Autore Topic: parità si no?  (Letto 13304 volte)

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Offline Giuseppe83

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Re: parità si no?
« Risposta #60 il: Agosto 30, 2011, 00:57:58 am »
Gli uomini non hanno scampo: devono imparare a vedersi come categoria e a parlare in difesa della propria categoria. Solo così possono difendersi anche a livello individuale, come singoli cittadini destinatari del diritto.
Questo perché oggi Mario non viene attaccato perché è Mario, ma perché è un uomo. Per la categoria alla quale appartiene. Difendere se stessi non basta.

Perfetto

Offline ilmarmocchio

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Re: parità si no?
« Risposta #61 il: Agosto 30, 2011, 01:05:26 am »
Guit :  Quando appartieni a una categoria criminalizzata il massimo a cui puoi aspirare da innocente, è una condanna con le attenuanti. L'unico modo per ricevere giustizia è difendere te stesso e la categoria alla quale appartieni.


Quoto al 100%.  proprio per questo l'uomo oggi non può guidare la donna: è impossibilitato a farlo, anche se lo volesse.
sarebbe come fare il tiro alla fune impugnando una lama affilata.
le donne , e non mi riferisco solo a Stellina , devono capire che dopo decenni di leggi ingiuste e pestaggio culturale, l'uomo comincia a stancarsi e arriverà, lentamente forse, a comprendere che  è meglio non guidare nessuno, specialmente chi si trova in posizione di superiorità.
Anzi, sarebbe opportuno che tale presunta superiorità venisse dimostrata coi fatti. fatti che mancano a tutt'oggi, e per mia personale convinzione, mancheranno sempre.
Ritorniamo sempre  al proverbio della bicicletta :
l'hai voluta? adesso pedala

Offline beta

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Re: parità si no?
« Risposta #62 il: Agosto 30, 2011, 01:14:49 am »
non è così facie sai. a volte chi manifesta una certa risolutezza può nasconderci dietro delle debolezze. lo puoi capire se conosci abbastanza bene quella persona. non dico che sia necessariamente così. questa cosa dell'essere o apparire forte piuttosto che  fragile è una delle incomprensioni  più comini nelle relazioni uomo-donna. almeno per me lo è stato. a me no. chi ha un carattere spavaldo e/o  che vuole comandare tende a farlo con chiunque con uomini e donne, che siano miti o anch'essi autoritari. con i primi hanno la meglio. con i secondi stanno sempre a scannarsi. parlo sempre per esperienza mia.non è detto che chi sta a capo sia per forza autoritario o dominante. mio suocero è a capo di una azienda ed è un uomo mite come carattere, di basso profilo, tanto per citare un esempio. comandare 400 dipendenti se attrae le donne? dipende... se sono 400 pescatori non molto.  forse alcuni uomini sono riconosciuti come  capo branco o  compagno ideale, perché ti danno fiducia,non perché dominanti o autoritari. perché sono "trascinanti", hanno carisma, riescono a coinvolgere in un progetto, perché sono convincenti.
parita si:ma  un uomo è quello che è.... se ha un carattere dominante lo comincerà a dimostrare già a 5 anni comandando a bacchetta gli amichetti sul tipo di gioco da fare. con il suo carattere si rapporterà con gli altri, e come ogni essere intelligente sarà capace di adeguarsi alle situazioni, con chi se la può comandare si sfogherà, altrimenti si frenerà.  non è la donna in sé che ha bisogno della forza per accettare un 5, è che come tutti quando qualcuno , e ti sarà capitato, vuole  troppo o più di quanto puoi.... e un bel giorno ti incazzi  cambia atteggiamento e tende la ritirata.

ho rappresentato con "semplicioneria" degli aspetti piu complessi, l'ho fatto perchè non mi andava di fare un trattato di psicologia. le cose possono essere apparenti, o no, possono avere sfumature (come poi avevo premesso). se dico che le donne sentono le forze, evidentemente mi riferisco a forze che non sono solo apparenti, altrimenti non potrebbero essere sentite. non ho affermato che le donne non sanno distinguere fra l'apparente e il reale (e allora la tua risposta avrebbe senso); lo provo a dire in un altro modo: la forza è importante per le donne.
nella mia esperienza ho visto caratteri forti scannarsi fra di loro, ma ho viste piu volte donne forti coi deboli e agnelline coi forti: esperienze diverse.
sui 400 dipendenti vale il discorso sopra. 400 dipendenti simboleggiano o volevano nelle mie intenzioni simboleggiare, il carisma. se poi nella tua esperienza hai notato che le donne non sono minimamente attratte dal carisma, solo in quel caso non sei d'accordo con me.
sull'ultimo pezzo non mi sembra nemmeno quello in disaccordo. hai visto cosa ha scritto stellina dopo il mio intervento?(praticamente quello che avevo ampiamente previsto): che il suo ragazzo non le dice cosa fare perche non si sente il diritto. (stella non ha usato alcuna forza, per difendere il suo diritto di autodeterminazione, e poco importa se è un diritto a cui vuole rinunciare).1
d'altro canto stella rivendica il suo "diritto" a comportarsi come una bambina rubando marmellata finche una forza non la ferma (occhiataccia).
1 non impuntarti sulla parola autodeterminazione, è una parola esagerata, so benissimo che stella non vorrebbe mai essere una schiava.

Offline beta

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Re: parità si no?
« Risposta #63 il: Agosto 30, 2011, 01:24:13 am »
Gli uomini non hanno scampo: devono imparare a vedersi come categoria e a parlare in difesa della propria categoria. Solo così possono difendersi anche a livello individuale, come singoli cittadini destinatari del diritto.
Questo perché oggi Mario non viene attaccato perché è Mario, ma perché è un uomo. Per la categoria alla quale appartiene. Difendere se stessi non basta.


uno dei quotoni piu sentiti di sempre.

Offline Giulia

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Re: parità si no?
« Risposta #64 il: Agosto 30, 2011, 11:25:31 am »

ho rappresentato con "semplicioneria" degli aspetti piu complessi, l'ho fatto perchè non mi andava di fare un trattato di psicologia.
ok, ma dopo aver letto altri post di stella credo che la sua idea di relazione sia qualcosa di più particolare.

Citazione
d'altro canto stella rivendica il suo "diritto" a comportarsi come una bambina rubando marmellata finche una forza non la ferma (occhiataccia).
1 non impuntarti sulla parola autodeterminazione, è una parola esagerata, so benissimo che stella non vorrebbe mai essere una schiava.
allora sarà un problema mio o credi anche tu beta che non sia affatto normale impostare un rapporto di questo tipo?
mi spiego, se la donna si sente coinvolta da un uomo che spicca più di lei per intraprendenza, credo sia anche normale, ma se in genere una donna deve sentire la "forza" per rispettare l'altro...no, non è una buona cosa secondo me.
 
è vero che un ragazzino/a deve sentire che vi sono dei paletti per imparare a comportarsi bene e per inserirsi nella società, perché hanno ancora un cervello istintivo che raggiunge il pieno sviluppo più o meno alla maggiore. ma a 35 anni avere l'esigenza di essere trattati da bambini da chicchessia, la trovo una stortura legata alla nostra epoca. altro è il rapporto uomo donna tra due adulti, dove può anche succedere che tra i due uno sia più capace a coinvolgere e trascinare e su questo non discuto, non discuto che ci si lasci trascinare perché non si è  un "ape regina", ma altrimenti ... non mi sembra mica nella norma stabilire un rapporto tipo papà-figlia tra uomo-donna...boh..

Offline beta

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Re: parità si no?
« Risposta #65 il: Agosto 30, 2011, 11:31:53 am »
allora sarà un problema mio o credi anche tu beta che non sia affatto normale impostare un rapporto di questo tipo?
mi spiego, se la donna si sente coinvolta da un uomo che spicca più di lei per intraprendenza, credo sia anche normale, ma se in genere una donna deve sentire la "forza" per rispettare l'altro...no, non è una buona cosa secondo me.
 
è vero che un ragazzino/a deve sentire che vi sono dei paletti per imparare a comportarsi bene e per inserirsi nella società, perché hanno ancora un cervello istintivo che raggiunge il pieno sviluppo più o meno alla maggiore. ma a 35 anni avere l'esigenza di essere trattati da bambini da chicchessia, la trovo una stortura legata alla nostra epoca. altro è il rapporto uomo donna tra due adulti, dove può anche succedere che tra i due uno sia più capace a coinvolgere e trascinare e su questo non discuto, non discuto che ci si lasci trascinare perché non si è  un "ape regina", ma altrimenti ... non mi sembra mica nella norma stabilire un rapporto tipo papà-figlia tra uomo-donna...boh..

giulia, io sono completamente d'accordo su questo. una relazione secondo me dovrebbe essere fra 2 adulti. ma non ti so dire se è normale perchè io non sono una donna, so solo dirti che questa stortura è diffusissima.

Offline Giulia

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Re: parità si no?
« Risposta #66 il: Agosto 30, 2011, 12:03:58 pm »
giulia, io sono completamente d'accordo su questo. una relazione secondo me dovrebbe essere fra 2 adulti. ma non ti so dire se è normale perchè io non sono una donna, so solo dirti che questa stortura è diffusissima.
molto probabilmente ha a che fare con il tipo di educazione che le famiglie danno ai figli. le femmine non hanno  nemmeno più il principio di saper "mantenere" quella che veniva definita come virtù.
e invece spesso con i maschi si dice ancora oggi di essere duri e pretendere da loro, di crescerli responsabili e seri, che realizzino dei progetti, affinché diventino uomini ...altrimenti saranno rammolliti o delinquenti. quindi studio, sport , poi un lavoro per avere un ruolo nel mondo...chi resta fuori non è un uomo responsabile...


non so se stella stia vivendo sulla propria pelle il risultato di questo vuoto che il pensiero femminista ha lasciato alle sue protette...
quello che so, è che andrebbe  detto a chi ha distrutto il patriarcato, dove almeno forniva una giuda anche alle donne (giusta o sbagliata che fossero), di aver commesso l'errore di non rimpiazzarlo con qualcos'altro.
e non è compito/responsabilità degli uomini crescersi donne-bambine,  perché l'ideologia femminista se ne è guardata bene dal fornire  punti fondamentali del movimento delle donne: emancipazione e l'indipendenza!

Offline beta

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Re: parità si no?
« Risposta #67 il: Agosto 30, 2011, 12:38:04 pm »
molto probabilmente ha a che fare con il tipo di educazione che le famiglie danno ai figli. le femmine non hanno  nemmeno più il principio di saper "mantenere" quella che veniva definita come virtù.
e invece spesso con i maschi si dice ancora oggi di essere duri e pretendere da loro, di crescerli responsabili e seri, che realizzino dei progetti, affinché diventino uomini ...altrimenti saranno rammolliti o delinquenti. quindi studio, sport , poi un lavoro per avere un ruolo nel mondo...chi resta fuori non è un uomo responsabile...


non so se stella stia vivendo sulla propria pelle il risultato di questo vuoto che il pensiero femminista ha lasciato alle sue protette...
quello che so, è che andrebbe  detto a chi ha distrutto il patriarcato, dove almeno forniva una giuda anche alle donne (giusta o sbagliata che fossero), di aver commesso l'errore di non rimpiazzarlo con qualcos'altro.
e non è compito/responsabilità degli uomini crescersi donne-bambine,  perché l'ideologia femminista se ne è guardata bene dal fornire  punti fondamentali del movimento delle donne: emancipazione e l'indipendenza!


credo che stia tutto li il punto. donne abituate all'innocenza per nascita e con il diritto di scaricare sempre sull'uomo le responsabilita (anche delle loro stesse scelte!).

Online Massimo

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Re: parità si no?
« Risposta #68 il: Agosto 31, 2011, 20:07:16 pm »
Guai a fornire alle donne punti fermi: sarebbero responsabilizzate. E quindi chiamate a rispondere.
Se un sesso non è responsabile di nulla, non ha colpa di nulla. Come ha ben detto il buon Barnart
l'innocenza delle donne NON FINIRA' MAI.