Autore Topic: modello di sviluppo avviato verso l'apocalissi finanziaria - di Massimo Fini  (Letto 1356 volte)

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Offline Giuseppe83

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http://www.massimofini.it/articoli/modello-di-sviluppo-avviato-verso-l-apocalisse-finanziaria


pubblicato su Il gazzettino del 26 Agosto 2011

Tutto sembra come al solito. Guardo dalla finestra le macchine che sfrecciano sul largo viale della Liberazione, poche perché fa un caldo becco e a Milano c’è rimasto solo chi non può fare altrimenti. In quest’atmosfera rovente gli operai, in slip, continuano a lavorare al grattacielo che si innalzerà per 35 piani davanti a casa mia. La Cgil ha proclamato uno sciopero. Nei rari bar aperti, la gente fa progetti. Il campionato di calcio sta per cominciare. Nessuno sembra rendersi conto che fra non molto si troverà di fronte al seguente siparietto.
Un elegante signore percorre di notte una superstrada nel sud del Paese. Ha assoluto bisogno di fare benzina. Ha trovato tutti gli autogrill chiusi. È normale, è una superstrada ed è notte. Finalmente le luci di un distributore, si avvicina il benzinaio, un giovane sui trent’anni.
"100 euro di verde":
"Euro? Mi dia piuttosto una gallina, un coniglio, delle uova o anche degli attrezzi".
"Gallina... attrezzi. Mi sta prendendo in giro?"
"Nient’affatto".
"Cos’è? Una nuova forma di proposta?"
"Ma allora non sa nulla?"
"No, non ho letto i giornali. Il chiosco era chiuso".
"Per forza. I giornali non escono".
"Scioperano anche loro?"
"No"
"E allora cosa sta succedendo?"
"Senta, lei mi sembra una persona colta. Lo ero anch’io. Mi sono laureato in Scienza delle comunicazioni. Poi, non trovando lavoro mi son messo a fare il benzinaio".
"Ebbene?"
"Ha presente Weimar?"
"Certo, la grande inflazione tedesca del 1922. Quando un francobollo costava 4 miliardi di marchi".
"Ecco, siamo a quel punto lì. Solo che non riguarda la Germania, ma tutto il mondo industrializzato. È crollato il sistema del denaro".
"Senta, io sono una persona previdente, avevo comprato dell’oro, il classico bene-rifugio. Ho dei Luigi del ’700. Mi sembra un buon affare per un mezzo pieno di benzina".
"Ah, ah. Ma allora non ha capito niente. Ricorda il mito di Re Mida? Si può mangiare l’oro? Comunque è inutile che prosegua. Intorno alle città troverà mostruosi ingorghi di macchine. Vuote. I passeggeri sono scesi e si sono diretti verso le campagne. È in atto una sanguinosa guerra civile fra urbanizzati e contadini che li respingono a colpi di kalashnikov. Qui, per ora, ci salviamo perché è una terra povera e tutti hanno conservato un piccolo pezzo di terra da coltivare".
"E io?"
"Che lavoro faceva?"
"Il manager".
"Non ci servono manager. Ma chi sa dare di zappa o anche maniscalchi, idraulici, falegnami. Mi spiace".
La gente non si rende conto che questa crisi, che sussegue ad altre degli ultimi anni (bancarotta del Messico del 1996; tracollo delle "piccole tigri" del ’97, "subrime" del 2008 con continui rimbalzi e controrimbalzi fra Stati Uniti, Europa e Asia), segna il punto di arrivo di un modello di sviluppo basato sulle crescite esponenziali. Lo si sapeva da tempo.
Ma le leadership mondiali si sono ostinate ad "andare avanti", nella stessa direzione. Si sono comportate come chi, arrivato con una potente macchina davanti a un muro invalicabile, si intestardisca a forzare il motore rimanendo inesorabilmente fermo, invece di fare una prudente retromarcia per vedere se si poteva imboccare qualche via alternativa. E così la fusione del motore avverrà di colpo. Apocalipse dixit.

Massimo Fini


Offline tuxedo

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guardiamo il lato positivo anche dal punto di vista della qm.

1) non ci saranno piu` alimenti da pagare alle ex (se non in natura...)  :w00t:

2) le donne faranno la calza come un tempo  :hmm:

3) noi uomini ci spaccheremo la schiena nei campi  :cry:

4) non ci saranno piu` cartellini da timbrare  :D
Nil admirari

Offline Stealth

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Mah, un altro dei tanti racconto apocalittico-umoristici che ci sono in giro.

Offline Giuseppe83

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Mica tanto. Tra il petrolio che ha piccato e l'aumento degli umani che pretendono di mangiare come noi (in Asia e in Sudamerica), io ci credo alla probabile crisi alimentare non immediata. Ricordiamoci che dei Paesi europei solo la Francia è autosufficiente quanto all'alimentazione del popolo.

Offline yamamax

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Mica tanto. Tra il petrolio che ha piccato e l'aumento degli umani che pretendono di mangiare come noi (in Asia e in Sudamerica), io ci credo alla probabile crisi alimentare non immediata. Ricordiamoci che dei Paesi europei solo la Francia è autosufficiente quanto all'alimentazione del popolo.
Si questo potrebbe succedere, d' altronde quasi tutte le economie mondiali su basano sullo "scellerato" uso (abuso) del consumo di beni.
L' articolo sopracitato è di sicuro effetto in questi tempi di crisi anche se ha punte un pò fantasiose. Tanto tornare alla civiltà del baratto già sappiamo come andrebbe a finire: ci sarebbero i soliti fancazzisti che la gallina la vanno a rubare di notte, e i soliti furbi che farebbero lavorare al loro posto altri (stupidi) in cambio di qualche pietra che luccica. e riparte la giostra.
Il problema attuale è che secondo una mia modesta visione, non stiamo vivendo una crisi economico/finanaziaria ma una ben più grave ed articolata crisi strutturale; abbiamo prodotto un sistema che non funziona e non abbiamo la competenza e il coraggio di raddrizzarlo. Siamo stati capaci di convincerci che si poteva basare una società accumulando debito all' infinito;  poi non si sono fermati qui,  ma questi debiti li hanno rivenduti con raggiri vari a quei pochi che avevano risparmiato.  :mad:
Le crisi economiche rispettano dei cicli, sono di fatto fisiologiche, quindi dopo questi anni si dovrebbe "fisiologicamente" già vedere qualche spiraglio....ma non mi pare sia così. Ancora c'è chi dice che basterebbe far ripartire un pò i consumi e tutto si ristemerebbe ..... ma con quale sistema !? il solito prendi oggi e paghi tra sei mesi. adesso vi saluto vado a leggere le ultime modifiche alla manovra finanziaria.... sono rimasto 30 minuti indietro... chissà quante novità. quello che succede in parlamento in questi giorni è quanto dicevo, nessuno ha il coraggio di toccare un privilegio e rimandiamo ancora.

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Re: modello di sviluppo avviato verso l'apocalissi finanziaria - di Massimo Fini
« Risposta #5 il: Settembre 01, 2011, 00:40:55 am »
Mica tanto. Tra il petrolio che ha piccato e l'aumento degli umani che pretendono di mangiare come noi (in Asia e in Sudamerica), io ci credo alla probabile crisi alimentare non immediata. Ricordiamoci che dei Paesi europei solo la Francia è autosufficiente quanto all'alimentazione del popolo.


io no, per l'Europa almeno.
cmq basta diventare vegeteriani e saremo autosufficienti anche in italia.
e per i più esigenti:  frittura di cavallette    ;)
« Ultima modifica: Settembre 01, 2011, 01:33:46 am da bhishma »
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Offline Giuseppe83

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Re: modello di sviluppo avviato verso l'apocalissi finanziaria - di Massimo Fini
« Risposta #6 il: Settembre 01, 2011, 16:46:18 pm »
Il problema attuale è che secondo una mia modesta visione, non stiamo vivendo una crisi economico/finanaziaria ma una ben più grave ed articolata crisi strutturale; abbiamo prodotto un sistema che non funziona e non abbiamo la competenza e il coraggio di raddrizzarlo. Siamo stati capaci di convincerci che si poteva basare una società accumulando debito all' infinito;  poi non si sono fermati qui,  ma questi debiti li hanno rivenduti con raggiri vari a quei pochi che avevano risparmiato. 
Le crisi economiche rispettano dei cicli, sono di fatto fisiologiche, quindi dopo questi anni si dovrebbe "fisiologicamente" già vedere qualche spiraglio....ma non mi pare sia così


Ma infatti, come sostiene l'economista Benetazzo, questa non è una crisi ma la fine del sistema economico (e di vita) dell' Occidente, da lui chiamato turbocapitalistico, che ci ha permesso di vivere al di là delle nostre possibilità.
Egli, inoltre, vede il confluire di tre crisi: oltre a quella economica, quella energetica e quella alimentare. Insomma, un bel casino per chi è giovane come me.