Non volevo suscitare polemiche. Condivido Massimo in quanto mi pare di aver capito che cita la Storia come enunciatrice ed elogiatrice, diciamo così, dell'operato per lo più maschile: p.e.: filosofi, artisti (sia di arti figurative che plastiche che nel campo della musica), poeti, navigatori, condottieri (W l'Italia!) sono per la stragrande maggioranza maschi e la distingue in modo netto da quella che invece è la Grande Narrazione. Poi ho aggiunto il dubbio perchè il primo a non avere le idee del tutto chiare sono io! Per questo sono fra voi, lo ribadisco, per imparare!
la grande narrazione femminista
non ha mai raccontato che i vari filosofi, scienziati, imperatoiri, papi, pittori, musicisti etc ... fossero in maggioranza donne.
ma il punto è un altro. è vero che il sesso maschile si è maggiormente distinto , ma lo ha fatto sia nel bene che nel male. ora un massimo si esalterà citando non so.... un gandhi....oppure un padre pio, ma se ne guarderà bene dal citare un hitler o uno stalin, perché per "esaltarsi", prendendo spunto dalla storia, puoi farlo solo citando grandi uomini che hanno fatto del bene, omettendo però tutto gli altri
grandi uomini che hanno fatto del male. è un po' come fa il femminismo che racconta solo una mezza verità, e cioè il male che
l'uomo ha fatto nella storia,
tacendo su tutto il bene che l'uomo ha fatto, (infatti è questa la vera accusa da fare al femminismo).
se massimo narra solo il bene omettendo il male, dice solo una mezza verità, e le mezze verità sono più pericolose delle menzogne. oltre ad essere la strategia del femminismo è anche la strategia delle più folli e invadenti ideologie.