Autore Topic: un altro pezzo di economia reale se ne va  (Letto 11151 volte)

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un altro pezzo di economia reale se ne va
« il: Settembre 17, 2011, 01:17:13 am »
con l'iribus chiuderà l'unica azienda italiana che fa autobus.

"un bel risultato"  per un Paese che vuole essere moderno e per questo dovrebbe provvedere ad un rinnovo ecologicamente corretto  del trasporto pubblico.

"un bel risultato" per chi come me  non vede di buon occhio la  ricchezza da speculazione finanziaria ed è ancora affezionato all'idea di un'economia che produce cose reali partendo da lavoro manuale ed idee a lungo elaborate.
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Offline Guit

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #1 il: Settembre 17, 2011, 02:16:57 am »
Come non essere d'accordo.
Take the red pill

Offline COSMOS1

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #2 il: Settembre 18, 2011, 12:53:20 pm »
già

sarà meglio che ci tiriamo su le maniche...
Dio cè
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Offline Stealth

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #3 il: Settembre 18, 2011, 12:55:55 pm »
Si vede che non era un'azienda competitiva.
Se un'azienda non va bene è giusto che chiuda i battenti.

Offline Fazer

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #4 il: Settembre 18, 2011, 13:01:05 pm »
Si vede che non era un'azienda competitiva.

Pare anche a me.
Qui da noi c'e' l'invasione di bus Scania Irizar.
Bus, diciamo, "di lusso", usati sia in città che nei collegamenti tra centri abitati.
Chiaro che se perdi le gare d'appalto a ripetizione, in favore di mezzi che arrivano dalla Svezia, significa che proprio non sei competitivo.

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #5 il: Settembre 18, 2011, 13:05:48 pm »
che la fiat non sia competitiva è vero, guardate questo:
http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=10381

però non si può mollare un settore che comunque è strategico(i mezzi pubblici) se si evolverà un'economia  più ecologista.

bisogna farsi i conti se conviene economicamente alla cittadinanza avere un'azienda che costa un pochino di più in italia oppure importare prodotti da un'azienda collocata all'estero.
i costi dell'appalto sono solo un pezzo dei costi, bisogna aggiungerci il livello di occupazione,  la possibilità di creare know how.

a me pare che solitamente gli altri Stati tendano a difendere la produzione in loco mentre in Italia si preferisca preservare la proprietà italiana(tipo il caso alitalia).
  
personalmente sono favorevole alla creazione di un' IRI per i settori strategici ed alla proibizione di delocalizzare per le aziende che ricevono fondi pubblici
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Offline Stealth

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #6 il: Settembre 18, 2011, 13:14:53 pm »
Io invece sono per il libero mercato.

Offline Fazer

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #7 il: Settembre 18, 2011, 13:17:24 pm »
bisogna farsi i conti se conviene economicamente alla cittadinanza avere un'azienda che costa un pochino di più in italia oppure importare prodotti da un'azienda collocata all'estero.
i costi dell'appalto sono solo un pezzo dei costi, bisogna aggiungerci il livello di occupazione,  la possibilità di creare know how.
a me pare che solitamente gli altri Stati tendano a difendere la produzione in loco mentre in Italia si preferisca preservare la proprietà italiana(tipo il caso alitalia).

Straquoto.
Più o meno la regola USA del "buy american", applicata specialmente nel campo degli appalti di materiale militare.
Nel caso dell'appalto per il nuovo elicottero "presidenziale" (vinto da una versione ad hoc del "nostro" EH 101, effettivamente superiore ai concorrenti), si e' provveduto a...cancellare la gara, con la scusa dei costi eccessivi.  :rolleyes:
Nel caso del C-27 J (versione modernizzata del G-222 di Alenia, ex Aeritalia), anche lui senza reali concorrenti, si e' pretesa la costruzione su licenza negli USA e la partecipazione alla gara e' stata subordinata alla presenza obbligatoria di una azienda USA in qualità di capo-commessa (Lockheed-Martin).
Risultato: posti di lavoro in America e trasferimento di tecnologie da Finmeccanica a Lockheed-Martin.
Così potrebbe essere, in caso di vittoria, per il VTLM "Lince" e per il Beretta ARX 160.
Basterebbe copiare... :doh:

Offline Stealth

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #8 il: Settembre 18, 2011, 13:20:42 pm »
A prescindere dal fatto che questo nazionalismo produttivo non credo giovi molto all'economia, ma c'è da dire che c'è una certa differenza tra il settore militare e quello degli autobus.

Offline Giuseppe83

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #9 il: Settembre 18, 2011, 13:25:22 pm »
bisogna farsi i conti se conviene economicamente alla cittadinanza avere un'azienda che costa un pochino di più in italia oppure importare prodotti da un'azienda collocata all'estero.
i costi dell'appalto sono solo un pezzo dei costi, bisogna aggiungerci il livello di occupazione,  la possibilità di creare know how.
Straquoto

Offline Fazer

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #10 il: Settembre 18, 2011, 13:25:41 pm »
...c'è da dire che c'è una certa differenza tra il settore militare e quello degli autobus.

D'accordo, certo.
Ma in entrambi i casi si tratta di evitare di regalare posti di lavoro e soprattutto know-how a terzi, i quali si ritroverebbero a gratis le competenze necessarie a mettercela nel culo un domani.

Offline Stealth

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #11 il: Settembre 18, 2011, 13:27:50 pm »
A gratis... se produci con costi minori e sei più competitivo non è che la cosa sia poi tanto gratis.
Secondo me si dovrebbe smetterla di pensare in piccolo al solo contesto nazionale e iniziare a vedere l'economia come un meccanismo molto più grande dove le risorse si piazzano dove conviene di più.
Ma mi rendo conto che il mio ragionamento è troppo liberista per poter essere gradito ai più. :)

Offline Fazer

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #12 il: Settembre 18, 2011, 13:50:08 pm »
A gratis... se produci con costi minori e sei più competitivo non è che la cosa sia poi tanto gratis.
Secondo me si dovrebbe smetterla di pensare in piccolo al solo contesto nazionale e iniziare a vedere l'economia come un meccanismo molto più grande dove le risorse si piazzano dove conviene di più.
Ma mi rendo conto che il mio ragionamento è troppo liberista per poter essere gradito ai più. :)

Torniamo all'esempio del C-27 J Spartan:
Alenia si dissangua sostenendo spese enormi in ricerca e sviluppo per "tirare fuori" il miglior trasporto tattico STOL di tutti i tempi.
Gli USA lo fanno figurare come prodotto nazionale, se lo producono in casa, non spendono un cent in R&D e quindi "imparano" gratis ciò che serve a produrre in casa il suo sostituto.
Alenia, oltre al prestigio, che ci guadagna (vendita della licenza a parte)?
Ora vediamo un caso "alla rovescia".
L'Italia si associa agli USA (e ad altri) partecipando ai costi di sviluppo dell'F-35.
Ottiene la costruzione di una linea di produzione a Cameri, ma gli USA si rifiutano di trasferire le conoscenze necessarie allo sviluppo del prodotto (segnatamente la parte riguardante le tecnologie necessarie alla bassa osservabilità elettromagnetica, la cosiddetta stealthness).
Ci danno insomma la zappa, ma non ci spiegano cosa sia l'agricoltura.
"Zappate e zitti".  :lol:
Capita l'antifona?

Offline Giuseppe83

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #13 il: Settembre 18, 2011, 13:57:47 pm »
A gratis... se produci con costi minori e sei più competitivo non è che la cosa sia poi tanto gratis.
Secondo me si dovrebbe smetterla di pensare in piccolo al solo contesto nazionale e iniziare a vedere l'economia come un meccanismo molto più grande dove le risorse si piazzano dove conviene di più.
Ma mi rendo conto che il mio ragionamento è troppo liberista per poter essere gradito ai più. :)

Infatti non mi piace proprio il tuo ragionamento :P
Secondo me bisogna tornare a fare l'interesse delle Nazioni (altri già lo fanno). Inoltre il discorso delle risorse che si piazzano dove conviene di più porta solo ad un progressivo impoverimento dei popoli.

Offline Stealth

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Re: un altro pezzo di economia reale se ne va
« Risposta #14 il: Settembre 18, 2011, 14:01:51 pm »
Infatti non mi piace proprio il tuo ragionamento :P

Fa niente, era prevedibile.


Citazione
Secondo me bisogna tornare a fare l'interesse delle Nazioni (altri già lo fanno).

Le Nazioni? E che sono le Nazioni?


Citazione
Inoltre il discorso delle risorse che si piazzano dove conviene di più porta solo ad un progressivo impoverimento dei popoli.

La Nazioni, i popoli, l'impoverimento... ma di cosa parliamo, di cose reali e concrete o di mere congetture? A me sembrerebbe delle ultime. :D

Fatto sta che l'economia smembrerà sempre di più questi confini fittizi e diventerà sempre più globale.
Questo è poco ma sicuro.
Quindi, più che un tornare indietro irrealizabile, e a mio dire anche dannoso, secondo me si dovrebbe guardare avanti.