun "burattinaio". Questo non toglie che il risultato è più o meno simile. Anzi, forse è anche meglio riuscito.

Offline Fazer

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #149 il: Settembre 08, 2011, 13:16:07 pm »
Veramente il ragionamento è tuo.

Ripeto nel caso a qualcuno possa interessare: il femminismo è la formula più efficiente finora trovata per rispondere all'esigenze conservative del sistema socio-economico in cui viviamo.