http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2014/02/20/news/operaio-muore-travolto-da-un-macchinario-1.8707267TRIESTE. Un operaio schiacciato da un macchinario durante i lavori di pavimentazione di una strada in provincia di Udine, ieri mattina. Un addetto allo stampaggio di lamiere ridotto in fin di vita dal violentissimo impatto contro il pistone di un’apparecchiatura. E, appena il giorno precedente, un portuale travolto dai sacchi di caffè nello scalo di Trieste. Tre pesantissimi infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia nell’arco di poco più di 24 ore. Un autentico bollettino di guerra che conferma una volta in più, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la necessità di affrontare in maniera urgente e decisa la sfida della sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro.
L’ultima morte, come detto, è stata registrata ieri mattina intorno a mezzogiorno a Micottis, una frazione di Lusevera, in provincia di Udine. Un operaio di 48 anni, Ermenegildo Pascolo, è rimasto schiacciato da una macchina perforatrice mentre stava effettuando alcuni lavori stradali. A nulla sono valsi gli sforzi compiuti dai sanitari del 118, giunti rapidamente sul posto con l’elisoccorso e l’ambulanza, per rianimarlo. Nè il massaggio cardiaco ripetuto più volte né la terapia d’urgenza hanno sortito effetti: l’uomo, a causa delle gravissime lesioni interne riportate, è morto all’istanze.
Pascolo, originario di Lusevera e residente a Forni Avoltri, era al lavoro per una ditta che si occupa di cantieri stradali quando è stato travolto dalla macchina perforatrice cingolata, utilizzata per posizionare i pali di sostegno dei guardrail che stava installando ai bordi delle strade della piccola frazione. Una scena agghiacciante, a cui hanno assistito impotenti alcuni colleghi, i primi a dare l’allarme e a richiedere l’intervento dei soccorsi. Sul posto si sono precipitati anche i vigili del fuoco di Udine con l'autogru per rimuovere il macchinario e i carabinieri della Compagnia di Cividale del Friuli per chiarire la dinamica del sinistro e i motivi per cui il pesante macchinario si è improvvisamente rovesciato travolgendo l'operaio. Sul posto anche il medico legale incaricato dalla Procura, che non ha potuto far altro che constatare il decesso. Sul caso è stata avviata un’inchiesta, chiamata ad accertare eventuali responsabilità.
Lotta tra la vita e la morte, invece, un dipendente della ditta Tecnopress Spa di San Quirino, in provincia di Pordenone, specializzata nello stampaggio di lamiere. L’uomo, 47anni, stava cercando di riparare un macchinario difettoso quanto all'improvviso è scattato un pistone in ferro che lo ha colpito in pieno volto. La spinta è stata talmente forte che il blocco di ferro è arrivato sino al tetto del capannone alto circa 7 metri. L'operaio è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Pordenone, dove si trova tuttora ricoverato in gravissime condizioni in rianimazione. La prognosi resta riservata.
20 febbraio 2014