Autore Topic: parità si no?  (Letto 13184 volte)

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Offline stellina

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parità si no?
« il: Agosto 28, 2011, 02:32:13 am »
cari tutti, adesso vi introduco un argomento che mi ha fatto bannare da due forum e mi ha fruttato un numero imprecisato di insulti. Vediamo se qui sono un poco più fortunata e non vengo fraintesa. da quando ero alta un metro e un niente, sono stata cresciuta col mito che le donne devono fare di più e meglio degli uomini. questo, strada facendo si è tradotto in un: devono guadagnare come e più, uscire fino a tardi, farsi delle storie di solo sesso, parlare in modo esplicito e volgare, dare pacche sulle spalle, comandare nella coppia, non farsi mettere i piedi in testa dal marito ecc...
ok. fino ai 35.
adesso sono in crisi.

a me questo ruolo da caterpillar sta stretto. Ho un compagno, e vorrei che fosse un uomo dominante. vorrei che invece di dirmi "fai come vuoi" mi sgridasse ogni volta che faccio cavolate. Vorrei che mi dicesse quello che vuole, come posso farlo felice. vorrei che non avesse paura di mostrarmi quando è arrabbiato con me e quando ho superato i limiti, invece di abbozzare sempre.

Lo so che può sembrare ingiusto e sleale. ma mi sono convinta che il nostro rapporto  sarebbe più facile e più felice, se essendo "uomo" e quindi "guida" e quindi "capofamiglia" permettesse a me di essere "donna", di mollare un po' il colpo e di farmi guidare. Mi piace l'idea che lui sia forte, che possa sentirmi rassicurata nel pensare che a quello a cui non arrivo io arriverà lui, invece di dover fare sempre la gara a chi ha l'ultima parola. E' estenuante misurare ogni cosa col centimetro perchè sia esattamente a metà. ed è improduttivo. se usassimo queste energie per risolver ei prblemi esterni, invece che sprecarla fra noi per marcare il territorio e stabilire di chi è il turno per lavare i piatti?

e nello stesso tempo sono terrorizzata. Come reagirebbe quest'uomo, anche lui cresciuto nel mito della donna uguale ma anche un po' di più, nel sentirsi dire che voglio essere rimessa al mio posto, rivendico il mio diritto ad essere vulnerabile, a volere una guida nel mio uomo, senza stare tanto a cavillare se questa guida sia o no la migliore possibile????
e se si sentisse tradito da questa mia anima "tradizionale" e "sottomessa", che scopriamo, io e lui, solo in età adulta?

mi hanno insultata le donne, ma pure gli uomini: tutti a protestare che loro con una donna che fa il "copilota" non ci sarebbero stati mai e poi mai, che amavano la parità delle loro donne e ne andavano fieri. ok, magari sono andata fuori di testa io.

ma se gli aerei e le navi hanno un solo capitano, le nazioni un solo presidente, le aziende un unico direttore generale, pur coadiuvati da una folla di gente, perchè un rapporto di coppia non può avere un solo "capo" e una coadiutrice che gli sta di fianco?

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Re: parità si no?
« Risposta #1 il: Agosto 28, 2011, 03:18:01 am »
bah!   che domanda è?  :blink:

ognuno si sceglie , per quanto può, la propria relazione ed il proprio partner a secondo dei propri gusti , del proprio carattere , delle proprie esperienze.
ti piace lo schiavetto? trovati lo schiavetto
ti piace il padrone? trovati il padrone
ti piace il rapporto egualitario? trovati l'eguale.

non vedo la questione.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Offline emilio

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Re: parità si no?
« Risposta #2 il: Agosto 28, 2011, 07:14:51 am »
Effettivamente il tuo è un problema molto personale... Credo comunque vi siano ancora uomini che, nonostante tutto, possiedano ancora una sana virilità (intesa nel senso positivo del termine), se è questo che cerchi. Se posso darti un avvertimento: spesso non la dimostrano con i muscoli, ma con il cervello, non fidarti delle apparenze...

Offline SilvioDestro

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Re: parità si no?
« Risposta #3 il: Agosto 28, 2011, 10:20:47 am »
................... forse tu sei sana ........... gli altri malate e malati .............

Offline Warlordmaniac

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Re: parità si no?
« Risposta #4 il: Agosto 28, 2011, 10:47:25 am »
................... forse tu sei sana ........... gli altri malate e malati .............

Gusti sani e gusti malati. Sani quando si riferiscono a noi.

Offline beta

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Re: parità si no?
« Risposta #5 il: Agosto 28, 2011, 10:51:27 am »
stai pagando il prezzo del femminismo,  tutti quei privilegi non possono essere completamente gratis. sei sulla bicicletta femminista, tocca pedalare. ora, o le donne si svegliano e mandano definitavamente a quel paese un ideologia che distruggendo i rapporti (e tutti i privilegi che ne conseguono) oppure questo è il prezzo. non si puo da un lato demonizzare la maschilita e dall'altro pretendere che la maschilita rimanga intatta, non si puo desiderare un uomo che ti guidi, e allo stesso tempo avere la possibilta di denunciarlo proprio per questo (indipendentemente dalla tue intenzioni).

siamo in un epoca disgraziata.

Offline Rita

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Re: parità si no?
« Risposta #6 il: Agosto 28, 2011, 10:54:17 am »
a me questo ruolo da caterpillar sta stretto. Ho un compagno, e vorrei che fosse un uomo dominante. vorrei che invece di dirmi "fai come vuoi" mi sgridasse ogni volta che faccio cavolate. Vorrei che mi dicesse quello che vuole, come posso farlo felice. vorrei che non avesse paura di mostrarmi quando è arrabbiato con me e quando ho superato i limiti, invece di abbozzare sempre.

ciao Stellina, benvenuta: da quel che scrivi qui a me pare che tu ti "renda conto" in un certo senso quando stai facendo una cavolata o quando superi i limiti.  Allora la domanda mi sorge spontanea: perchè se te ne rendi conto non cerchi tu, in primis, di evitare di fare le cavolate o di superare i limiti senza pretendere che sia lui a doversi arrabbiare (che comunque l'ideale, a mio avviso, sarebbe capire quello che mette a disagio la persona con cui si sta, evitarlo o parlarne con delicatezza, ma anche capire l'atteggiamento che dispiace alla persona con cui si sta etc.) In sostanza man mano che ci si conosce si cerca di capire l'altra persona e, nei limiti della propria individualità, di evitare i conflitti (cio' che puo' dispiacere all'altro). Ecco, io credo che in questa cosa dell'uomo che fa da guida e della donna che si fa guidare ci sia un malinteso. Forse entrambi cercano un appoggio. Ma in maniera diversa. La storia dell'uomo che fa da contenitore e della donna che fa da acqua, non significa, a mio avviso, che l'acqua non possa cercare di adeguarsi al contenitore da sè, e di darsi una calmata da sè. Idem per il contenitore che cercherà di adeguarsi un po' all'acqua. Se il contenitore è poco resistente e l'acqua decisamente irruente, va da sè che è meglio che il contenitore si cerchi un'altra acqua e l'acqua un altro contenitore.  Non trovo giusto che l'acqua "pretenda" che sia il contenitore a far in modo di contenerla.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline beta

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Re: parità si no?
« Risposta #7 il: Agosto 28, 2011, 10:57:22 am »
ciao Stellina, benvenuta: da quel che scrivi qui a me pare che tu ti "renda conto" in un certo senso quando stai facendo una cavolata o quando superi i limiti.  Allora la domanda mi sorge spontanea: perchè se te ne rendi conto non cerchi tu, in primis, di evitare di fare le cavolate o di superare i limiti senza pretendere che sia lui a doversi arrabbiare (che comunque l'ideale, a mio avviso, sarebbe capire quello che mette a disagio la persona con cui si sta, evitarlo o parlarne con delicatezza, ma anche capire l'atteggiamento che dispiace alla persona con cui si sta etc.) In sostanza man mano che ci si conosce si cerca di capire l'altra persona e, nei limiti della propria individualità, di evitare i conflitti (cio' che puo' dispiacere all'altro). Ecco, io credo che in questa cosa dell'uomo che fa da guida e della donna che si fa guidare ci sia un malinteso. Forse entrambi cercano un appoggio. Ma in maniera diversa. La storia dell'uomo che fa da contenitore e della donna che fa da acqua, non significa, a mio avviso, che l'acqua non possa cercare di adeguarsi al contenitore da sè, e di darsi una calmata da sè. Idem per il contenitore che cercherà di adeguarsi un po' all'acqua. Se il contenitore è poco resistente e l'acqua decisamente irruente, va da sè che è meglio che il contenitore si cerchi un'altra acqua e l'acqua un altro contenitore.  Non trovo giusto che l'acqua "pretenda" che sia il contenitore a far in modo di contenerla.

osservazione che condivido.

Offline yamamax

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Re: parità si no?
« Risposta #8 il: Agosto 28, 2011, 11:01:45 am »
Il mio modesto parere è che la tua storia sia alla frutta e non vuoi ammetterlo a nessuno. La persona accanto a te non ti accende più nessuna vera passione e ti sei cucita addosso questa storia dell ' uomo forte e dominante. Forse sei solo molto stanca, rilassati e riposati per un pò. Poi chiediti seriamente se ancora sei attratta da questi uomini miti e disponibili modello scendi-letto. E soprattutto domandati se accanto ad uomo " tosto" che prende il comando di tutte le operazioni senza discutere tanto sei in grado di reggere il tuo ruolo di donna adeguata, senza andare dall' avvocato dopo 9 mesi per stendere il conto, tanto per intenderci !
E' cmq sempre positivo che una persona si faccia questi quesiti ...... probabilmente hai le palle molto più di altre.
Buona ricerca della tua vera identità,  credo che hai anche l' età giusta per farlo.
Ciao.

Offline Warlordmaniac

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Re: parità si no?
« Risposta #9 il: Agosto 28, 2011, 11:08:29 am »
E' cmq sempre positivo che una persona si faccia questi quesiti ...... probabilmente hai le palle molto più di altre.

Donne con le palle, donne senza palle... non mi sembra questo il punto.
Il punto per me è il dare e il chiedere e in particolare questa richiesta che non cozza con ciò che Stellina ha trovato o cerca.
Femminismo, emancipazione, maschilismo... c'entrano parzialmente.

Offline tuxedo

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Re: parità si no?
« Risposta #10 il: Agosto 28, 2011, 11:13:43 am »
il tuo mi pare un semplice problema di mismatch.

Non puoi cambiare il tuo lui. Magari lui e` nato nel mito della donna "organizzatrice"
e si aspetta da te la guida.

Non vi siete capiti.
Nil admirari

Offline voltaire

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Re: parità si no?
« Risposta #11 il: Agosto 28, 2011, 11:16:23 am »
cari tutti, adesso vi introduco un argomento che mi ha fatto bannare da due forum e mi ha fruttato un numero imprecisato di insulti. Vediamo se qui sono un poco più fortunata e non vengo fraintesa. da quando ero alta un metro e un niente, sono stata cresciuta col mito che le donne devono fare di più e meglio degli uomini. questo, strada facendo si è tradotto in un: devono guadagnare come e più, uscire fino a tardi, farsi delle storie di solo sesso, parlare in modo esplicito e volgare, dare pacche sulle spalle, comandare nella coppia, non farsi mettere i piedi in testa dal marito ecc...
ok. fino ai 35.
adesso sono in crisi.

a me questo ruolo da caterpillar sta stretto. Ho un compagno, e vorrei che fosse un uomo dominante. vorrei che invece di dirmi "fai come vuoi" mi sgridasse ogni volta che faccio cavolate. Vorrei che mi dicesse quello che vuole, come posso farlo felice. vorrei che non avesse paura di mostrarmi quando è arrabbiato con me e quando ho superato i limiti, invece di abbozzare sempre.

Lo so che può sembrare ingiusto e sleale. ma mi sono convinta che il nostro rapporto  sarebbe più facile e più felice, se essendo "uomo" e quindi "guida" e quindi "capofamiglia" permettesse a me di essere "donna", di mollare un po' il colpo e di farmi guidare. Mi piace l'idea che lui sia forte, che possa sentirmi rassicurata nel pensare che a quello a cui non arrivo io arriverà lui, invece di dover fare sempre la gara a chi ha l'ultima parola. E' estenuante misurare ogni cosa col centimetro perchè sia esattamente a metà. ed è improduttivo. se usassimo queste energie per risolver ei prblemi esterni, invece che sprecarla fra noi per marcare il territorio e stabilire di chi è il turno per lavare i piatti?

e nello stesso tempo sono terrorizzata. Come reagirebbe quest'uomo, anche lui cresciuto nel mito della donna uguale ma anche un po' di più, nel sentirsi dire che voglio essere rimessa al mio posto, rivendico il mio diritto ad essere vulnerabile, a volere una guida nel mio uomo, senza stare tanto a cavillare se questa guida sia o no la migliore possibile????
e se si sentisse tradito da questa mia anima "tradizionale" e "sottomessa", che scopriamo, io e lui, solo in età adulta?

mi hanno insultata le donne, ma pure gli uomini: tutti a protestare che loro con una donna che fa il "copilota" non ci sarebbero stati mai e poi mai, che amavano la parità delle loro donne e ne andavano fieri. ok, magari sono andata fuori di testa io.

ma se gli aerei e le navi hanno un solo capitano, le nazioni un solo presidente, le aziende un unico direttore generale, pur coadiuvati da una folla di gente, perchè un rapporto di coppia non può avere un solo "capo" e una coadiutrice che gli sta di fianco?

quando realizzerete che per portare avanti un'unione è necessario essere due persone a prescindere dal sesso invece che due individui distinti con realtà diverse, allora spianato la strada del vostro cammino

Offline SilvioDestro

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Re: parità si no?
« Risposta #12 il: Agosto 28, 2011, 11:30:15 am »
Gusti sani e gusti malati. Sani quando si riferiscono a noi.

Ovvio.

Offline yamamax

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Re: parità si no?
« Risposta #13 il: Agosto 28, 2011, 11:43:35 am »
quando realizzerete che per portare avanti un'unione è necessario essere due persone a prescindere dal sesso invece che due individui distinti con realtà diverse, allora spianato la strada del vostro cammino
Scusami ma io credo che un uomo e una donna siano due individui esattamente distinti e con realtà diverse, forse è proprio questa la molla che ci attrae. Gli uomini hanno pulsioni istinti ed energie diverse dalle donne, alla stessa cosa ci sono sempre reazioni diverse; non dico migliori o peggiori ma diverse. La strada secondo me si spiana quando non ci si mette in competizione ad oltranza ma si cerca un punto di avvicinamento pur sempre consapevoli delle diverse nature. E' un gioco di fine equilibrio difficile ma fattibile.

Offline beta

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Re: parità si no?
« Risposta #14 il: Agosto 28, 2011, 11:59:04 am »
Scusami ma io credo che un uomo e una donna siano due individui esattamente distinti e con realtà diverse, forse è proprio questa la molla che ci attrae. Gli uomini hanno pulsioni istinti ed energie diverse dalle donne, alla stessa cosa ci sono sempre reazioni diverse; non dico migliori o peggiori ma diverse. La strada secondo me si spiana quando non ci si mette in competizione ad oltranza ma si cerca un punto di avvicinamento pur sempre consapevoli delle diverse nature. E' un gioco di fine equilibrio difficile ma fattibile.

forse voltaire intendeva 2 adulti con entrambi la capacita di guidare, entrambi responsbili, invece che uno tutore dell'altro.