Non esageriamo.
Il diritto al voto e alla rappresentanza politica è sacrosanto, e va garantito ad ogni cittadino, indipendentemente da sesso, razza, condizione sociale o economica. Lodare spregevoli dittature come l'Arabia Saudita è assurdo.
Escludere le donne dalla vita politica è un medievalismo inutile e controproducente. Quello è da veri maschilisti misogini - cosa che si spera noi non siamo. Anzi, dovremmo fare attenzione nel dire certe cose, poiché va a scapito dell'intero nostro movimento.
Che i media ci strombazzino sopra è ovvio. Certamente cercheranno di propinarcela come "rivoluzione rosa" o qualcosa di simile. Non lo è.
A parte ciò, facendo i conti nelle tasche del re saudita, una graduale e controllata immissione delle donne nella vita politica è preferibile alla repressione della rabbia femminile, che poi finirebbe comunque per esplodere, vuoi fomentata dall'estero, vuoi interna. Che l'Arabia Saudita possa diventare la nuova Svezia, un giorno o l'altro, mi sembra assai improbabile. Diciamo che stanno cercando di costruirsi un'immagine di "paesi islamici moderati", anche se non lo sono affatto.
Inoltre, è una comoda mossa di propaganda soft.