In rilievo > Osservatorio sulla Misandria e sul Male-bashing
Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
Jason:
Alberto,io anni fa mi avvicinai alla QM proprio venendo a conoscenza delle leggi anti-maschili in Svezia .
yamamax:
http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/11/15/news/egalia_ecco_l_asilo_che_ha_abolito_maschi_e_femmine-46707984/
Egalia, ecco l'asilo infantile
che ha abolito maschi e femmine
Gli insegnanti del Nicolaigarden, uno degli esempi più convincenti dei passi avanti fatti dal Paese per consolidare le pari opportunità, hanno aperto una succursale dove per 40 bambini i giochi sono uguali e si usano pronomi neutri per tutti
NELLA piccola biblioteca della scuola sono presenti poche fiabe tradizionali, come "Cenerentola" o "Biancaneve", con i loro rigidi stereotipi maschili e femminili, però ci sono molti racconti i cui protagonisti sono genitori single, figli adottivi o coppie dello stesso sesso. Le bambine non vengono spinte a giocare con cucine-giocattolo e i mattoncini del Lego non sono considerati giochi per maschi. Quando un alunno si fa male, gli insegnanti lo confortano come farebbero con le bambine. E tutti possono giocare con le bambole, alcune delle quali sono di colore.
La Svezia è probabilmente altrettanto celebre per la sua mentalità egualitaria quanto lo è per i mobili Ikea. Ma il Nicolaigarden, asilo finanziato dai contribuenti, è forse uno degli esempi più convincenti dei passi avanti fatti dal Paese per consolidare le pari opportunità. "Ciò che viene insegnato ai bambini", dice Malin Engleson, dipendente di una galleria d'arte, mentre va a prendere la figlia Hanna di 15 mesi, "dimostra che le bambine possono piangere, ma anche i maschietti. Ecco perché abbiamo scelto questo asilo". E il modello ha avuto così tanto successo che due anni fa tre degli insegnanti hanno aperto una succursale, oggi frequentata da 40 bambini, chiamandola Egalia, per sottolineare il tema dell'uguaglianza.
Tutto iniziò quando, nel 1998, il Parlamento svedese approvò la legge secondo cui le scuole "devono garantire pari opportunità a femmine e maschi". Così gli insegnanti del Nicolaigarden presero l'insolita iniziativa di filmarsi, documentando il modo di comportarsi con i bambini. "Notavamo molte differenze nel modo di interagire con i maschietti o con le bambine", ricorda Lotta Rajalin, che dirige l'asilo. "Se un bambino piangeva perché si era fatto male, veniva consolato per un tempo più breve". E gli insegnanti tendevano a parlare di più con le femminucce: se i bambini erano turbolenti, la cosa veniva accettata, se una bambina cercava di arrampicarsi su un albero, veniva fermata. Il risultato è diventato un programma di sette punti. "Evitiamo di usare parole come bambino o bambina", dice la signora Rajalin. "Preferiamo usare il nome, oppure diciamo "andiamo, ragazzi!"". Alle docenti, tutte donne, si sono uniti alcuni uomini.
Ma sono arrivate anche le critiche. Una delle contestatrici più accanite è Tanja Bergkvist, insegnante di matematica all'Università di Uppsala che dal suo blog attacca la "follia di genere" della Svezia e si chiede se ai bambini non venga fatto "il lavaggio del cervello già a 3 anni". Ma Peter Rudberg, un anestetista padre di un bambino di 3 anni iscritto a Egalia, ne ha definito l'approccio privo di connotazione sessista "un vantaggio". In questo periodo gli svedesi si preparano per la festa di Santa Lucia, il 13 dicembre. Quel giorno i bambini sfilano per accompagnare la santa, ritratta come un'adolescente con una tunica bianca e le candeline in testa. Potrebbe essere interpretata da un ragazzino? In effetti, ricorda la signora Edholm, qualche anno fa, un ragazzo lo aveva chiesto, ma non fu accontentato: "Non ci sono problemi se una ragazza fa la parte di Babbo Natale, ma lo è se un maschio vuole interpretare Santa Lucia".
Un anestesista padre ha definito l' approccio un vantaggio. Quale ? Che tuo figlio a 14 anni ti chiede: ma pipì si fa in piedi o seduto ? Oppure: ma io da grande posso fare il papà o la mamma ? E per allattare .... come devo fare ? Aiuto non ci riesco !!?
Fazer:
--- Citazione da: yamamax - Novembre 15, 2012, 18:58:53 pm ---Un anestesista padre ha definito l' approccio un vantaggio. Quale ?
--- Termina citazione ---
Semplice, impara ad anestetizzare a gratis, usando il figlio come cavia.
Così, fra qualche anno, in sala operatoria, maschere e iniezioni saranno solo un ricordo: per addormentarci all'istante, ci faranno vedere dieci secondi di documentario sulla Svezia. :zzz: :zzz: :zzz:
Brutale:
per alcuni genitori rappresenta un bel vantaggio poter trattare figli maschi e femmine allo stesso modo... si risparmia sui vestiti per esempio... non è cosa da poco avere un unico guardaroba che possono riutilizzare con tutti i figli senza fare distinzione in base al sesso
Massimo:
Ma se una bambina deve andare a fare pipì e deve essere aiutata ci può andare il papà o lo zio in
bagno insieme a lei come ci va la mamma in Svezia? Forse no.
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