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La filosofia contemporanea
La filosofia contemporanea si è decisamente allontanata da una speculazione puramente concettuale sulla materia, con poche eccezioni (tra le quali Edmund Husserl che ne dà un'analisi fenomenologica).
Con lo svilupparsi della scienza moderna e, in particolare, con le scoperte rivoluzionarie della fisica contemporanea, dopo il dibattito sulla determinazione ultima della realtà materiale nell'ambito della fisica relativistica e quantistica, una speculazione puramente filosofica del concetto di materia si ridurrebbe a una mera questione linguistica, come è stato spesso ribadito in specie, e non solo, dalla filosofia neopositivista.
La materia, al centro dell'analisi della fisica al pari del concetto di energia, rivela nei suoi costituenti elementari dei caratteri sorprendenti e ben più sottili di quanto immaginato precedentemente, rilevabili solo da un'analisi sperimentale e da un'elaborazione teorica su basi matematiche. Tuttavia l'elaborazione delle moderne teorie fisiche richiese ai suoi fondatori un grosso sforzo di analisi concettuale e interpretazione filosofica. Oltre a ciò è indubbio che le implicazioni filosofiche delle moderne teorie siano ritenute generalmente molto profonde.
Dunque le scoperte della fisica contemporanea, che hanno eliminato ogni equivoca distinzione newtoniana di materia ed energia, hanno tolto alla speculazione puramente filosofica ogni preminenza nell'analisi di tipo scientifica del concetto di materia.
Il filosofo, meglio se di formazione scientifica o egli stesso scienziato, continuerà ad occuparsene, purché non trascuri la necessaria base scientifica delle attuali conoscenze e concezioni della materia che restano infatti, assieme ai correlati concetti di energia, informazione, spazio, tempo, al centro delle analisi della filosofia della fisica.