TERREMOTO EMILIA:4 OPERAI(UOMINI) MORTI SUL LAVOROSANT'AGOSTINO (FERRARA) - Il terremoto ha portato la morte sul turno del sabato notte di tre aziende del Ferrarese. A Sant'Agostino ha ucciso due volte alla fabbrica di ceramica che porta il nome del paese e una alla Tecopress, a Dosso, qualche chilometro più in là. E poi, a Bondeno ha stroncato la vita a Tarik Nauch, 29 anni, operaio marocchino di un'azienda che produce polistirolo, la Ursa. Quattro delle sette vittime del terremoto sono, quindi, operai morti sul posto di lavoro. In tutte le fabbriche colpite, quelle fabbriche che sono la base dell'ossatura economica dell'Emilia-Romagna, sono stati interi capannoni a crollare. Alla Ceramica Sant'Agostino, che sorge sui due lati di una strada, da una parte ha collassato su se stesso il magazzino: fortunatamente, vista l'ora di notte, non c'era nessuno.
«CAVICCHI AVEVA SOSTITUITO UN COLLEGA» Sull'altro lato della strada, quello dei capannoni produttivi, stavano lavorando tre operai al reparto monocottura. I due che stavano all'uscita del forno non ce l'hanno fatta a scappare in tempo. Nicola Cavicchi, 35 anni, e Leonardo Ansaloni, 45 anni, sono morti sotto le macerie. Cavicchi aveva sostituito un collega malato. «Mi sembra di vivere un incubo», ha detto Vittorio Battaglia, rappresentante sindacale dell'azienda. Davanti alla Sant'Agostino anche lo strazio dei familiari delle vittime. Una scena che si è ripetuta anche alla Tecopress e alla Ursa.
CESARO FINIVA DUE ORE DOPO Alla Tecopress, una fonderia che produce pezzi in alluminio per motori (serve anche Bmw, Audi e Daimler) la vittima è stata un operaio di 57 anni, Gerardo Cesaro, di Molinella (Bologna) ma di origine napoletana. Anche lui avrebbe terminato il turno alle 6. Non era lontano dalla pensione. Con le vecchie regole ci sarebbe andato a mesi, ha spiegato il responsabile risorse umane dell'azienda. Per estrarre Cesaro dalle macerie, con il figlio che assisteva alle operazioni, i vigili del fuoco hanno impegnato alcune ore. Con lui al momento della scossa lavoravano una decina di operai che ce l'hanno fatta a mettersi in salvo. Lui era impegnato al forno, che produce vibrazioni di suo. Forse per questo non ha avvertito in tempo la scossa. E a Bondeno stava per finire il suo turno (sarebbe terminato alle 5) Tarik, marocchino ventinovenne. Al momento della scossa e del crollo è stato colpito al capo da una trave. Il padre, in Italia dal '90, davanti all'azienda, ha spiegato che il figlio lavorava lì da sette-otto anni. E intanto la magistratura ha messo sotto sequestro le aree dei crolli. Il procuratore reggente di Ferrara, Nicola Proto, e il pm di turno, Ciro Alberto Savino, hanno disposto una serie di accertamenti anche in relazione alle normative antisismiche. Probabilmente verranno fatte anche delle perizie.
Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/terremoto_emilia_4_operai_morti_foto_uno_aveva_sostituito_il_collega_malato/notizie/180458.shtml