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Ancora morti MASCHILI sul lavoro
Rita:
http://www.agi.it/perugia/notizie/200911181209-cro-r010084-incidenti_lavoro_si_ribalta_bobcat_morto_operaio_a_narni
(AGI) - Narni (Terni), 18 nov. - Un uomo di 68 anni e' morto questa mattina in un incidente sul lavoro a Ponte San Lorenzo, frazione di Narni, in provincia di Terni. L'operaio, residente nello stesso paese, stava operando su un bobcat quando la macchina si e' ribaltata finendo all'interno di un laghetto artificiale. Per l'uomo, rimasto schiacciato, non c'e' stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per il recupero del cadavere, il 118 e i carabinieri della stazione di Narni. (AGI) Cli/Pg/Vic
Rita:
http://bari.repubblica.it/dettaglio/si-apre-voragine-in-un-cantiere-muore-un-operaio-di-37-anni/1798747
Si apre voragine in un cantiere
muore un operaio di 37 anni
I vigili del fuoco sono riusciti a recuperare con difficoltà il corpo: l'operazione è stata resa difficile dai continui smottamenti del terreno. L'operaio è morto per asfissia
Un operaio è morto precipitando in una voragine che si è improvvisamente aperta in un tratto di strada nel territorio alla periferia di Canosa di Puglia. L'operaio, a quanto si è saputo, era impegnato con alcuni colleghi, per conto di una ditta appaltatrice, in lavori per la fogna bianca, in via Rizzi, nella zona 167.
Una frana si è verificata all'improvviso attorno a lui seppellendolo: l'uomo è precipitato a una profondità di circa sei metri ed è morto asfissiato. Le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco non sono state agevoli perchè il terreno continuava a sgretolarsi. Non appena lo hanno raggiunto, hanno cercato di rianimarlo con l'ossigeno e con altre manovre di primo soccorso, ma non c'è stato niente da fare.
All'ospedale, dove l'uomo è stato condotto dagli operatori del 118, i medici ne hanno accertato la morte per asfissia. Su quanto accaduto indaga la procura di Trani per stabilire se ci siano eventuali responsabilità per quanto accaduto o se si sia trattato di un incidente imprevedibile, avvenuto pur nel rispetto della normativa per la sicurezza nei luoghi di lavoro. (07 dicembre 2009)
ilmarmocchio:
Primo piano
In UE ogni due minuti un morto per infortunio
Ogni due minuti una persona muore per infortunio nell'Unione europea, complessivamente un quarto di milione di morti l'anno. E per traumi e avvelenamenti, legati a incidenti o violenza, vengono anche ricoverati circa 7 milioni di europei e 35 milioni arrivano in pronto soccorso nell'arco di un anno
Sono alcuni dati del Rapporto 2009 "Infortuni nell'Unione europea", presentato da Eurosafe, l'associazione europea per la prevenzione degli infortuni e la promozione della sicurezza, e la rete del sistema europeo di sorveglianza degli incidenti "Injury DataBase" (Idb), che in Italia si avvale del coordinamento dell'Istituto superiore di sanità. Dai dati emerge che a correre maggior rischio di incidenti sono i bambini, i giovani (in particolare adolescenti), gli anziani e i più 'deboli' sulla strada, ovvero pedoni e ciclisti. Si registra, inoltre, una forte differenza nei tassi di mortalità tra i Paesi dell'Unione: più di 100.000 persone ogni anno potrebbero essere salvate se ciascuno dei 27 Paesi membri riducesse il proprio tasso di mortalità per infortuni al livello dei paesi più 'virtuosi'. E la riduzione generale degli incidenti - tre quarti dei quali avvengono nel tempo libero e in casa - porterebbe effetti positivi anche sull'economia, visto che ogni anno vengono spesi in Ue almeno 15 miliardi di euro per il solo trattamento ospedaliero dei ricoverati per infortunio. Il Rapporto - basato sui dati 2005/2007 - mostra un particolare calo della mortalità, negli ultimi anni, per incidenti stradali, grazie anche al programma comunitario di prevenzione che tutti i paesi dell'Unione stanno attuando. In diminuzione anche le morti per incidente sul lavoro. Mentre per gli infortuni domestici e del tempo libero il trend presenta invece solo una modesta riduzione, indice di una difficile capacità di controllo del fenomeno. I dati sugli incidenti e la violenza - si spiega sul sito dell'Iss - possono essere ottenuti da diverse fonti, come i rapporti di polizia, quelli dei servizi di emergenza non sanitaria (tipo vigili del fuoco) e i dati assicurativi. Sfortunatamente queste fonti sono frammentarie e spesso incomplete.
Al contrario, i dati ospedalieri restano la fonte informativa più attendibile sugli infortuni, specialmente per quelli più gravi che normalmente vengono trattati nei servizi di emergenza e nei reparti ospedalieri. Tredici Paesi dell'Unione, tra cui l'Italia, tramite l'Istituto superiore di sanità e la rete di ospedali che collaborano sul tema, stanno raccogliendo dati sugli infortuni, secondo un formato comune europeo, nei servizi di emergenza ospedaliera. Dati conservati e diffusi dalla Direzione generale salute pubblica della Commissione europea. A oggi circa 350.000 accessi all'anno in pronto soccorso ospedaliero vengono registrati dal'Idb, consentendo di avere informazioni sul luogo e sulle circostanze dell'incidente, nonché sui prodotti, come in caso di avvelenamento, che ne sono responsabili.
Rita:
http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_19/incidenti-treni-frusinate-sassari_51afe8a4-ec72-11de-a048-00144f02aabc.shtml
MILANO - Un tecnico di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) è stato investito nella notte tra venerdì e sabato dall'Espresso 1940 Palermo - Torino mentre operava lungo la linea Roma-Cassino in prossimità della località di Piedimonte San Germano. Il tecnico faceva parte di una squadra composta da altri tre operai chiamati ad intervenire alle 23.30 di venerdì, durante il loro turno di reperibilità. I tecnici operavano per riparare un problema all'impianto di segnalamento del binario dispari, quello percorso dai treni diretti a sud, posto tra la stazione di Piedimonte e di Cassino. Per cause in corso di accertamento il tecnico, Armando Iannetta, 57 anni, di lunga esperienza professionale, ha attraversato i binari mentre sopraggiungeva il convoglio. L'urto, avvenuto intorno alle 0.10, ne ha provocato il decesso. La circolazione ferroviaria sulla Roma - Cassino è rimasta interrotta fino alle 4.30 di sabato. Il Gruppo Ferrovie dello Stato informa di aver prontamente avviato tutti i necessari approfondimenti per fare piena luce sul tragico episodio. Sull'episodio stanno indagando gli agenti della Polfer di Cassino, mentre il magistrato della Procura della Repubblica, Maria Beatrice Siravo, ha aperto un'inchiesta.
FRANA A SASSARI - Un altro incidente mortale sulla rete ferroviaria si è verificato sabato mattina a Sassari: la vittima in questo caso è il macchinista, che non è riuscito a evitare una frana sui binari. A pochi chilometri dalla città, nei pressi del vecchio cementificio, il treno proveniente da Chilivani (Sassari) è andato a schiantarsi contro i massi presenti sui binari ed è deragliato. Il conducente del mezzo, un uomo di Ploaghe (Sassari), è rimasto ucciso sul colpo. Sul treno viaggiavano quattro passeggeri, uno dei quali è rimasto ferito lievemente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e i poliziotti della Questura locale. Secondo gli inquirenti, con tutta probabilità, i massi che si trovavano sui binari sono caduti dai costoni rocciosi sovrastanti la ferrovia.
«MORTI SI POTEVANO EVITARE» - Sui due incidenti, intervengono i macchinisti della rivista "Ancora in Marcia!": «Siamo stanchi di piangere morti che potrebbero essere evitate: fermare i treni quando si lavora sui binari per tutelare la vita degli operai e proteggere le linee a rischio frana è un dovere di chi amministra le ferrovie». «È agghiacciante - proseguono i macchinisti - constatare come non vengano adottate misure risolutive per rendere sicura la manutenzione sui binari. Siamo in presenza di un rischio tipico che ha causato decine di vittime, sempre con le stesse modalità: operai che accorrono per riparare un guasto in linea e i treni che non vengono né fermati, né rallentati, né avvisati per risparmiare qualche minuto, pure in presenza di squadre ridotte e protezioni inefficaci». Anche l'incidente di Sassari, dicono i macchinisti, «poteva essere evitato, se solo fosse stato installato il sistema di 'protezione frane', che fa scattare il rosso quando un masso 'rompe' i fili messi appositamente insieme alle reti di protezione, così come già accade in molte altre zone a rischio frana della rete ferroviaria. Alla tragedia di Sassari ha contribuito, inoltre, la conformazione della cabina di guida, angusta e priva di barre indeformabili, che al minimo urto si deforma e, in questo caso, non ha lasciato scampo al nostro compagno di lavoro. Auspichiamo - conclude la nota - che la magistratura accerti anche le responsabilità di chi organizza e dirige un'azienda che è sempre più spesso costretta a ripetere come un mantra liberatorio 'siamo le ferrovie più sicure del mondo'».
19 dicembre 2009
Rita:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2009/12/24/visualizza_new.html_1649009754.html
ANSA) - GENOVA, 24 DIC - Bloccato il porto di Genova per lo sciopero dei lavoratori portuali indetto ieri dopo la morte del camallo Gianmarco Desana. L'uomo 37enne e' rimasto schiacciato da un semirimorchio nel garage del traghetto 'La Suprema'. Arrivano e partono solo i traghetti per Sicilia, Sardegna, Spagna e Nord Africa: dopo l'accordo raggiunto ieri tra le autorita' e il console della Culmv Benvenuti, i portuali consentono l'imbarco dei passeggeri e delle loro auto ma non quello dei camion.
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