Non è che puoi pretendere che i credenti diano il significato che vuoi tu alle bestemmie. Oppure mi sfugge qualcosa del tuo ragionamento?
Il significato che voglio io? Non mi sembra di aver dato un significato alla bestemmia, ho solo aggiunto il contesto per spiegare che le cose cambiano il proprio significato in base al contesto, e che colui che si ostina a non tenere conto di ciò, chiudendosi dentro una gabbia formale inscalfibile, è un idiota.
Ciò che infastidisce di una bestemmia non è la frase in sé ma il luogo dove viene pronunciata. Una questione di opportunità, perché il suo significato oggettivo è perduto dall'enorme utilizzo che se ne fa e che ne è stato fatto. E lo stesso vale per la parola cazzo, o per mille altre. In certi posti si può dire, in altri posti no.
Tutto lì.
Vuoi dare voce al giudizio borghese che stigmatizza la bestemmia di un operaio in cantiere? Vuoi forse dire da credente che quell'operaio ha peccato e sarà giudicato per questo? Non credo, perché da credente io stesso sono pronto a difendere il principio secondo il quale Dio giudica le intenzioni: in cantiere bestemmiare non è peccato, in televisione sì.