Certo, a me lascia cmq perplesso la formulazione di una pulsione di morte (?), secondo me la vera psico-analisi deve ancora venire, ma per adesso, è quanto di meglio si è riusciti a fare.
La vera psicanalisi è la Teoria della Libido, cosa questa ancora attualissima e che la psicologia moderna (strutturalista, comportamentista, gestaltica, cognitivista ecc.) ha lasciato cadere nel nulla tacciandola di a-scientificità e creando una rottura tra le scienze moderne e ciò che andavano teorizzando i pensatori dell'epoca.
Wilhelm Reich provò a ricercare l'equivalente organico della libido psichica teorizzata da Freud, ma finì col rincorrere i propri fantasmi proiettandoli in una non ben definita energia orgonica di derivazione cosmica.
Le neuroscienze potrebbero portare una ventata d'aria fresca per ciò che concerne la Teoria della Libido se solo si rendessero conto che gran parte della vita umana ruota attorno alla "scarica libidica", di cui la "pulsione di morte" è solo un aspetto derivativo e ovviamente patologico (e con patologico non si vuole affermare che non abbia una sua validità).
La "pulsione di morte" è quindi secondaria alla "pulsione sessuale". E' semplicemente libido introvertita che, non raggiungendo il primato del genitale e di conseguenza non riuscendo a scaricare com'è naturale che sia, si rivolta contro il suo padrone trasformandosi in aggressività o masochismo.
Qui Freud ha scazzato. E non lo dico per fare lo sborrone in quanto, soffrendo da trent'anni e passa di Tourette, so bene cosa si prova quando la libido ti si rivolta contro.
Ovviamente questa non vuole essere la Verità Definitiva e sarei ben lieto di essere smentito, ma per ciò che concerne il mio intimo sentire questo mio pensiero ha una valido supporto organico che fa da testimone: il mio corpo, costantemente oggetto di un bombardamento di scariche dopaminergiche in eccesso. E non so se sapete qual'è il neurotrasmettitore che sottende al "principio del piacere".
Penso comunque che la Teoria della Libido sia una delle
scoperte [EDIT: teorie
] più sottovalutate del XX secolo.