Autore Topic: Ancora morti MASCHILI sul lavoro  (Letto 104839 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« il: Settembre 24, 2009, 22:23:06 pm »
Spesso si sente dire che non ci sono più gli eroi, contrapponendo un presente di uomini smidollati a un passato epico, fatto di uomini pronti a sacrificare la loro vita per una giusta causa. E’ così che molte donne sfogano la loro frustrazione sugli uomini attuali.
Sbagliano di grosso.

In questo thread si raccoglieranno articoli e notizie sugli uomini che muoiono sul lavoro.
« Ultima modifica: Maggio 27, 2012, 00:34:47 am da Alberto86 »

Offline Rita

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #1 il: Ottobre 03, 2009, 17:37:23 pm »
Spesso si sente dire che non ci sono più gli eroi, contrapponendo un presente di uomini smidollati a un passato epico, fatto di uomini pronti a sacrificare la loro vita per una giusta causa. E’ così che molte donne sfogano la loro frustrazione sugli uomini attuali.
Sbagliano di grosso.

In questo thread si raccoglieranno articoli e notizie sugli uomini che muoiono sul lavoro.


si puo' ampliare War? perchè gli uomini muoiono sì sul lavoro nella percentuale del 98% ma sono anche ancora capaci di sacrificare la loro vita per salvarne altre,



http://notizie.it.msn.com/italia/articolo.aspx?cp-documentid=149680933


Morti due sub nel Lago Maggiore
Erano andati in soccorso di una donna del loro gruppo



ANSA

(ANSA) - TORINO, 13 SET - Due sommozzatori, pare un istruttore e un allievo, sono morti nella tarda mattinata nelle acque del lago Maggiore. I due facevano parte di un gruppo di appassionati di immersioni di Torino, partito questa mattina da Belgirate (Verbania). Una donna che si era immersa con altri compagni ad un certo punto si era sentita male e sarebbero quindi andati in suo aiuto un compagno di squadra e un istruttore. Nessuno dei due e' riemerso, mentre la donna si e' salvata.
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Grifone.nero

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #2 il: Ottobre 03, 2009, 21:43:27 pm »
Spesso si sente dire che non ci sono più gli eroi, contrapponendo un presente di uomini smidollati a un passato epico, fatto di uomini pronti a sacrificare la loro vita per una giusta causa. E’ così che molte donne sfogano la loro frustrazione sugli uomini attuali.
Sbagliano di grosso.

In questo thread si raccoglieranno articoli e notizie sugli uomini che muoiono sul lavoro.


Bhe certo, perchè la cosa più importante è dare sfogo a queste subumane che erroneamente vengono chiamate donne.
E' meno importante di sconfiggere la mafia
E' meno importante di evitare gli sprechi pubblici
Ma soprattutto, è meno importante di risolvere una polmonite coi fiocchi che ha infettato l'italia da tempo: le morti sul lavoro. già, perchè loro contano di meno.

Offline Warlordmaniac

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #3 il: Ottobre 03, 2009, 21:49:54 pm »
Ehm... i tasti che si riferiscono al post sono quelli sotto il testo.
Rita, incolla incolla.

Edit:
In verde ho detto una cosa vera, ma che non c'entra una mazza. Scusate.
« Ultima modifica: Ottobre 03, 2009, 22:48:05 pm da Warlordmaniac »

Offline Rita

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #4 il: Ottobre 18, 2009, 18:59:26 pm »
http://lanazione.ilsole24ore.com/prato/cronaca/2009/10/17/248294-boato_alla_fipal.shtml


Prato, 17 ottobre 2009 - UN BOATO improvviso. E la giornata cadenzata dai soliti ritmi di lavoro si è trasformata, in un battibaleno, in un dramma senza appello. Erano circa le otto e mezzo di un tranquillo venerdì, quando gli operai della «Fipal», azienda di distribuzione di prodotti alimentari e dolciari di via del Ferro, a Grignano, sono stati scossi dal fragore a pochi metri di distanza.

 

I LAVORATORI sono corsi a vedere, consapevoli immediatamente che qualcosa di grave era successo. Pochi secondi e poi la scena terribile è apparsa davanti ai loro occhi: un lucernario era completamente franato e fra le macerie giaceva il corpo di un operaio che stava lavorando sul tetto. Era Necula Manolache, cinquantacinque anni, di nazionalità rumena, ma ormai da tempo cittadino italiano. I soccorsi sono stati chiamati immediatamente, ma al loro arrivo i volontari della Misericordia Prato centro, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Iolo, con a capo il maresciallo Corchia: hanno effettuato i rilievi del caso e raccolto le prime testimonianze per ricostruire la dinamica dell’incidente.

 

LA VITTIMA, operaio della ditta Firenze Ecologia, si trovava da solo sul tetto della Fipal per completare i lavori di bonifica dei lucernari in amianto, iniziati già dal 5 ottobre scorso e oramai al termine, per poi poter inserire al loro posto dei pannelli fotovoltaici. Nell’ultimo tratto del tetto il cinquantenne (che non stava indossando né il casco, né l’imbracatura di sicurezza) si stava muovendo su una di queste lastre in amianto quando c’è stato un cedimento. Il volo è stato di quasi dodici metri a testa in giù, che gli ha provocato la morte sul colpo.
I carabinieri hanno subito sentito i colleghi di lavoro della vittima e Giovanni Fiesoli, il titolare della Fipal. Verifiche sono state fatte anche sulla presenza degli strumenti per la messa in sicurezza dei lavoratori sul tetto.

 

LA VITTIMA, Necula Manolache, abitante a Firenze in via del Sodo, lascia moglie e figli.
«E’ stato un qualcosa di terribile — confessano alcuni dipendenti della Fipal — L’operaio si ritrovava da solo sul tetto, mentre i suoi colleghi della ditta incaricata della rimozione stavano effettuando lavori di carico e scarico di materiale».
E ANCORA: «Siamo stati noi della Fipal impauriti dal boato a dare l’allarme ai suoi colleghi, ancora ignari dell’accaduto, prima di chiamare i soccorsi e le forze dell’ordine». Il drammatico volo è rimasto scolpito nella memoria della tragica mattinata in azienda.
«SI È TRATTATO davvero di una sfortunata fatalità — si racconta — l’uomo è precipitato proprio al centro fra due filari di merce, non trovando così alcun aiuto per ammortizzare la caduta».
UNA TRAGEDIA che, molti sottolineano a Grignano, si sarebbe potuta evitare. «Se avesse indossato l’imbracatura di sicurezza e sulla testa il casco, materiale presente tra l’altro all’interno dell’azienda, tutto ciò non sarebbe accaduto» concludono scossi gli operai della Fipal «ed ora non staremmo qui a parlare di questa tragedia».



 

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Offline Rita

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #5 il: Ottobre 18, 2009, 19:06:51 pm »
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/testo-ultimora.php?adn=ADN20091013190011&a=09&m=OTT&g=13

Palermo, 13 ott. - (Adnkronos) - Incidente mortale sul lavoro nel primo pomeriggio a Palermo. La vittima e' Giuseppe De Gregorio, 44 anni, operaio di una ditta edile alla quale erano stati demandati i lavori di rifacimento del prospetto di una palazzina privata di tre piani in via Nuova. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo, per cause ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed e' caduto dalla terrazza di un appartamento all'ultimo piano, precipitando nel vuoto da un'altezza di 15 metri. (13-OTT-09, 19:00)
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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #6 il: Ottobre 29, 2009, 21:26:19 pm »
http://it.notizie.yahoo.com/7/20091028/tit-infortuni-siena-operaio-muore-schiac-afde0ec.html


Siena, 28 ott. - (Adnkronos) - Un operaio di 53 anni e' morto stamani a San Quirico d'Orcia (Siena) mentre stava lavorando. La vittima, del luogo, e' rimasta schiacciata fra i bracci di una gru mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione presso il podere Casellona, nelle vicinanze del centro di San Quirico.

L'uomo e' morto sul colpo. Inutile l'intervento dei vigili del fuoco e dell'elisoccorso. Sull'episodio stanno indagando i Carabinieri di Montalcino.
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Grifone.nero

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #7 il: Ottobre 29, 2009, 22:01:57 pm »
http://it.notizie.yahoo.com/7/20091028/tit-infortuni-siena-operaio-muore-schiac-afde0ec.html


Siena, 28 ott. - (Adnkronos) - Un operaio di 53 anni e' morto stamani a San Quirico d'Orcia (Siena) mentre stava lavorando. La vittima, del luogo, e' rimasta schiacciata fra i bracci di una gru mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione presso il podere Casellona, nelle vicinanze del centro di San Quirico.

L'uomo e' morto sul colpo. Inutile l'intervento dei vigili del fuoco e dell'elisoccorso. Sull'episodio stanno indagando i Carabinieri di Montalcino.


Per forza dicono che non ci sono più gli uomini di una volta: muoiono tutti sul lavoro!!!

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #8 il: Ottobre 30, 2009, 21:08:35 pm »
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2009/10/30/AMvIIq3C-incidente_mortale_operaio.shtml


Fabrizio Castangia, che lavorava come operaio in un palazzo in ristrutturazione in via Casoni, nel quartiere genovese di San Fruttuoso, è morto precipitando dal settimo piano; aveva 52 anni e abitava da solo in salita dell’Orso.

Sul posto, chiamati da alcuni testimoni, sono accorsi i carabinieri, che hanno avviato i primi accertamenti; inutili i soccorsi per l’uomo, che è morto sul colpo.

Secondo una prima ricostruzione, Castangia stava passando da un balcone a un altro quando ha perso l’equilibrio ed è volato di sotto, precipitando in un cortile interno. L’incidente è avvenuto intorno alle 12.

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #9 il: Novembre 08, 2009, 17:36:48 pm »
http://news.youreporter.it/notizie-ultimo-minuto-newsnow/2-notizie-ultimo-minuto-newsnow/788-incidente-sul-lavoro-a-brugherio-morto-loperaio.html

E' morto Roberto Colecchia l'operaio vittima dell'incidente avvenuto alla vetreria Fratelli Paleari di Brugherio. Dopo cinque giorni di agonia, si è spento nel reparto di Neurorianimazione dell'Ospedale San Gerardo di Monza. L'uomo, 35 anni, residente a Concorezzo, è stato schiacciato tra una lastra di vetro e un macchinario sul quale stava lavorando. Sono cinque, nel 2009, le persone che in Brianza hanno perso la vita sul lavoro o in infortuni accaduti mentre si stavano recando sul luogo di lavoro, i cosiddetti infortuni in itineris, rilevati anche dall'Inail.


http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/6-novembre-2009/travolto-treno-corsa-mentre-lavora-binari-1601967180339.shtml

FIRENZE - Stava riparando un guasto ad uno scambio e si è allontanato per l’arrivo di un treno, ma è stato travolto e ucciso da un secondo convoglio in transito sul binario a fianco. La vittima, Domenico Ricco, 27 anni, originario di Barletta, era un operaio della squadra di pronto intervento di Rfi. L’incidente è avvenuto giovedì notte a Firenze, tra le stazioni di Rifredi e Santa Maria Novella. Due infortuni sul lavoro anche in provincia di Arezzo: un operaio è in prognosi riservata per essere stato colpito alla testa da un palo in metallo, mentre un giardiniere è stato colpito al petto da un tronco; la prognosi è 40 giorni.





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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #10 il: Novembre 18, 2009, 13:34:14 pm »
http://www.agi.it/perugia/notizie/200911181209-cro-r010084-incidenti_lavoro_si_ribalta_bobcat_morto_operaio_a_narni

(AGI) - Narni (Terni), 18 nov. - Un uomo di 68 anni e' morto questa mattina in un incidente sul lavoro a Ponte San Lorenzo, frazione di Narni, in provincia di Terni. L'operaio, residente nello stesso paese, stava operando su un bobcat quando la macchina si e' ribaltata finendo all'interno di un laghetto artificiale. Per l'uomo, rimasto schiacciato, non c'e' stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per il recupero del cadavere, il 118 e i carabinieri della stazione di Narni. (AGI) Cli/Pg/Vic


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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #11 il: Dicembre 14, 2009, 21:43:33 pm »
http://bari.repubblica.it/dettaglio/si-apre-voragine-in-un-cantiere-muore-un-operaio-di-37-anni/1798747



Si apre voragine in un cantiere
muore un operaio di 37 anni
I vigili del fuoco sono riusciti a recuperare con difficoltà il corpo: l'operazione è stata resa difficile dai continui smottamenti del terreno. L'operaio è morto per asfissia
 Un operaio è morto precipitando in una voragine che si è improvvisamente aperta in un tratto di strada nel territorio alla periferia di Canosa di Puglia. L'operaio, a quanto si è saputo, era impegnato con alcuni colleghi, per conto di una ditta appaltatrice, in lavori per la fogna bianca, in via Rizzi, nella zona 167.

Una frana si è verificata all'improvviso attorno a lui seppellendolo: l'uomo è precipitato a una profondità di circa sei metri ed è morto asfissiato. Le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco non sono state agevoli perchè il terreno continuava a sgretolarsi. Non appena lo hanno raggiunto, hanno cercato di rianimarlo con l'ossigeno e con altre manovre di primo soccorso, ma non c'è stato niente da fare.

All'ospedale, dove l'uomo è stato condotto dagli operatori del 118, i medici ne hanno accertato la morte per asfissia. Su quanto accaduto indaga la procura di Trani per stabilire se ci siano eventuali responsabilità per quanto accaduto o se si sia trattato di un incidente imprevedibile, avvenuto pur nel rispetto della normativa per la sicurezza nei luoghi di lavoro.  (07 dicembre 2009)
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Offline ilmarmocchio

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #12 il: Dicembre 18, 2009, 20:02:43 pm »
Primo piano
In UE ogni due minuti un morto per infortunio
Ogni due minuti una persona muore per infortunio nell'Unione europea, complessivamente un quarto di milione di morti l'anno. E per traumi e avvelenamenti, legati a incidenti o violenza, vengono anche ricoverati circa 7 milioni di europei e 35 milioni arrivano in pronto soccorso nell'arco di un anno
Sono alcuni dati del Rapporto 2009 "Infortuni nell'Unione europea", presentato da Eurosafe, l'associazione europea per la prevenzione degli infortuni e la promozione della sicurezza, e la rete del sistema europeo di sorveglianza degli incidenti "Injury DataBase" (Idb), che in Italia si avvale del coordinamento dell'Istituto superiore di sanità.  Dai dati emerge che a correre maggior rischio di incidenti sono i bambini, i giovani (in particolare adolescenti), gli anziani e i più 'deboli' sulla strada, ovvero pedoni e ciclisti. Si registra, inoltre, una forte differenza nei tassi di mortalità tra i Paesi dell'Unione: più di 100.000 persone ogni anno potrebbero essere salvate se ciascuno dei 27 Paesi membri riducesse il proprio tasso di mortalità per infortuni al livello dei paesi più 'virtuosi'. E la riduzione generale degli incidenti - tre quarti dei quali avvengono nel tempo libero e in casa - porterebbe effetti positivi anche sull'economia, visto che ogni anno vengono spesi in Ue almeno 15 miliardi di euro per il solo trattamento ospedaliero dei ricoverati per infortunio. Il Rapporto - basato sui dati 2005/2007 - mostra un particolare calo della mortalità, negli ultimi anni, per incidenti stradali, grazie anche al programma comunitario di prevenzione che tutti i paesi dell'Unione stanno attuando. In diminuzione anche le morti per incidente sul lavoro. Mentre per gli infortuni domestici e del tempo libero il trend presenta invece solo una modesta riduzione, indice di una difficile capacità di controllo del fenomeno. I dati sugli incidenti e la violenza - si spiega sul sito dell'Iss - possono essere ottenuti da diverse fonti, come i rapporti di polizia, quelli dei servizi di emergenza non sanitaria (tipo vigili del fuoco) e i dati assicurativi. Sfortunatamente queste fonti sono frammentarie e spesso incomplete.

Al contrario, i dati ospedalieri restano la fonte informativa più attendibile sugli infortuni, specialmente per quelli più gravi che normalmente vengono trattati nei servizi di emergenza e nei reparti ospedalieri. Tredici Paesi dell'Unione, tra cui l'Italia, tramite l'Istituto superiore di sanità e la rete di ospedali che collaborano sul tema, stanno raccogliendo dati sugli infortuni, secondo un formato comune europeo, nei servizi di emergenza ospedaliera. Dati conservati e diffusi dalla Direzione generale salute pubblica della Commissione europea. A oggi circa 350.000 accessi all'anno in pronto soccorso ospedaliero vengono registrati dal'Idb, consentendo di avere informazioni sul luogo e sulle circostanze dell'incidente, nonché sui prodotti, come in caso di avvelenamento, che ne sono responsabili.

Offline Rita

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #13 il: Dicembre 20, 2009, 17:59:00 pm »
http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_19/incidenti-treni-frusinate-sassari_51afe8a4-ec72-11de-a048-00144f02aabc.shtml


MILANO - Un tecnico di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) è stato investito nella notte tra venerdì e sabato dall'Espresso 1940 Palermo - Torino mentre operava lungo la linea Roma-Cassino in prossimità della località di Piedimonte San Germano. Il tecnico faceva parte di una squadra composta da altri tre operai chiamati ad intervenire alle 23.30 di venerdì, durante il loro turno di reperibilità. I tecnici operavano per riparare un problema all'impianto di segnalamento del binario dispari, quello percorso dai treni diretti a sud, posto tra la stazione di Piedimonte e di Cassino. Per cause in corso di accertamento il tecnico, Armando Iannetta, 57 anni, di lunga esperienza professionale, ha attraversato i binari mentre sopraggiungeva il convoglio. L'urto, avvenuto intorno alle 0.10, ne ha provocato il decesso. La circolazione ferroviaria sulla Roma - Cassino è rimasta interrotta fino alle 4.30 di sabato. Il Gruppo Ferrovie dello Stato informa di aver prontamente avviato tutti i necessari approfondimenti per fare piena luce sul tragico episodio. Sull'episodio stanno indagando gli agenti della Polfer di Cassino, mentre il magistrato della Procura della Repubblica, Maria Beatrice Siravo, ha aperto un'inchiesta.

FRANA A SASSARI - Un altro incidente mortale sulla rete ferroviaria si è verificato sabato mattina a Sassari: la vittima in questo caso è il macchinista, che non è riuscito a evitare una frana sui binari. A pochi chilometri dalla città, nei pressi del vecchio cementificio, il treno proveniente da Chilivani (Sassari) è andato a schiantarsi contro i massi presenti sui binari ed è deragliato. Il conducente del mezzo, un uomo di Ploaghe (Sassari), è rimasto ucciso sul colpo. Sul treno viaggiavano quattro passeggeri, uno dei quali è rimasto ferito lievemente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e i poliziotti della Questura locale. Secondo gli inquirenti, con tutta probabilità, i massi che si trovavano sui binari sono caduti dai costoni rocciosi sovrastanti la ferrovia.

«MORTI SI POTEVANO EVITARE» - Sui due incidenti, intervengono i macchinisti della rivista "Ancora in Marcia!": «Siamo stanchi di piangere morti che potrebbero essere evitate: fermare i treni quando si lavora sui binari per tutelare la vita degli operai e proteggere le linee a rischio frana è un dovere di chi amministra le ferrovie». «È agghiacciante - proseguono i macchinisti - constatare come non vengano adottate misure risolutive per rendere sicura la manutenzione sui binari. Siamo in presenza di un rischio tipico che ha causato decine di vittime, sempre con le stesse modalità: operai che accorrono per riparare un guasto in linea e i treni che non vengono né fermati, né rallentati, né avvisati per risparmiare qualche minuto, pure in presenza di squadre ridotte e protezioni inefficaci». Anche l'incidente di Sassari, dicono i macchinisti, «poteva essere evitato, se solo fosse stato installato il sistema di 'protezione frane', che fa scattare il rosso quando un masso 'rompe' i fili messi appositamente insieme alle reti di protezione, così come già accade in molte altre zone a rischio frana della rete ferroviaria. Alla tragedia di Sassari ha contribuito, inoltre, la conformazione della cabina di guida, angusta e priva di barre indeformabili, che al minimo urto si deforma e, in questo caso, non ha lasciato scampo al nostro compagno di lavoro. Auspichiamo - conclude la nota - che la magistratura accerti anche le responsabilità di chi organizza e dirige un'azienda che è sempre più spesso costretta a ripetere come un mantra liberatorio 'siamo le ferrovie più sicure del mondo'».


19 dicembre 2009


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Offline Rita

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Re:Ancora morti MASCHILI sul lavoro
« Risposta #14 il: Dicembre 25, 2009, 12:37:12 pm »
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2009/12/24/visualizza_new.html_1649009754.html

ANSA) - GENOVA, 24 DIC - Bloccato il porto di Genova per lo sciopero dei lavoratori portuali indetto ieri dopo la morte del camallo Gianmarco Desana. L'uomo 37enne e' rimasto schiacciato da un semirimorchio nel garage del traghetto 'La Suprema'. Arrivano e partono solo i traghetti per Sicilia, Sardegna, Spagna e Nord Africa: dopo l'accordo raggiunto ieri tra le autorita' e il console della Culmv Benvenuti, i portuali consentono l'imbarco dei passeggeri e delle loro auto ma non quello dei camion.

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