Autore Topic: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...  (Letto 2547 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Fazer

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 4194
  • Sesso: Maschio
Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« il: Settembre 07, 2011, 09:27:15 am »
http://www.ilgiornale.it/cronache/milano_insegnante_ha_palpeggiato_4_alunne_i_giudici_non_e_violenza_sessuale_solo_molestie/professore-milano-molestie-violenza_sessuale/06-09-2011/articolo-id=544172-page=0-comments=1

Milano, un insegnante palpeggia quattro alunne I giudici: non è violenza sessuale, solo molestie.
L'accusa aveva richiesto una pena di 5 anni per violenza sessuale. L'uomo avrebbe palpeggiato 4 alunne tra i 15 e i 16 anni e fatto apprezzamenti osé.
Milano - Condannato per molestie, ma non per violenza sessuale. Un insegnante di musica di un istituto tecnico di Milano, accusato di aver palpeggiato quattro alunne, tra i 15 e i 16 anni, è stato condannato a un anno per molestie dai giudici della sesta sezione penale di Milano, che hanno fatto "cadere" l’accusa di violenza sessuale contestata dal pm, che aveva chiesto per lui 5 anni di reclusione. I giudici spiegano nelle motivazioni della sentenza che "i toccamenti" del professore "appaiono scarsamente caratterizzanti in termini di abuso sessuale in sè considerati, cioè se astratti dal rapporto insegnante-alunno all’interno delle ore di lezione".

Palpeggiamenti e apprezzamenti volgari Stando alle indagini del pm di Milano Giovanni Polizzi, il professore, un quarantenne precario trasferitosi dalla Sicilia, avrebbe non solo palpeggiato le alunne ripetutamente, ma le avrebbe anche importunate con apprezzamenti "espliciti e volgari" sul loro fisico. Secondo l’accusa, durante l’anno scolastico 2008-2009 il prof avrebbe toccato e accarezzato le allieve, anche sul sedere. Le molestie sarebbero avvenute, in particolare, sulle scale della scuola, quando la classe, tutta femminile eccetto un solo maschio, si trasferiva da un’aula all’altra per le lezioni. Inoltre, sempre secondo l’accusa, con la scusa di voler appurare come riuscivano a danzare tenendo il ritmo della musica, il professore avrebbe costretto le quattro adolescenti a ballare in classe facendo apprezzamenti.

Pm aveva chiesto 5 anni Le studentesse si erano rivolte alla psicologa della scuola, turbate da quel che avevano subito e stavano ancora subendo e poi la preside dell’istituto aveva segnalato i fatti alla Procura. I giudici scrivono che "il comportamento dell’imputato, certamente integrante un "corteggiamento invasivo", non abbia superato la soglia del tentativo del reato contestato" e hanno ritenuto provato il reato di molestie e non quello di violenza sessuale. L’uomo si è sempre difeso sostenendo che il suo era un comportamento bonario e che nei suoi gesti non c’è stata alcuna malizia. Il pm ha impugnato la decisione davanti alla Corte d’Appello. Cinque anni di reclusione, per violenza sessuale. A tanto la procura aveva chiesto di condannare il maestro, ma alla fine i giudici gli hanno inflitto un anno per molestie

Offline Cancellato

  • Affezionato
  • **
  • Post: 980
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #1 il: Settembre 07, 2011, 10:16:40 am »
Boh..  Il Codice Penale non distingue più, grazie alle riforme repressive da Inquisizione, differenza tra molestie sessuali e violenze sessuali; cioè anche la palpata in termini strettamente legali dovrebbe essere considerata, per assurdo, violenza sessuale.
Mi viene in mente il caso della 60enne italiana assolta in Inghilterra per aver dato qualche palpata ad un commesso suo sottoposto in un grande magazzino di Londra. Assolta perchè era un gesto "bonario" di incoraggiamento a lavorare meglio e perchè il commesso aveva confessato che detestava essere toccato fisicamente da estranei.
Come cambia l'applicazione della Legge a seconda se si è uomini o donne.

Offline krool

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 1415
  • Sesso: Maschio
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #2 il: Settembre 07, 2011, 10:29:54 am »
Per qualche palpata 5 anni sono una cosa assurda. Sarebbe come equiparare uno schiaffo ad una coltellata.

Offline Cancellato

  • Affezionato
  • **
  • Post: 980
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #3 il: Settembre 07, 2011, 12:01:58 pm »
Per qualche palpata 5 anni sono una cosa assurda. Sarebbe come equiparare uno schiaffo ad una coltellata.

Anche un anno non mi sembra pochino...  eh... !!!!

Offline ilmarmocchio

  • Moderatore
  • Pietra miliare della QM
  • *****
  • Post: 10666
  • Sesso: Maschio
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #4 il: Settembre 07, 2011, 12:22:09 pm »
Certo che si applicasse questa durezza ai reati finanziari, ne vedremmo delle belle :doh:

Offline Nemo90

  • Affezionato
  • **
  • Post: 243
  • Sesso: Maschio
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #5 il: Settembre 07, 2011, 13:20:10 pm »
Vabbe', facciamo le dovute differenze: una palpata occasionale (in strada, sull'autobus) potrebbe essere un reato minore perché comunque è un'invasione non richiesta dell'altrui intimità, ma questo insegnante che sistematicamente tastava, molestava e faceva commenti osceni si è meritato quel che ha avuto. Cioè niente, in fin dei conti, perché non trascorrerà neanche un giorno in galera, ma comunque almeno non ripeterà più il fattaccio.

Abusare della propria qualità d'insegnante per vessare quelle quattro ragazze è certamente un comportamento criminale. Positivo che le quattro vittime si siano rivolte alla psicologa della scuola, magari facessero tutte così. Anche quelle che ci guadagnano, da questi intrallazzi. È ingenuo sperare che una studentessa che riceve 30 e lode in cambio di una fellatio si rivolga alle autorità competenti. A parte qualche martire solitaria, qualche Luca Magni, è nell'interesse delle studentesse scorrette approfittare del "Sistema".
Sperare che le donne si ribellino da sole, per spirito di giustizia e amor d'equità, al Sistema che le vede come oggetti sessuali è, alla meglio, una pia illusione. Lo diceva anche Falcone a proposito della mafia, è ingenuo sperare nell'eroismo autolesionista di inermi cittadini, bisogna intervenire dall'esterno con la forza. Tanto più, aggiungo io, se entrambe le parti beneficiano dello scambio: il professore scarica un po' d'ormone e la ragazza intasca il 30. Entrambi si convincono che il Sistema funziona ed è ben oliato, facile e comodo per tutti e due, e la catena non si rompe, anzi si allarga.

Bisogna inoltre distinguere due casi: quello in cui il professore fa la richiesta (come nel nostro caso) e quello in cui è la studentessa che fa la proposta. Nei casi peggiori crea, appunto, 'o Sistema, in cui la condotta illecita è la norma.
Magari entrambi colgono un indizio, un atteggiamento dell'altro che li spinge a scoprire le carte.

Bisognerebbe quindi tracciare una differenza simile a quella presente attualmente fra corruzione e concussione: nella prima non vi è costrizione, quindi vengono puniti corrotto e corruttore, nella seconda vi è, e viene punito (più aspramente) il concussore, ma non il concusso, perché forzato. Quindi se sia il professore che la ragazza si accordano per stabilire un rapporto accademico sessuale, vanno puniti entrambi. Il primo va (ovviamente) radiato, la seconda espulsa dall'università. Sarebbe opportuno anche stabilire garanzie e sconti per i "pentiti", perché in fondo siamo tutti infami e, pur di salvarci la pelle, canteremmo come uccellini.

Non esiste, né può esistere, il reato di misoginia o di "mercificazione del corpo della donna": quello è un atteggiamento mentale e, fino a prova contraria, gli atteggiamenti mentali non si possono punire. Mi dicono che le femministe vorrebbero una legge contro la mercificazione delle donne in TV per abbattere la misoginia. Esattamente come sosteneva Berlusconi: la crisi è colpa di AnnoZero, se AnnoZero non ne parlasse la crisi non esisterebbe. Stesso modello comunicativo. Chissenefrega se sotto sotto si va ancora avanti a pompini o se la gente muore di fame, fintantoché il TG1 dice che stiamo tutti bene, ricchi e grassi e lo Snoq pontifica sulla indiscussa superiorità femminile, tutto va bene.
Nascondere, celare, ingannare. Esporre la realtà sarebbe fastidioso per entrambi, quindi si ricorre a mezzi nordcoreani per imbacuccare (si presume con il burqa) la realtà.

Dal punto di vista penale, non può dunque esistere il maschilismo come reato. Se io, nel privato della mia anima, penso che i neri siano animali, sono libero di farlo. Se vado a prendere a sprangate i neri, quella è violenza.
Punire l'intenzione (i famigerati "processi alle intenzioni") è una cosa americanoide che abbiamo purtroppo importato qui in Italia e altrove in Europa: si punisce l'atto, non l'intenzione.
Se io pretendo pompini dalla mia segretaria, il mio reato non è quello di considerarla come una donna oggetto, ma è quello di pretendere pompini. Lo disse anche Marco Travaglio all'indomani dell'attentato a Berlusconi: non esiste il reato di odio. Io posso odiare chi mi pare, posso odiare le donne, i neri, gli ebrei, i tedeschi, gli islamici, l'Inter, i baresi, le persone con le lentiggini, i volpini, le colonne greche, i quadri di Lucio Fontana, i metereologhi con i baffi, i nei di Bruno Vespa, i cardiochirurghi con il nome che comincia per 'Z', le case con le finestre in numero dispari, le automobili senza un fanale... ad infinitum. Finché questo mio odio non mi porta a compiere azioni punite dal Codice Penale, non è reato. Io posso pensare che l'intero universo mondo all'infuori della mia persona sia indegno di esistere e meritevole di distruzione atroce e dolorosa, ma comunque non è reato. Più in generale, non possono esistere, in uno stato di diritto, i reati d'intenzione, gli psicocrimini orwelliani.

Esiste, invece la corruzione, e bisogna capire che la corruzione avviene anche per mezzo sessuale: lo diceva anche Honoré de Balzac, ogni donna la sua fortuna ce l'ha fra le gambe, e alcune scelgono di approfittarne per ottenere ciò che altrimenti non spetta loro.
Va da sé che se è il professore che estorce sesso con le maniere forti, va punito solo lui (concussione).

Non sono giureconsulto, quindi non posso dibattere sulla differenza di definizione fra molestie, violenze, atti di libidine violenta, atti di violenza carnale e via dicendo.

Offline beta

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 1706
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #6 il: Settembre 07, 2011, 13:53:11 pm »
Certo che si applicasse questa durezza ai reati finanziari, ne vedremmo delle belle :doh:

oggi ero in fila alla posta e davanti a me c'erano una donna con il figlio di 8 anni circa. la donna aveva tipo delle pantacalze e il figlio le strisciava con energia e impegno i genitali. dopo qualche minuto abbondante la donna ha tolto la mano al figlio.
mi sono chisto: se una bambina di 8 anni avesse fatto lo stesso col padre quanti anni di galera si sarebbe preso?, ma soprattutto un padre quando mai avrebbe permesso alla figlia questo non per un nanosecondo, ma per qualche minuto?.
e le persone all'interno della posta, sarebbero rimaste composte come lo sono state oggi?
scusate l'off topic.

Offline Giuseppe83

  • Affezionato
  • **
  • Post: 859
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #7 il: Settembre 07, 2011, 14:07:33 pm »
Per esserci violenza sessuale non basta l'atto sessuale (e sappiamo che oggi nella nozione di atto sessuale rientra anche la semplice palpata), ma occorre che vi sia stata costrizione a mezzo di violenza, minaccia, abuso di autorità.
Il professore si trova in una posizione di autorità sulle allieve ma i giudici hanno ritenuto che egli non abusò di tale posizione.
Comunque il pm aveva chiesto una pena eccessiva: è vero che i 5 anni  corrispondono al minimo della pena ma è anche vero che per i casi di minore gravità è prevista una riduzione di pena fino ai 2/3.

Offline Giulia

  • Veterano
  • ***
  • Post: 3166
  • Sesso: Femmina
Re: Accusa di violenza sessuale derubricata a molestia...
« Risposta #8 il: Settembre 07, 2011, 14:39:09 pm »
Anche quelle che ci guadagnano, da questi intrallazzi. È ingenuo sperare che una studentessa che riceve 30 e lode in cambio di una fellatio si rivolga alle autorità competenti. A parte qualche martire solitaria, qualche Luca Magni, è nell'interesse delle studentesse scorrette approfittare del "Sistema".
Sperare che le donne si ribellino da sole, per spirito di giustizia e amor d'equità, al Sistema che le vede come oggetti sessuali è, alla meglio, una pia illusione.
mah...non lo so...
penso che la denuncia di un professore che fa richieste sessuali...scatta perché fa proprio schifo. o perché non tutte  avranno lo stomaco di ferro da far buon viso per ottenere un buon voto.
 tutte le altre non denunceranno né manderanno a fare in culo il prof perché non è così facile sempre stabilire chi tra i due è l'oggetto del desiderio o chi la vittima e chi il carnefice .
per consumare un qualsiasi rapporto sessuale devi essere attivo e non passivo...non ci vedo dunque un vedere le donne degli oggetti sessuali, ma dei soggetti che all'occasione decidono se e cosa fare o non fare.
la questione morale cambia troppo in fretta per essere un punto  di riferimento.

a scuola ricordo di un insegnante attraente e molto giovane, come fosse  spesso "vittima" di attenzioni e giochi di parola dalle studentesse...che forti di essere tutte insieme,  anche se molto probabilmente ne era lusingato  lo mettevano in uno strano disagio avvolto da un alone di rassegnazione e forse timidezza...quindi non facile poi ricoprire un ruolo autoritario...
certo,non c'erano palpatine alle natiche né frasi esplicite di sesso, ma non c'era nemmeno una rappresentazione verginale e asessuata della madonna in quella classe di ragazzine poco più che bambine...

forse può esserci l'abuso di potere che ha (o dovrebbe  avere) l'insegnante (o qualsiasi figura autoritaria e di fiducia) e la maggior capacità di manipolare che ha ( o dovrebbe avere) un adulto rispetto ad un minore, ma questo accade sia tra insegnante femmina e alunno maschio...e non sempre accadono con questo ordine.