L'istituto della dote è una pagliacciata, certo, una funzione ce l'aveva, quella di salvare la faccia (di culo) della Donna, la sua morale, di mascherare insomma che nello scambio dote/patrimonio, chi ci va a guadagnare, di brutto, è certo sempre lei.
Ed e quindi lei che è realmente interessata alla
dote di lui.
Mette le lenzuola per avere in cambio...un letto.
E' la stessa dinamica in cui credeva (e probabilmente ci crede ancora) un mio amico di sx, simpatizzante del Che (Guevara), insomma di quella sponda lì:
Guarda i cubani sono meravigliosi, non c'hanno niente...ma ti danno tutto!"E ci mancherebbero che facessero anche i difficili" (gli risposi io...
)
"Se appena appena ti senti in dovere di ricambiare la cortesia, tu che qualcosa ce l'hai, dallo scambio non ci perdono di certo"
Pero' lui ci credeva veramente alla loro generosità ...
disinteressata. (nonostante l'evidenza che poi chi ne usciva con le tasche più vuote non erano loro ... ma lui.)
E lo stesso vale per gli uomini.
Giubizza ci crede ad es, e non è certo l'unico.
Così come crede che "ogni scarrafone è bello a mamma sua", e non si chiede come mai nella tradizione popolare partenopea non trova posto il motto reciproco per cui,
ogni (mamma) scarrafona e bella per il figlio (suo) Potrebbe esistere, ma non esiste.
Chissà perchè.....
Tutte finzioni insomma.
Tutto volto a salvare la moralità della donna.
Ma che sarebbero gli uomini senza le finzioni, e soprattutto, senza le bugie delle donne?
Secondo me, sarebbero persi, non avrebbero più punti di riferimento.