Piuttosto che appellarci a improbabili strette poliziesche per censurare la TV, tanto più che ciò succede negli Stati Uniti, dovremmo piuttosto chiederci con che coraggio una madre veste la figlia di tre anni come una passeggiatrice e, soprattutto, che razza di donna verrà su da quella bambina.
Senza entrare nel merito della grezza cultura statunitense, il maternalismo italiano impedirebbe il verificarsi di un caso simile anche in Italia.
Almeno qui al Sud, però, siamo ancora legati ad una cultura familistica che oggettivamente assegna alle ragazze una maturità che non possiedono. Mi spiego: a sedici anni, le madri si aspettano che le figlie "portino in casa" un ragazzo, preferibilmente maggiorenne e automunito, per presentarlo alla famiglia. Oltre ad essere un retaggio di altre epoche in cui ci si sposava da minorenni, è una cattiva tradizione, perché le madri acconciano ed educano le figlie, in poche prosaiche parole, ad essere troie. Tacchi sui quali non sanno camminare, scollature affacciate sul niente, trucchi esagerati che creano un patetico contrasto con questi visini da bambine, diete estenuanti per far sparire del grasso innocuo. Io non dico che una ragazzina non debba portare i tacchi, per carità, ma una madre dovrebbe avere il buonsenso di capire che la figlia è ancora troppo piccola per certe cose, che non è una bambola da vestire come le pare, ma una persona.
Il problema è che una ragazzina di quattordici anni dovrebbe ancora pensare a giocare, non ad accasarsi.
Oltre a ciò, si dà vita ad un circolo vizioso che finisce per bruciare prematuramente
Viceversa, ai maschi non vengono fatte alcune pressioni di questo tipo, e possono crescere ad un ritmo più naturale. O troppo lento. Specialmente le madri single immature, trattano i figli maschi come perenni bambinoni, li viziano e li vezzeggiano, ed ecco che spuntano i mammoni. Non appena queste amebe escono dalle grinfie materne, o si perdono per strada, o si danno al crimine o ritornano con la coda fra le gambe a casa.
A questo punto, sorge spontanea una domanda: e il padre?
Se c'è ed è un buon padre, te ne accorgi dall'atteggiamento. Patriarcato, eh? Apparentemente, quelle buzzurre delle femministe che volevano distruggerlo, e i padri con esso, non avevano tenuto conto degli effetti collaterali.
immagino che la madre di questa bambina sia stata costretta a conciare la figlia in questo modo dal maschilismo e dal patriarcato
immagino anche sia solita lamentarsi dello sfruttamento del corpo della donna, della donna oggetto e bla bla bla