Ah, altra cosina che mi era sfuggita:
E allora convincete un pò le donne a venire con voi solo per il pene una volta a settimana.
Non le offrite cene, dite che nn avete una casa vostra, ditele che non potete offrirle niente. Vedete un pò quante ne beccate. Io dico nemmeno una, se nn assomigliate ad un attore sex-simbol.
Se non avete niente, lei non sente il "brivido lungo la schiena" e vi manda a stendere.
Non per fare polemica, che assai me ne tiene, ma ti faccio gentilmente notare che è del tutto inutile continuare a dire cose tipo: "Provate a...". Qui non mi sembra ci siano ragazzini di 15 anni che non hanno mai "provato a..." c'è gente che qualche esperienza ce l'ha avuta, bene o male, che ha già "provato a...".
E se putacaso qualcuno ti dà torto non è perché sogna i "piscitielli a mare" ma perché nel suo "provare a..." ha riscontrato una realtà diversa da quella che dipingi tu. Una realtà problematica, ma non coi problemi che descrivi tu.
Concordo, ma cosa c'entra questo discorso con la legge in questione che sancisce il principio che le mogli non possono derubare la casa ai mariti?
A mio parere non c'entra proprio niente, di fatto è una legge che toglie potere alle donne, poi gli uomini useranno comunque il denaro e i beni materiali per convincere le donne a sposarsi, solo che non saranno più sotto ricatto una volta sposati.
In tal caso la legge cinese è INgiusta: gli uomini che attirano le donne con denaro e beni materiali MERITANO di essere derubati.
In ogni caso questa è più l'eccezione che la regola. Le donne, come gli uomini, il matrimonio e ogni cosa della vita se lo sono sempre faticato. Se oggi la mentalità consumistica sta prendendo piede dappertutto e spinge tipe come quella cinese che disse di preferire piangere in un BMW anziché ridere su una bicicletta a inseguire "sogni di facili ricchezze" non vuol dire che sia sempre stato così, né che uomini e donne siano così. Stessa cosa se prendiamo a modello i figli di papà delle famiglie borghese è ovvio che avremo una visione distorta delle persone. Sono le famiglie popolari o, se vogliamo usare un termine un po' "sgarbato", proletarie che costituiscono la regola. E in queste famiglie uomini e donne, vecchi e giovani, faticano, risparmiano e fanno programmi per mandare avanti la baracca.