come ti ho già fatto notare svariate volte: non è un'argomentazione valida perchè la chiesa ha agito fin da subito contro il comunismo e persino contro i liberali.
A quali fatti ti riferisci, nella storia recente e nella Chiesa moderna, quando è stata presa una posizione politica netta, paragonabile all'azione tipica dell'opposizione politica laica o di sinistra? Stavamo parlando di nazismo e del caso Pio XII, dove è stata seguita una linea di tipo diplomatico che è la linea della Chiesa di oggi. La polemica nasce nell'accusa strumentale che monta nel XX secolo verso le scelte di quel papa e verso la posizione del cattolicesimo verso il nazismo. Quindi la polemica non nasce verso l'inquisizione, bensì verso un fatto moderno. Il comunismo sostiene la nocività oppiacea della religione sui popoli, quindi in quel caso l'attacco è diretto verso chi vuole praticare una fede, ed è giusto difendersi da quel tipo di attacco. Ma non c'è stata, almeno in Italia, questa condizione. E la Chiesa, rispetto ai luoghi dove c'è persecuzione verso i cristiani, come i fatti recenti dei copti in Egitto, utilizza sempre un taglio diplomatico e di accortezza, per non peggiorare le cose rispetto a come già sono, e perché questa è l'impostazione di Cristo.
E' sbalorditivo che tu mi indichi come colui che rivolge sull'altro l'accusa, dimentico del fatto che hai precedentemente scritto che tra cattolicesimo e nazismo non c'è differenza: "Due poteri che si annusano".
il liberale "libera chiesa in libero stato" ad esempio è una forte riduzioni del potere religioso e la chiesa vi ha preferito il fascismo che invece istituzionalizzava posizioni di potere al clero.
l'aver trattato con i nazifascisti qualifica l'attività della chiesa cattolica non come ente etico ma come mero ente di potere interessato alla sua sola convenienza materiale
La Chiesa non ha trattato coi nazifascisti. Ha fatto concordati col potere tedesco e quello italiano. E questa è una cosa dovuta. Tu non l'avresti fatto perché la pensi in un altro modo, ma il tuo modo di pensare non è assoluto, se lo vedi dal punto di vista di un'istituzione religiosa, il punto di vista liberale e quello fascista non hanno granché di differenza. E a quanto pare anche nei fatti politici, tutte queste virtù del mondo liberale io francamente non le vedo. Dove sono? Dentro i paesi occidentali? Fuori di essi? Nelle centinaia di migliaia di morti uccisi dalle nostre bombe preventive? Dov'è questa superiorità morale del liberalismo sul fascismo (non ho scritto nazismo)? Nel colonialismo economico? Nella divisione dell'umanità in donne sante e uomini criminali? Nel processo di globalizzazione culturale identico all'odiata *inculturazione cattolica*? Per caso i nostri giovani ascoltano ancora musica italiana o in maggioranza musica anglosassone, o musica italiana deviata sul linguaggio di quella anglosassone? E non è questa una inculturazione? L'uccisione di feti che da paese a paese diventano bambini a diversi stadi della gravidanza? La distruzione della famiglia naturale? Tutte queste cose e altro ancora, che io ritengo orrori politici e sociali, le ha forse fatte il fascismo, il cattolicesimo o l'occidente liberale?
Allora. Se io non possiedo argomenti come dici, puoi anche non darmi peso e non rispondermi.