Autore Topic: Perche' i maschi nascondono le emozioni.  (Letto 6943 volte)

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #30 il: Settembre 10, 2011, 01:29:34 am »
be, l'articolo comunque parlava, se non sbaglio, di "esprimere le proprie emozioni", dunque non necessariamente di piangere o non piangere...uno puo essere arrabbiato per un problema pratico, o preoccupato ecc..ecc..
siamo comunque in un altro mondo rispetto al drammatico racconto di una donna che ha osato criticare le scarpe della tua ragazza :ohmy: :P
d'accordo con red, sullo sganciamento emotivo
le debolezze le abbiamo tutti, è lodevole cercare di limarle, è ancor piu lodevole conoscere se stessi e dunque anche i propri limiti, la prima debolezza infatti temo che sia l'odio per se stessi fin quando non siamo perfetti, ovvero mai.

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #31 il: Settembre 10, 2011, 05:03:42 am »
E del resto questo nascondimento nella nostra cultura ha una tradizione antica, anzi, è la nostra tradizione.

I testi sacri di origine ebraica, che sarebbero l'apice della coscienza maschile,  il logos, non venivano forse scritti proprio senza vocali e con le parole tutte attaccate?


http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ebraica#Scrittura_e_fonetica
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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #32 il: Settembre 10, 2011, 05:04:34 am »
A me dà un fastidio la gente che piange in pubblico, uomini o donne che siano.
Credo che si debba piangere in privato o al massimo con qualche persona estremamente intima.
Il pianto è qualcosa di troppo privato e intimo per essere sciupato in pubblico.

Ma comunque ci sono modi e modi per esternare le proprie emozioni. Magari il problema è saper capire che un certo comportamento altro non è che una manifestazione di un certo stato emotivo.

quoto
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Offline Animus

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #33 il: Settembre 10, 2011, 23:03:54 pm »
Quando si parte da un presupposto sbagliato si può solo dare origine ad una catena di errori. Nello specifico mettere al centro della vita, e delle relazioni tra gli esseri umani, l'elemento emotività è sbagliato in partenza. La parola "emozione" viene da "emotus" participio passato di "emovere" cioè trasportar fuori, scuotere, smuovere; ed evoca sopra ogni cosa immagini di AGITAZIONE e SCONVOLGIMENTO. Abbandonarsi all'emotività è quindi prima di tutto permettere che il nostro essere venga stravolto da una energia a cui se vogliamo condurre una vita costruttiva e cosciente dobbiamo sbarrare la via. L'emozione in sé non è né positiva né negativa, né utile né inutile, è semplicemente una realtà di fatto, come l'avere appetito (suppongo che non manchino nemmeno gli studi su quanto e come mangiano gli uomini e su quanto e come mangiano le donne).
Adesso voler sostenere che chi è più incline a lasciarsi sconvolgere dalle vicende umane sia un essere più completo o migliore di chi invece resiste alla tentazione di aprire la porta ad ogni sorta di melanconie e pensieri irrazionali è semplicemente assurdo.
Essere emotivi non significa essere più "buoni", se mio figlio si rompe una gamba davanti ai miei occhi e io comincio a frignare e disperarmi sì, sono emotiva, ma sono stupida, perché l'emozione mi sconvolge al punto da paralizzarmi, impedendomi di soccorrerlo.
Il mondo dell'emozione e quello dell'intelligenza sono come la notte e il giorno, la luna e il sole, il femminile e il maschile, dai tempi dei tempi...
Trovo del tutto naturale, OLTRE CHE INDISPENSABILE, che gli uomini siano meno emotivi delle donne, non solo per una questione di necessità (cioè qualcuno sto mondo deve pur mandarlo avanti, e non è piangendo che lo si fa), ma anche per una questione di incarnare principi diversi, il regno del sentimento non è il regno dell'intelligenza, e ogni essere deve realizzarsi nel proprio ambito. Ovviamente in ogni uomo questi due regni coesistono, solo crescendo si impara ad equilibrare la personalità in modo da non eccedere né in un senso né in un altro.
Infine ritengo che il piangere davanti gli altri - da adulti - sia una mancanza di pudore, perché si "trascina fuori" appunto qualcosa di molto intimo, che non è fatto per essere mostrato a chiunque, perché le cose che ci fanno commuovere sono indice delle cose che più ci sono care, e le cose che più ci sono care sono indice delle nostra pochezza umana.

Intanto ... bentornata.
Però devo dire che il tuo post mi lascia un po perplesso, nel senso che è giusto ciò che dici, che sentimento significa "trasportar fuori", ma è sbagliata l'interpretazione che ne dai, quantomeno parziale.
Noi osserviamo che in tutti i rapporti umani, dal cameriere che serve il cliente, al sottoposto verso il suo superiore, è il dipendente che non può trasportar fuori quello che sente, l'altro invece, manifesta quello che gli pare, ergo, secondo questa considerazione, certo una delle varie facce della medaglia, laddove uno può e l'altro no, forse, significa proprio che è da questa manifestazione che si evince e si rivela un rapporto di dipendenza.

Per me questo è un punto centrale sul quale non ci sono compromessi, nel senso che il maschile non potrà mai evolversi finché rimarrà (falsamente) trincerato dietro il concetto pretestuoso che l'uomo è meno emotivo  -Si, ma perché?

Diverso è poi l'altro aspetto dell'emotività come incapacità di saper affrontare una situazione d'emergenza sia più dannosa che utile, ma se vogliamo ben vedere, e questo ben dimostra la mia tesi (che è il punto centrale, la faccia più importante della medaglia).
Se il pompiere si spaventasse dinanzi alla torre in fiamme (certo che si spaventa e non vorrebbe entrare, ma suvvià, siamo uomini o femminucce?) - se il cameriere invece di rendersi utile al cliente rompicoglioni lo mandasse a fare in culo, se il dipendente si abbandonasse alle sue emozioni invece di fare bene il suo compito, sarebbero tutti di ben poca utilità per chi .... devono servire.

Ed infatti torniamo ai fondamenti: La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo (Alphonse Karr)

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Offline Fazer

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #34 il: Settembre 10, 2011, 23:16:13 pm »
Noi osserviamo che in tutti i rapporti umani, dal cameriere che serve il cliente, al sottoposto verso il suo superiore, è il dipendente che non può trasportar fuori quello che sente, l'altro invece, manifesta quello che gli pare,

A me pare che anche al capo venga richiesto di uniformarsi al modello dell'uomo "Denim".
Anzi, paiono più "omologati" i superiori rispetto ai sottoposti.
Questa malattia colpisce tutti indistintamente.
L'adeguamento forzato a certi schemi pare essere trasversale.
Obbligato l'alfa, così il beta.

Offline beta

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #35 il: Settembre 11, 2011, 02:27:11 am »
Intanto ... bentornata.
Però devo dire che il tuo post mi lascia un po perplesso, nel senso che è giusto ciò che dici, che sentimento significa "trasportar fuori", ma è sbagliata l'interpretazione che ne dai, quantomeno parziale.
Noi osserviamo che in tutti i rapporti umani, dal cameriere che serve il cliente, al sottoposto verso il suo superiore, è il dipendente che non può trasportar fuori quello che sente, l'altro invece, manifesta quello che gli pare, ergo, secondo questa considerazione, certo una delle varie facce della medaglia, laddove uno può e l'altro no, forse, significa proprio che è da questa manifestazione che si evince e si rivela un rapporto di dipendenza.

Per me questo è un punto centrale sul quale non ci sono compromessi, nel senso che il maschile non potrà mai evolversi finché rimarrà (falsamente) trincerato dietro il concetto pretestuoso che l'uomo è meno emotivo  -Si, ma perché?

Diverso è poi l'altro aspetto dell'emotività come incapacità di saper affrontare una situazione d'emergenza sia più dannosa che utile, ma se vogliamo ben vedere, e questo ben dimostra la mia tesi (che è il punto centrale, la faccia più importante della medaglia).
Se il pompiere si spaventasse dinanzi alla torre in fiamme (certo che si spaventa e non vorrebbe entrare, ma suvvià, siamo uomini o femminucce?) - se il cameriere invece di rendersi utile al cliente rompicoglioni lo mandasse a fare in culo, se il dipendente si abbandonasse alle sue emozioni invece di fare bene il suo compito, sarebbero tutti di ben poca utilità per chi .... devono servire.

Ed infatti torniamo ai fondamenti: La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo (Alphonse Karr)

Animus


quotone.

Offline beta

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #36 il: Settembre 11, 2011, 02:32:16 am »
A me pare che anche al capo venga richiesto di uniformarsi al modello dell'uomo "Denim".
Anzi, paiono più "omologati" i superiori rispetto ai sottoposti.
Questa malattia colpisce tutti indistintamente.
L'adeguamento forzato a certi schemi pare essere trasversale.
Obbligato l'alfa, così il beta.

il cameriere, come il proprietario, non puo permettersi di sfanculare il cliente.
il propietario puo ben permettersi di sfanculare il dipendente.

Alberto86

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #37 il: Settembre 11, 2011, 05:59:46 am »
Da come la vedo io i maschi non "nascondono le emozioni" ma a differenza della quasi totalità degli individui di sesso femminile non piagnucolano per ogni cosa che non accettano , non usano sempre il vittimismo per raggiungere un determinato scopo, non fanno continuamente i capricci quando qualcosa non li va giù, non fanno il pianterello per ogni fesseria,ecc.

Tutte queste sono prettamente caratteristiche femminili e come al solito questi articoli sono fatti da femmine complessate che devono scaricare sempre la colpa delle loro caratteristiche genetiche in qualche modo sul genere maschile....

vedasi ad esempio la storiella famosa dell' "eiaculazione precoce maschile" che guardacaso nessuno chiama "orgasmo difficile o assente femminile"





Offline Fazer

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #38 il: Settembre 11, 2011, 10:33:53 am »
il cameriere, come il proprietario, non puo permettersi di sfanculare il cliente.
il propietario puo ben permettersi di sfanculare il dipendente.

Beta, il punto e' un altro:
Sia il cameriere che il proprietario, ognuno a suo modo, sono come i treni: costretti a seguire il binario.
Binari diversi, d'accordo, ma sempre binari.
Se e' per questo, il padrone puo' permettersi di sfanculare ma non di mostrarsi "debole"...
Non e' anche questa una costrizione?
Non importa quale grado abbiamo in questo esercito di maschi: dovremo comunque seguire lo stramaledetto regolamento.
Questo intendevo...

Offline ilmarmocchio

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #39 il: Settembre 11, 2011, 10:39:13 am »
Questa ex CEO ( ha fatto più danni della grandine, ma non si può dire ), le emozioni non riesce a trattenerle.

Oltre tutto è contraria al piacevolissimo sesso anale :doh:


Articolo tratto da: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=15589#ixzz1XdBfZz00



Carol Bartz: Mi hanno inc..lata

L'ex CEO di Yahoo si sfoga in un'intervista a Fortune, in cui definisce "idioti" i membri del CdA.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 09-09-2011]
Carol Bartz Yahoo CEO licenziata intervista Fortun

Carol Bartz non è certo famosa per utilizzare un linguaggio pacato; anzi, le sue espressioni colorite sono una specie di "marchio di fabbrica".

Così pareva un po' strano che tutto quello che aveva da dire sul proprio licenziamento fosse uno scarno memo inviato via e-mail.

Alla prima intervista, la tranquilla disoccupata è tornata l'aggressiva manager che ha risanato Autodesk: «Mi hanno inc...lata» ha dichiarato a un giornalista di Fortune.

«L'ho chiamato alle 18.06» ha raccontato poi, ricordando la sua ultima telefonata con il presidente di Yahoo, Roy Bostock, il quale dopo aver risposto ha iniziato a leggere un comunicato preparato dagli avvocati della società.

Carol Bartz l'ha interrotto subito. Racconta: «Gli ho detto 'Roy, mi pare che tu stia leggendo un copione. Perché non hai le palle per dirmelo di persona?'».

Bostock è andato avanti nella lettura e, quando ha finito, l'ormai ex CEO ha tagliato corto: «Ho capito. Ho capito. Pensavo che avessi più classe».

Il resto è storia nota. Carol Bartz ritiene che i membri del CdA l'abbiano voluta licenziare perché, vista la situazione non brillante di Yahoo e le critiche ricevute a suo tempo per non essersi imposti quando Jerry Yang rifiutò il ricco accordo con Microsoft, «avevano proprio paura di venire indicati come il peggior CdA della nazione, e adesso stanno cercando di far vedere che non sono quegli idioti che sono».

Non è chiaro che cosa Carol Bartz farà ora. Durante l'intervista ha affermato di voler restare nel Consiglio di Amministrazione di Yahoo - sì, quello composto da idioti - ma vista la considerazione per i colleghi è quantomeno possibile che stesse scherzando.

Più seria è la preoccupazione per chi lavora in Yahoo: «Voglio assicurarmi che i dipendenti non pensino che li ho abbandonati. Non lo farei mai. E poi, ho troppi vestiti viola».     :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh:

Offline Giulia

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #40 il: Settembre 23, 2011, 17:17:50 pm »
Per me questo è un punto centrale sul quale non ci sono compromessi, nel senso che il maschile non potrà mai evolversi finché rimarrà (falsamente) trincerato dietro il concetto pretestuoso che l'uomo è meno emotivo  -Si, ma perché?
una donna che piange è emotiva o cmq suscita debolezza...e ok.
mettiamo che il maschile in certi casi può lasciarsi andare, ma lo fa da maschio.
è visto come atto di debolezza o di virilità o addirittura può essere idolatrato?



Offline Giulia

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #41 il: Settembre 23, 2011, 17:25:32 pm »
Se e' per questo, il padrone puo' permettersi di sfanculare ma non di mostrarsi "debole"...
Non e' anche questa una costrizione?
Non importa quale grado abbiamo in questo esercito di maschi: dovremo comunque seguire lo stramaledetto regolamento.
Questo intendevo...
se entra la finanza pure il padrone ci ha le sue "emozioni" da nascondere  :lol:

Offline jorek

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #42 il: Settembre 23, 2011, 18:04:59 pm »
una donna che piange è emotiva o cmq suscita debolezza...e ok.
mettiamo che il maschile in certi casi può lasciarsi andare, ma lo fa da maschio.
è visto come atto di debolezza o di virilità o addirittura può essere idolatrato?




boh non lo so sinceramente....un cantante (maschio) tira fuori le sue emozioni per esempio: ci sono alcuni che vengono considerati "finocchi",, altri no. Non è una questione di far vedere le proprie emozioni, è il "come" e il "cosa". Baresi e Baggio hanno pianto come bambini in mondovisione dopo la finale del '94. non mi sembra siano ai stati considreati per questo poco virili

Offline Giulia

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #43 il: Settembre 23, 2011, 18:34:15 pm »
boh non lo so sinceramente....un cantante (maschio) tira fuori le sue emozioni per esempio: ci sono alcuni che vengono considerati "finocchi",, altri no.
ecco, un jimi hendrix che spacca la chitarra sul palco che ti suscita?
ti sembra una  femminuccia nevrotica?

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non credo che sia possibile per nessuno nascondere del tutto le proprie emozioni:un  cameriere si frenerà nel mandare a fanculo il capo.... però se è incazzato si vede.
Citazione
Non è una questione di far vedere le proprie emozioni, è il "come" e il "cosa". Baresi e Baggio hanno pianto come bambini in mondovisione dopo la finale del '94. non mi sembra siano ai stati considreati per questo poco virili
già.

Offline Fazer

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Re: Perche' i maschi nascondono le emozioni.
« Risposta #44 il: Settembre 23, 2011, 18:40:54 pm »
Bah, gli uomini sanno SEMPRE tenere a freno le emozioni:


 :P