Autore Topic: Varie, volontà e rappresentazione  (Letto 69506 volte)

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Offline Ethans

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #180 il: Settembre 09, 2011, 12:36:57 pm »
Allora forse c'è un equivoco: la frase allora femminismo=cosa buona e giusta significa che secondo questi ragionamenti (l'esigenza di controllare la popolazione ed evitare l'esplosione demografica) questa sarebbe stata la formula sociale adatta, avendo risposto all'esigenza.

Più che un'esigenza direi che è stato il risultato casuale dell'interazione delle parti in quel determinato periodo storico. Andrei cauto nell'attribuzione di una volontà finalistica e riequilibratrice (archetipica? elitaria? naturale?) che sottende e guida il gioco degli attori sociali.

Potrebbe essere, ma anche no.

Ma potrebbe anche essere che il sottoscritto non abbia capito una cispa di ciò che tu intendi dire. Cosa scientificamente molto probabile.

 ;) :P :D



Offline Fazer

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #181 il: Settembre 09, 2011, 12:39:53 pm »
eh mai mi stai immaginando  :lol:

No no, troppo facile così.
L'osservazione diretta del fenomeno crea il fenomeno stesso.
Anche perchè, se fosse come dici tu, mi basterebbe immaginarti uguale a Sabrina Misseri per farti finire in galera. :D
« Ultima modifica: Settembre 09, 2011, 12:52:18 pm da Fazer »

Offline Ethans

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #182 il: Settembre 09, 2011, 12:42:33 pm »
Ma perchè ti rispondo, non ti ho mai visto, pertanto nemmeno tu esisti. :D

Proporrei di aprire un 3D magari in Off Topic in cui ogni utente del forum mette una sua foto, così magari evitiamo l'estinzione...


Offline Fazer

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #183 il: Settembre 09, 2011, 12:50:25 pm »
Proporrei di aprire un 3D magari in Off Topic in cui ogni utente del forum mette una sua foto, così magari evitiamo l'estinzione...

 :hmm: :cool: :lol:

Azz, e c'hai ragione.
Io metterò la foto del Capitano Kirk, così in un attimo mi ritroverò sull'Enterprise e finalmente potrò andar via da questa valle di lacrime.
"Signor Sulu, ci porti fuori dall'orbita. Velocità fattore 5..."
 :clapping:

Offline Stealth

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #184 il: Settembre 09, 2011, 13:30:27 pm »
Ciò che mi spinge ad assumere una posizione "economicista" nell'affrontare le varie problematiche sociali, ossia ad affermare che alla base dei vari fenomeni sociali c'è sempre una spinta economica, è il chiedermi sempre "Perché?".
In particolare mi chiedo perché un dato fenomeno sociale sorge in una certa epoca, e non credo che ciò sia dovuto alla casualità ma che vi sia bensì un rapporto di causalità con spinte più profonde.
Per esempio perché il fremminismo è sorto nel XIX secolo e non nel XII? Per lo sviluppo più avanzato della tecnica sembrerebbe la risposta più logica. Vero, ma perché allora la tecnica si è sviluppata in un certo modo in quellì'epoca? Perché l'industria non è nata nel XII secolo? Non è forse perché la popolazione, e quindi la domanda di risorse, era ancora bassa?
Alla fine, scava scava, e si giunge sempre al rapporto popolazione/risorse e alla spinta a un continuo miglioramento nello sfruttamento delle risorse. Si giunge all'economia. Ma se vogliamo si potrebbe giungere addirittura alla demografia, solo che questa è comunque una variabile economica.
Poi è ovvio che il tutto comprende una vastità di aspetti, psichici, mitici, religiosi, giuridici, culturali e via discorrendo, ma la spinta basilare sta sempre nel trovare risorse per vivere il meglio possibile.
Anzi, direi che ogni aspetto del vivere sociale ha il suo posto in una catena di causalità.
Poi è ovvio che ci sono anche spinte di "ritorno" tra un aspetto e un altro. L'economia, che non scordiamo altro non è che lo sfruttamento delle risorse per vivere, influenza, per esempio, la scienza ma poi anche la scienza andrà a influenzare l'economia.
E così con tutti gli altri aspetti.
Ma è cosa complicata da spiegare. :P


anche l'espressione "trovata" puo' generare degli equivoci

E chi l'ha... trovata? :hmm:


Citazione
Perchè se l'evoluzione è, per così dire, naturale per il sistema, sembrerebbe che la cosa migliore sia subire gli eventi. Il sistema troverà da sè l'equilibrio più stabile per risolvere le esigenze più pressanti e che minacciano il sistema stesso.. o no?  :unsure:

Come disse Silver tempo fa, noi non possiamo far altro che gettare dei semi. Non è molto ma è sempre qualcosa.


Citazione
allora femminismo= cosa buona e giusta.

Le valutazioni morali non m'interessano.


Citazione
Quando il femminismo non risponderà più alle richieste della maggioranza delle parti sociali o alle esigenze del sistema si estinguerà da sè e sarà sostituito da un'altra formula più adatta.  :unsure:

E' così ma anche no, solo in parte.
Nel momento in cui il femminismo non rispondesse più alle esigenze della maggioranza delle parti sociali, o di quelle più forti, allora i movimenti antifemministi avranno la meglio.
Per ora sono confinati ai margini proprio perché il momento non è ancora giunto.
Bisogna sempre tener conto però della forza che ogni parte sociale possiede.
Ci sono due modi in cui si forma una spinta sociale forte: il primo è quando è promossa da una o più parti sociali di per sé forti, come le classi dirigenti per esempio; la seconda è data dall'unione di varie parti sociali (popolari) deboli.
Nel primo caso si hanno riforme dall'alto, nel secondo invece pressioni sociali dal basso che possono spingere le classi dirigenti ad adeguarsi oppure a soccombere nel caso si sfoci in una vera e propria rivoluzione.
E' ovvio che questi sono casi "puri" teorici, nella realtà si ha sempre una miscela di spinte dal basso e dall'alto che però possono essere tendenzialmente più da un verso che non dall'altro.


Sono d'accordo. Però l'espressione formula è inappropriata. Il termine giusto è ordine: le varie forze sociali spingono per ottenere un ordine che sia conforme ai propri interessi e dallo scontro di queste forze si afferma l'ordine vincente.

A questo punto però resta da chiedersi perchè gli uomini che non beneficiano di tale ordine (cioè la stragrande maggioranza) non usi la propria forza per rovesciare l'ordine costituito. Perchè stanno "dormendo"?

Bisogna vedere la forza sociale che hanno gli uomini globalmente. Se la loro forza sociale si disperde nella competizione tra loro è ovvio che non avranno forza per imporre le loro ragioni.
Se invece dovessero concentrare la loro forza allora le cose potrebbero cambiare. Ma questo potrebbe accadere solo nel caso vi fosse una forte necessità, un pericolo vero e proprio che non si potrebbe più negare e che spingerebbe a mettere da parte le rivalità e unire le forze.
E' ovvio che siamo ben lontani da una situazione del genere.

Offline tuxedo

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #185 il: Settembre 09, 2011, 13:34:55 pm »
Non credo al femminismo deciso a tavolino.

Credo che certe cose nascano, in proto-forma, varie volte e, in certe condizioni storiche,
si affermano.

Harry Potter ha avuto successo mondiale non perche' e` stato deciso a tavolino,
ma perche' in quel momento il mondo nel suo complesso aveva "bisogno" di una storia simile.
Ma nello stesso periodo c'erano magari altre storie di maghetti, qualche altro autore
ha venduto 321 copie, lei ne ha vendute milioni. Dipende.

Quasi tutti i computer usano windows. All'epoca, fine anni 80, non era mica chiaro
che avrebbe monopolizzato il pianeta informatica. C'era il Mac, c'erano altri computer,
altri sistemi operativi avanzati (os/2, NextStep)... non credo che una riunione di incappucciati
abbia deciso: "ora tutti usano windows". Si e` imposto.

Altri esempi: le reti Mediaset... non penso sia stato deciso a tavolino. Alcune cose crescono,
hanno una massa critica e poi si espandono, oscurando le rivali.


Il femminismo magari e` nato "in teoria", varie volte... ma solo con la tecnica attuale si
e` ingigantito, ha assunto massa critica. Non credo nei protocolli di Sion, neppure nel
femminismo.
Nil admirari

Offline Stealth

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #186 il: Settembre 09, 2011, 13:43:29 pm »
Non credo al femminismo deciso a tavolino.

Già, manco io.
Il complottismo si fonda proprio su cose (ipotetiche o reali) che sarebbero state decise a tavolino.

Offline Rita

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #187 il: Settembre 09, 2011, 13:51:53 pm »
Ciò che mi spinge ad assumere una posizione "economicista" nell'affrontare le varie problematiche sociali, ossia ad affermare che alla base dei vari fenomeni sociali c'è sempre una spinta economica, è il chiedermi sempre "Perché?".
In particolare mi chiedo perché un dato fenomeno sociale sorge in una certa epoca, e non credo che ciò sia dovuto alla casualità ma che vi sia bensì un rapporto di causalità con spinte più profonde.
Per esempio perché il fremminismo è sorto nel XIX secolo e non nel XII? Per lo sviluppo più avanzato della tecnica sembrerebbe la risposta più logica. Vero, ma perché allora la tecnica si è sviluppata in un certo modo in quellì'epoca? Perché l'industria non è nata nel XII secolo? Non è forse perché la popolazione, e quindi la domanda di risorse, era ancora bassa?
Alla fine, scava scava, e si giunge sempre al rapporto popolazione/risorse e alla spinta a un continuo miglioramento nello sfruttamento delle risorse. Si giunge all'economia. Ma se vogliamo si potrebbe giungere addirittura alla demografia, solo che questa è comunque una variabile economica.
Poi è ovvio che il tutto comprende una vastità di aspetti, psichici, mitici, religiosi, giuridici, culturali e via discorrendo, ma la spinta basilare sta sempre nel trovare risorse per vivere il meglio possibile.
Anzi, direi che ogni aspetto del vivere sociale ha il suo posto in una catena di causalità.
Poi è ovvio che ci sono anche spinte di "ritorno" tra un aspetto e un altro. L'economia, che non scordiamo altro non è che lo sfruttamento delle risorse per vivere, influenza, per esempio, la scienza ma poi anche la scienza andrà a influenzare l'economia.
E così con tutti gli altri aspetti.
Ma è cosa complicata da spiegare. :P



beh puo' essere ma per conto mio sei riuscito a sintetizzarla semplificandola in maniera abbastanza efficiente

Citazione
Le valutazioni morali non m'interessano
.

non era una valutazione morale, ma una constatazione di fatto: se risponde all'esigenza  del XXI secolo di gestire il rapporto popolazione/risorse

Citazione
E chi l'ha... trovata?

chi l'ha trovata non si sa,   :P mi riferivo all'espressione da te usata.

Citazione
il femminismo è la formula più efficiente finora trovata per rispondere all'esigenze conservative del sistema socio-economico in cui viviamo.

e al tuo dubbio che si potesse equivocare l'espressione "formula"



L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Ethans

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #188 il: Settembre 09, 2011, 13:56:16 pm »
In particolare mi chiedo perché un dato fenomeno sociale sorge in una certa epoca, e non credo che ciò sia dovuto alla casualità ma che vi sia bensì un rapporto di causalità con spinte più profonde.

Anzi, direi che ogni aspetto del vivere sociale ha il suo posto in una catena di causalità.

Hai perfettamente ragione. Con casuale intendevo dire che molto probabilmente non esiste una "consapevolezza di fondo", una volontà riequilibratrice che dirige il gioco delle parti. Ma mi sono spiegato male come mio solito. E' chiaro ed accertato che ogni aspetto dell'esistenza umana è inserito in una catena di causa ed effetto non predeterminata. Predeterminazione che si accosterebbe al modello archetipico.

Benchè a volte il sottoscritto tende a scorgere dei "motivi" che ritornano. E questo mi dà da pensare.

Offline Stealth

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #189 il: Settembre 09, 2011, 14:28:08 pm »
Confesso di avere una visione piuttosto "organicistica" della società umana, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra economia e cultura.
Mi spiego.
Io vedo la società come una sorta di essere vivente. E come un essere vivente ha un corpo e una mente tra loro in stretta relazione reciproca. Ma è il corpo, attraverso gli organi di senso, a mandare gli input da cui la mente elaborerà i suoi pensieri. Con questi pensieri la mente elabora le opportune strategie per dirigere l'organismo verso le soluzioni ai vari problemi che dovrà affrontare nel corso della sua vita.
Ovviamente corpo e mente hanno entrambi una loro struttura che si forma sotto varie spinte ed è in continuo mutamento.

Ora la popolazione, e quindi l'economia, rappresenta il corpo della società, società che avrà una sua cultura, ossia una sua mente.
La popolazione con le sue esigenze, stanziata in un certo territorio, si ritrova alle prese con una data realtà. Nel vivere e osservare questa realtà invia gli input alla mente sociale che li elabora in prodotti culturali. E la cultura offre poi le varie soluzioni ai problemi che una comunità deve affrontare nel corso della sua esistenza.

A parità di territorio, un livello di popolazione X affronterà problemi diversi rispetto a quelli offerti con un livello di popolazione X+n, con n>0.

Se prendiamo come territorio l'intero pianeta Terra e quindi come popolazione l'inera umanità, abbiamo che il primo è più o meno costante mentre ciò che varia nel corso della storia è la popolazione.

Offline Stealth

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #190 il: Settembre 09, 2011, 15:05:48 pm »
Il ciclo dell'economia di mercato, basato su produzione-consumo-disfacimento, potrebbe essere la proiezione del ciclo evolutivo biologico nascita-vita-morte.

Guit, toglimi una curiosità: il ciclo vitale delle stelle è anch'esso una proiezione del nostro ciclo biologico oppure, al contrario, il nostro ciclo biologico è la proiezione del cilco delle stelle? :hmm:
No perché, messa come dici, ogni cosa è la proiezione di qualcosa, datosi che l'eistenza di parecchie cose nell'universo è caratterizzata da cicli.
« Ultima modifica: Settembre 09, 2011, 15:16:22 pm da Giubizza »

Offline beta

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #191 il: Settembre 09, 2011, 15:24:21 pm »
Guit, toglimi una curiosità: il ciclo vitale delle stelle è anch'esso una proiezione del nostro ciclo biologico oppure, al contrario, il nostro ciclo biologico è la proiezione del cilco delle stelle? :hmm:
No perché, messa come dici, ogni cosa è la proiezione di qualcosa, datosi che l'eistenza di parecchie cose nell'universo è caratterizzata da cicli.

quello di moila olfei? :D

Offline Fazer

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #192 il: Settembre 09, 2011, 15:36:50 pm »
quello di moila olfei? :D

 :lol:
Beta smettila di plendele in gilo.
E' un thlead selio...
 :P :D

Offline Giuseppe83

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #193 il: Settembre 09, 2011, 17:34:43 pm »
Bisogna vedere la forza sociale che hanno gli uomini globalmente. Se la loro forza sociale si disperde nella competizione tra loro è ovvio che non avranno forza per imporre le loro ragioni.
Se invece dovessero concentrare la loro forza allora le cose potrebbero cambiare. Ma questo potrebbe accadere solo nel caso vi fosse una forte necessità, un pericolo vero e proprio che non si potrebbe più negare e che spingerebbe a mettere da parte le rivalità e unire le forze.
E' ovvio che siamo ben lontani da una situazione del genere.


@ Giubizza: come ti spieghi il fatto che noi stiamo provando ad unire le forze? Siamo più informati, più intelligenti o più perspicaci?
PS: io credo che molti uomini siano prossimi ad unirsi a noi: le giurisprudenza in materia di matrimonio e le leggi istitutive delle quote rosa non vanno giù a parecchi. Aggiungi che le femministe stanno alzando i toni e ricevono puntualmente le risposte che meritano. Insomma, una certa reattività la noto. Ma sono off-topic col dire questo.

Offline Guit

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Re: Varie, volontà e rappresentazione
« Risposta #194 il: Settembre 09, 2011, 17:35:19 pm »
Guit, toglimi una curiosità: il ciclo vitale delle stelle è anch'esso una proiezione del nostro ciclo biologico oppure, al contrario, il nostro ciclo biologico è la proiezione del cilco delle stelle? :hmm:
No perché, messa come dici, ogni cosa è la proiezione di qualcosa, datosi che l'eistenza di parecchie cose nell'universo è caratterizzata da cicli.

Interessante. Non conosco il ciclo di vita delle stelle, e non credo che sia stato ancora ben compreso: voglio dire delle stelle e non della singola stella.
Il processo che ho descritto infatti attiene specificamente alla specie, al collettivo. Nella nascita-vita-morte non è l'individuo a evolvere, o meglio: non è della evoluzione fisica e interiore del singolo individuo che stavo parlando.

L'evoluzione di specie infatti può essere anche vista come un ciclo di dissipazione della eccedenza. E' una delle teorie più interessanti dal punto di vista umano perché riesce a conferire significato all'irrazionale, a ciò che non serve. L'eccedenza, è necessaria.

Non a caso in Bataille la dépense è collegata al sacrifico e al sacro.
Take the red pill