La Chiesa come potere temporale non può essere altro che un potere, pertanto la sua devianza dai principi è la stessa di tutti i poteri. In realtà credo che la Chiesa abbia deviato dall'insegnamento di Cristo molto meno di quanto la nostra democrazia abbia deviato rispetto ai suoi scritti costituenti.
Si potrebbe anche dire, parafrasando, che gli unici repubblicani sono stati i padri costituenti.
Un altro aspetto che vedo poco considerato è il sincretismo, a cui si deve tanto l'adozione di forme di culto pagane quanto l'apertura alle modificazioni sociali e, ahimé, al femminismo, ma che pone anche la Chiesa romana al centro dell'ecumenismo, quindi in un percorso virtuoso di dialogo e incontro inter-confessionale.
Vedo anche molta sovrapposizione tra Cristianesimo che è una civiltà che va ben oltre l'aspetto fideistico, e Chiesa.
Del resto dare del mentecatto a una cultura in seno alla quale prendono forma rinascimento e razionalismo mi sembra davvero azzardato. C'è qualcosa che non quadra.
Nel cristianesimo nasce la ricerca sulla possibilità di dimostrare inconfutabilmente che la fede abbia basi razionali. Da questa tensione deriva il laicismo e in essa si creano le condizioni per i lumi della ragione. E' possibile che senza questi passaggi non sarebbe "esistito" nemmeno Nietzsche. Sicuramente non Freud.
Se da un lato ci sono l'espiazione della colpa e la vergine, dall'altro c'è il sacerdozio maschile e la virtù della castità, cioè la scelta che s'impone sul desiderio e sulla natura, come connotato di elevazione rispetto alla condizione umana che conferisce al parlante una validità morale. Aspetto fastidiosissimo per la modernità tecnocratica che infatti è agitatissima nello sforzo di delegittimare il cattolicesimo e/o deprivarlo della virtù di castità per introdurre cedevolezza, quindi assoggettamento consumistico.
La resistenza che il sacerdote anche solo dichiari di avere rispetto alla femmina è inaccettabile. Che si sono messi in testa? Per caso che un uomo sia in grado di vivere senza fica? Vanno distrutti, soprattutto ne va minata la credibilità e l'autorità morale. Per esempio facendoli passare tutti per pedofili ...
Sono cresciuto in scuole di preti, e a circa sedici anni ho subito un tentativo di molestia da parte di un medico comunista, in un ospedale pubblico (tranquilli non dico che i medici sono pedofili, che i comunisti mangiano bambini e non ho sporto alcuna denuncia). I preti mi hanno dato solo disinteressato affetto. Ma nell'informazione di massa una testimonianza così non avrebbe eco; sono ben altre le storie da raccontare sui preti, chirurgicamente selezionate per metterli alla gogna.
E secondo te le guerre "sante", i roghi degli "eretici", l'intolleranza religiosa, le guerre fomentate
da Santa Romana Chiesa, le Crociate, la "Santa" Inquisizione, l'appoggio politico ai regimi di
Hitler e Mussolini, i silenzi di Pio XII davanti alla Shoah sono semplici "devianze" rispetto ai
principi professati da Cristo nè più nè meno come quelle che commetterebbe qualsiasi altra
struttura di potere? Paragonare questi bei fenomeni con gli scandali della Prima Repubblica,
rispetto ai principi professati dai padri Costituenti è un assurdità che non mi sentirei di fare nemmeno con un bambino della prima elementare. Che gli errori ed orrori della Chiesa siano
non molto diversi dagli scandali della Prima Repubblica io francamente non lo racconterei
neppure agli Zulù.
Inoltre, non prendiamoci in giro: una cosa è il dialogo, l'apertura verso il mondo e le altre
culture; altra cosa (ben diversa!) è l'adozione di culti pagani e dottrine filosofiche greche
nel bagaglio dottrinale religioso a scopo proselitistico e per attirare le masse pagane così
da acquisire potere sul mondo. Potere dal quale Cristo rifuggì.
La Chiesa sentì il bisogno di dare basi razionali alla fede cattolica soltanto quando si accorse
che i laici nutrivano questo bisogno. Non prima. Se i laici venivano lasciati fare, c'era il
pericolo che andassero ben oltre alla ricerca di queste basi razionali e finissero poi addirittura
per contestare la fede cattolica stessa. Come poi nel Settecento ed ancor più nell'Ottocento
è puntualmente avvenuto. Per questo la Chiesa decise di correre ai ripari permettendo ai vari
Alberto Magno,Tommaso di Aquino, Guglielmo di Occam e Nccolò Cusano di filosofeggiare.
Tanti preti e persino tanti papi hanno tutt'altro che vissuto "senza fica". Molti avevano amanti e concubine. Per ben mille anni (ripeto mille) la Chiesa ha accettato preti sposati o viventi in
stato di concubinaggio. Solo Gregorio VII (Ildebrando di Soana) e ben mille anni dopo Cristo,
impose il celibato obbligatorio ai sacerdoti, scatenando tra l'altro violentissime reazioni nel
clero stesso, giustificate peraltro dalla circostanza che Cristo si scelse come apostoli anche
persone sposate come Pietro (tra l'altro considerato il primo papa). Molti sacerdoti infatti
rifiutarono di obbedire al nuovo ordine del papa tenendosi le loro mogli ed insultandolo pure.
Che ci sia da parte di molti antipatia nei confronti di preti è ovvio (anche in considerazione dei
trascorsi della Chiesa). Ma proprio per questo devono stare attenti a non prestare il fianco a
critiche. Non ci voleva un genio per rendersi conto che coprire preti pedofili avrebbe alla fine
attirato sulla Chiesa critiche, contumelie ed insulti a non finire. La pratica di "trasferire" preti
pedofili in altre parrocchie a fare gli stessi danni non me lo sono sognata io nè mia zia. E' una
pratica seguita dalla Chiesa da decenni: in Italia, in Irlanda, in Spagna, in America, ovunque.
Adesso che la cosa è saltata fuori, la Chiesa non può far altro che scusarsi e accettare
critiche e reprimende.Oltre a risarcire le vittime innocenti di questa squallida politica adottata
Hai conosciuto preti rispettabili e brave persone? Bene, ne ho conosciuti anch'io! Ma questo
nulla toglie alla validità e alla storicità di quanto sopra. Ho conosciuto femministe intelligenti
e persino ragionevoli ma ciò non toglie che la Grande Narrazione Femminista sia menzognera
dalle premesse alle conclusioni. Per concludere, caro Giut, fai bene a difendere ciò in cui tu
credi. Ma c'è un limite: DEVI DIFENDERE CIO' CHE SI PUO' DIFENDERE, NON L'INDIFENDIBILE.