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Ancora morti MASCHILI sul lavoro
Utente Cacellato:
http://it.notizie.yahoo.com/9/20100226/twl-afghanistan-kabul-collazzo-coraggios-e497199.html
(AGI) - Kabul, 26 feb. - Il consigliere diplomatico italiano, Pietro Antonio Collazzo, morto nell'attentato a Kabul "era un uomo coraggioso". Lo ha dichiarato, il general Abdul Rahmnan, capo della polizia di Kabul, rivelando che Collazzo quando e' stato ucciso era al telefono con gli agenti cui " ha dato informazioni preziose che ha consentito agli agenti di trarre in salvo quattro altri italiani che erano con lui" .
Rita:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201004articoli/53810girata.asp
Tragedia allo stabilimento dell'Enel.
Tre colleghi sono rimasti intossicati
ROMA
Anche oggi, nel giorno della vigilia di Pasqua, si continua a morire sul lavoro: un operaio di 34 anni, Sergio Capitani, è morto mentre altri tre sono rimasti intossicati dalla ammoniaca nella centrale a carbone dell’Enel di "Torrevaldaliga Nord" di Civitavecchia, cittadina portuale sul litorale nord di Roma.
L’incidente è avvenuto mentre i quattro operai stavano eseguendo un intervento di manutenzione di routine sulla tubazione dell’ammoniaca, utilizzata per abbassare le emissioni del monossido di azoto che si sviluppano durante il processo produttivo. Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente su cui ha aperto un’inchiesta la Procura di Civitavecchia e un’indagine interna l’Enel. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio è stato colpito dal tubo della condotta dell’ammoniaca che è improvvisamente esploso per cause da accertare. Oppure il getto a forte pressione dell’ammoniaca lo ha fatto sbattere a un palo, ferendolo gravemente alla testa.
Gli altri tre addetti sono rimasti intossicati dalle esalazioni. Capitani, originario di Tarquinia, nel Viterbese, è la terza vittima di incidenti avvenuti nella struttura. «Lì c’è stata una vera e propria ecatombe di morti sul lavoro», ricorda il presidente dei Verdi Angelo Bonelli. Altri due operai, uno nell’ottobre del 2007 e uno nel giugno del 2008, sono morti nel cantiere per la riconversione a carbone della centrale, di cui nel 2008 è stato attivato il primo dei tre gruppi produttivi, dopo anni di proteste degli ambientalisti, in primis Legambiente, Greenpeace e No Coke. E oggi il mondo del lavoro piange un’altra vittima: un meccanico marocchino, di 24 anni, morto schiacciato da un camion sotto il quale lavorava in un’officina della zona industriale di Rovereto. Il mezzo si trovava su di un ponte sollevatore che all’improvviso ha ceduto e per il giovane non c’è stato scampo.
Sull’incidente avvenuto nella centrale di Civitavecchia è polemica. L’Enel assicura che sono state attuate «tutte le misure di sicurezza previste», ma i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil sono sul piede di guerra e hanno proclamato per martedì prossimo uno sciopero di 8 ore nella centrale. Sergio Capitani, che oggi stava lavorando nella centrale a carbone dell’Enel, dipendente di una ditta locale esterna, la "Guerrucci", è morto per le gravissime ferite riportate dopo essere stato colpito in pieno dal tubo della condotta dell’ ammoniaca. Stando a una prima ricostruzione - indagano i carabinieri - Capitani, altri due dipendenti della ditta ed un assistente dell’Enel stavano lavorando nell’area dei serbatoi dell’ammoniaca ad un’altezza di circa 15 metri. Improvvisamente il tubo contenente acqua e ammoniaca per il raffreddamento dell’impianto, del diametro di 50-60 centimetri, che come una gigantesca frusta si è abbattuto sull’operaio.
L’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti ed il presidente Piero Gnudi hanno espresso profondo cordoglio alla famiglia della vittima. Cordoglio è stato espresso anche dai presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini. «Bisogna rafforzare, a tutti i livelli e con massima incisività - ha detto Schifani - le misure di contrasto deciso all’assurdo fenomeno delle morti bianche». La neopresidente della Regione Lazio ed ex leader dell’Ugl Renata Polverini ha detto che «così come ho fatto nella mia vita da sindacalista il mio impegno per garantire la sicurezza sul lavoro sarà costante perchè queste cose non succedano mai più». Il presidente della Provincia Nicola Zingaretti chiede che siano accertate «eventuali responsabilita».
Barnart:
Le tute spettrali di Udine.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/multimedia/home/24377136/1/1
Rino
Rita:
http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/41480/Incidente_sul_lavoro_in_via_Paradigna%3A_muore_un_operaio.html
Un grave incidente sul lavoro è avvenuto questa mattina in via Paradigna al civico 129. Un operaio di 48 anni, Sergio Spagnoli, di Borgotaro ha perso la vita. L'uomo sarebbe rimasto schiacciato da una blindoscava, una lastra di ferro di alcuni quintali di peso che stava per essere caricata su un camion. Il peso ha prima oscillato e poi è caduto dall'alto schiacciando l'uomo. Spagnoli, che lascia una moglie e una figlia, stava lavorando per una cooperativa che si sta occupando di alcuni lavori di sistemazione della fognatura. La dinamica comunque è al vaglio. Sul posto sono giunti gli operatori del 118, le forze dell'ordine.
CADENAZZO - È Cosimo Cifarelli, 53 anni, frontaliere varesino, la vittima dell’incidente mortale sul lavoro accaduto ieri mattina a Cadenazzo. L'operaio sembrerebbe che sia stato urtato mortalmente dal tubo per la gettata del cemento finendo a terra con ferite alla testa. Cosimo Cifarelli era sposato ed era originario della Puglia.
Viveva in un paesino nei pressi di Luino, in provincia di Varese, e giungeva ogni mattino in Ticino come capocantiere al servizio della ditta di costruzioni Edilizia Ruberto Sagl di Pollegio, dove lavorava da un anno. La moglie e i fratelli sono giunti in Ticino ieri pomeriggio
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=558277&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3
Rita:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141358
Si chiamava Andrea Karem, di 22 anni di Faraone di Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo), l'uomo deceduto intorno alle 10.30 mentre stava saldando un capanno per la vendita della frutta insieme al futuro suocero. Il giovane e' stato attraversato da una scarica elettrica che lo ho folgorato davanti agli occhi atterriti della compagna. Inutile e' stato il tentativo di rianimarlo.
Il chiosco, la saldatrice ed anche il contatore elettrico sono stati posti sotto sequestro mentre non si sa ancora se la procura disporra' l'autopsia sul corpo del ventiduenne che resta a disposizione nel reparto di anatomia patologica dell'ospedale di Sant'Omero.
Secondo i primi accertamenti, l'impianto elettrico (per uso domestico da 220 volts) a cui era collegata la saldatrice non era a norma. Indagano i carabinieri della stazione di Sant'Egidio alla Vibrata.
Questa mattina a Festiona, lungo la statale per il colle della Maddalena, poco prima di Demonte, in una cava è morto Gianluigi Laugero, di 53 anni di Perdioni,
frazione di Demonte.
Secondo le prime verifiche dei carabinieri l'uomo sarebbe stato travolto da un camion che stava facendo manovra, decedendo sul colpo. Il collega che era alla guida del mezzo pesante non si sarebbe infatti accorto che in quegli istanti stava passando dietro al camion in manovra, travolgendolo. Immediato l'intervento del 118, dei carabinieri e dei vigili del fuoco, ma non c'è stato nulla da fare.
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