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La Chiesa, il Cristianesimo, o Cristo?
Guit:
Trovo inadeguata la strategia laica di affermazione del proprio valore morale, perché da quello che leggo qui non si tratta di dati ma di questioni di valore, strategia del: "Tra i due litiganti il terzo gode". Mettere i "due poteri che si annusano" sullo stesso piano per spuntarla. Come se dietro al laicismo non vi fosse a sua volta un potere.
Che poi la moralità laica storicamente è il principale vettore della diffamazione maschile, una pseudo-moralità che divide l'umanità in due caste mentre parla di egualitarismo.
C'è chi tende a individuare le origini della QM nella religione, in una sola religione, e chi tende a individuarle nella tecnocrazia. Io appartengo alla seconda linea di pensiero.
Utente cancellato:
io vorrei evidenziare una cosa che non risulta evidente in questa discussione:
la tematica non è il singolo prete ma la struttura clericale.
che don puppo pupparo abbia commesso reato è un problema
che (SE, per far contento guit) esiste una percentuale di don puppo pupparo pedofili tra i preti maggiore di quella dei pedofili laici tra la popolazione è un grosso problema (e se esiste, andrebbe ricercata nella repressione della sessualità e nelle "tentazioni disponibili" a mio avviso)
che sia esistita una protezione , ampiamente ammessa, delle alte gerarchie è qualcosa che manda a puttane tutta l'idea di una chiesa che agisce in base a norme etiche e non di mera convenienza "politica".
Utente cancellato:
--- Citazione da: Guit - Agosto 28, 2011, 02:48:23 am ---Ho citato un articolo ricco di riferimenti. C'è un'informazione secondo me importante: dietro al tam tam accusatorio verso il clero, c'è una questione morale, e il 64% degli americani pensa a valle di questo processo informativo che i preti siano maggiormente inclini a compiere reati sessuali sui minori. Questo criterio morale si ferma quando gli stessi americani devono fare i conti in dollari: le assicurazioni non dicono più questo, e rimettono il clero in un indice di rischiosità ordinario.
C'è una forbice tra la percezione popolare data dall'informazione, e i calcoli fatti dalla società di "chi sa le cose", perché nessuno di coloro che accusano è, presumo, disposto a perdere denaro per le sue accuse.
Una confessione perifrastica di raggiro, di propaganda e falsificazione per fini che io ritengo essere diversi da quelli della giustizia civile.
--- Termina citazione ---
affatto.
la percezione degli statunitensi è taroccata dalle aspettative.
quando si ha alta aspettattiva e gli organi di informazione captano una zona grigia,
montano il caso.
non vi è nessun complotto .
è solo una tecnica giornalistica.
è accaduto anche in italia, dove per esempio se berlusconi va con le ragazzine , paga tangenti o cede a ricatti, assume mafiosi non perde credibilità
se lo fa(ceva) uno proveniente dal PCI (e che quindi si presenta come "superiore moralmente") scoppia lo scandalo.
che le assicurazione facciamo pagare lo stesso non conta molto per due motivi:
1) le assicurazioni non sono il padre eterno e possono sbagliare i conti, basta vedere cosa hanno combinato le agenzie di rating
2) bisognerebbe capire come è fatto il calcolo scorporandolo.
l'unico dato che conta è la percentuale di condannati/accusati tra i preti e tra la popolazioen rapportati ai rispettivi numeri.
ed anche questo dovrebbe essere sottoposto a taratura , nel senso che potrebbe essere di "moda" accusare un prete
e/o potrebbe essere più facile per un prete nascondere il fatto o pagare mettendo a tacere il tutto(non passando quindi per il processo)
Guit:
--- Citazione da: bhishma - Agosto 28, 2011, 03:04:19 am ---... non vi è nessun complotto ...
--- Termina citazione ---
E' quello che penso anch'io. Il "complotto" è tecnocratico e l'accusa al clero è basata su questioni di valore, per destrutturare un potere anti-tecnocratico.
Non credo all'idea che esista il buono, nemmeno se si chiama liberale che scende in piazza contro il nazismo.
E non credo nemmeno al potere liberale quando vuole farmi passare il potere clericale per cattivo.
Utente cancellato:
--- Citazione da: Guit - Agosto 28, 2011, 03:12:42 am ---E' quello che penso anch'io. Il "complotto" è tecnocratico e l'accusa al clero è basata su questioni di valore, per destrutturare un potere anti-tecnocratico.
Non credo all'idea che esista il buono, nemmeno se si chiama liberale che scende in piazza contro il nazismo.
E non credo nemmeno al potere liberale quando vuole farmi passare il potere clericale per cattivo.
--- Termina citazione ---
se con questo intendi che anche la cultura moderna capitalistica ha in sè una particolare forma di totalitarismo e che questa finisce per scontrarsi con altri apparati forti(come quello religioso ma anche quello del welfare) sono d'accordo .
tra l'altro il problema del capitalismo è che si autoespande per propria struttura quindi è suo inevitabile destino scontrarsi con tutti i "poteri forti" (culturali,economici,..) anche con quelli che per un periodo gli sono stati alleati(la chiesa o lo Stato socilademocratico in funzione anti-sovietica ad esempio)
un chiarimento: io usavo tecnocratico per intendere l'elite finanziaria-burocratica che si spaccia per neutrale.
(quindi senza nessun riferimento alla scienza ed alla tecnologia)
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