Estratto dal post di Uriel linkato da Giuseppe:
...Entro una decina di anni, la configurazione della zona sara' qualcosa come:
un'area euro ristretta ai paesi del nordeuropa, e ancora senza la partecipazione entusiasta degli inglesi. In pratica, una federazione del mare del Nord, in debole crescita e soggetta all'influenza russa.
Un'area mediterranea che parla principalmente con est e sud (africa e medio oriente) in relativa crescita.
Una zona anglosassone in ritirata piu' o meno autarchica (se non altro nel senso finanziario del termine) verso nordovest, con diversi tentativi di sbocco nel commonwealth britannico India e nel centroamerica.
Non c'e', a mio avviso, modo di evitarlo. Se non entrano in gioco eventi caotici, la classica farfalla che sbatte le ali, lo scenario piu' probabile e' questo.
Non illudetevi: le perturbazioni continueranno (correggere il disavanzo NON cambia l'ammontare del debito complessivo) , e ad ogni oscillazione si chiedera' al governo un bagno di sangue per tranquillizzare il mercato. Le manovre non basteranno MAI, cosi' come avviene in Grecia, dove ad ogni settimana si pretende che il governo faccia nuovi tagli al welfare: qualcuno si illude di messicanizzare i greci.
Come in un culto che pretende un continuo olocausto , prima o poi il popolo si rompera' il cazzo di bruciare capretti al Dio che manda la carestia, cambiera' Dio e decidera' che e' meglio mangiare i capretti anziche' sacrificarli, proprio perche' siamo in carestia.
Oggi il dio e' il mercato. Si continua a sacrificare tutto al mercato. Bisogna pagare gli interessi al mercato, bisogna fare le manovre per il mercato, bisogna a tutti i costi tranquillizzare il mercato, placare questo dio furioso che manda le carestie.
Perche' c'e' anche un altro modo di procedere: bruciare il tempio, tenersi gli agnelli e lasciare che il Dio che manda le carestie faccia un poco quel che gli pare. Noi avremo carestie comunque, lui dovra' trovarsi qualche altro fedele che gli costruisca un tempo.
E a quel punto, il problema sara': ha piu' bisogno un Dio dei suo fedeli, o i fedeli del loro Dio? Ha piu' bisogno il mercato finanziario delle economie nazionali, o le economie nazionali del mercato finanziario?
LA risposta e' ovvia. E non appena le "misure per stabilizzare il mercato" si riveleranno piu' temibili delle conseguenze del default, al Dio del mercato finanziario rimarranno due soli templi: Londra e New York.
Tutti gli altri popoli troveranno altre divinita'...