A me sembra il discorso dei bambini piccoli, che ripetono le parolacce perché gne gne, fa figo.
E non vedo perché non ci si dovrebbe offendere anche per idee soggettive. Allo stesso modo se invito il mio amico islamico a pranzo evito di cucinare il maiale.
Beh, ovviamente se per strada un islamico mi fa storie, è già diverso. Non è che ci si puo' stravolgere in tutti i contesti per andare incontro a tutti, però evitare la bestemmia non è nulla di trascendentale, poi se uno ha piacere ad offendere il prossimo, per carità lo capisco.
? parlavo del livello legislativo.
mi sembra chiaro che attegiamenti sprezzanti verso le proprie idee possono urtare ma ciò è indifferente allo Stato .
se infatti si tutelasse in maniera seria il diritto a non essere offeso nelle idee, si potrebbe avrere una moltiplicazione di enti "spirituali" all'infinito e si potrebbe usarli per perseguitare uno che ci sta sulle balle.
mi potrei inventare una ente apposito per ogni avversario politico, economico, .... e dire che una particolare idea espressa da tizio mi offende.
a livello legislativo è improponibile.
se io dico che il socialismo, il comunismo , il liberismo è una cazzata ,
tizio non ha diritto a prendermi a pugni in faccia.
esiste tuttavia una misura blanda di costume pubblico da assorverare anche per legge ma si è piuttosto tolleranti nel farla osservare con al forza appunto perchè ambigua.
ad esempio, la bibbia parla di atei e di politeisti in maniera piuttosto sprezzante ma ciò non costituisce reato nè qualcuno (magari forse qualcuno dell'uaar si) si sogna di metterla al bando o di sanzionare la chiesa cattolica quando la cita.
secondo te, un ateo potrebbe sopportare un testo che lo danna all'inferno e dio/un-cattolico non potrebbe sopportare una bestemmia?
altrettanto dovrebbe imparare a fare chi chiede interventi legislative a salvaguardia della propria fede, anche perchè queste richieste c cambiano da fede a fede come si vede nei Paesi islamici.
chiaramente nei luoghi privati , ognuno applica la convenzione che vuole.
la chiesa è libera di richiedere abbigliamento/parole adeguate nei propri locali
tu sei libero di trattar con cortesia o meno il tuo amico,
ateo blasfemo è libero di chiedere come passaparola per entrare in casa sua una bestemmia.
invece il motivo di logica per cui è insensato offendersi dell'offesa a Dio lo ha esposto giulia così come la reale(secondo me) motivazione per cui uno si offende in realtà.