Autore Topic: secessione  (Letto 2669 volte)

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secessione
« il: Ottobre 01, 2011, 15:22:32 pm »
qualcuno ha sentito l'affondo di napolitano sulla secessione?

ora, lasciando perdere quel che dice napolitano che è un signore di oltre 80 anni ,  nato e cresciuto(politicamente)  nelle istituzioni repubblicane unitarie e con una formazione politica da stalinista (questo da giovane sosteneva i carraarmati).

tecnicamente pare abbia ragione: neanche democraticamente una regione italiana può dividersi dal Paese  quindi lo Stato dovrebbe reagire con la forza.

però io non sono concorde.
se un territorio vuole separarsi da un altro ha diritto di farlo.
secondo me,  bisognerebbe solo sancire quanto dovrebbe essere la quota minima di popolazione per uno Stato separato.


p.s.
anche secondo me la padania non esiste culturalmente e storicamente
ed un'eventuale secessione di qualsiasi area di questo Paese (nord,sud, tedeschi, greci,albanesi) , a questo punto, farebbe più male che bene ad entrambe le parti.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Offline Peterparkerbs

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Re: secessione
« Risposta #1 il: Ottobre 01, 2011, 15:36:51 pm »
All'inizio degli anni '90 la Cecoslovacchia si è separata pacificamente nella Repubblica Ceca e nella Slovacchia. Nessuna rivoluzione, nessuna guerra. Non servivano i carri armati sovietici per mantenere l'ordine caro presidente... http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/comunismo_nel_mondo/est_europa/ungheria_1956/articolo.php?id=732

Secondo me la questione della secessione è un po' come la questione maschile. Una parte della società ha grandi vantaggi dalla situazione attuale (le donne sfruttano gli uomoni e sud vive a spese del nord). La situazione può cambiare? Difficilmente, a meno di sconvolgimenti.

Certo è che la crisi economica avanza, l'immigrazione musulmana continua... c'è solo da aspettare un pochino.


Offline Nemo90

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Re: secessione
« Risposta #2 il: Ottobre 01, 2011, 16:21:41 pm »
Parlare di aleatorie "secessioni" è politicamente insignificante.
Non si può staccare il Sud dal Nord o far risorgere il Lombardo-Veneto o il Regno delle Due Sicilie.
Tuttavia, la causa del Sud è pertinente, e l'indiscutibile arretratezza delle nostre parti è da ascrivere a 150 anni di indifferenza dello Stato centrale.
Ho una copia di Terroni di Pino Aprile, vi consiglio di leggerlo.

Ora, io sono meridionale e al Nord non ci vado tutti i giorni, ma credo che i bravi padani delle valli si siano un po' stancati dell'inerzia e dell'inadempienza dei politici leghisti che hanno mandato a Roma (ladrona) con la speranza che fossero gli ultimi ad andarci, prima della secessione epocale.

Insomma, la Lega si è incistata nei palazzi romani come e meglio di DC, PSI e PDL. Il profumo del denaro ha inebriato Bossi e soci, e ora sollazzano allegramente nella politica dell'aria fritta.
Insomma, se io fossi un polentone completo di corna rituali, un po' m'incazzerei perché il mio deputato, eletto dal territorio, non sta facendo niente di quel che aveva promesso.

La sonora débacle delle amministrative ha provato - come se ce ne fosse bisogno - che la Lega è tale e quale a tutti gli altri.
I devoti riti padani, la venerabile e taumaturgica acqua del Po, il fuoco sacro di Odino, le cerimonie longobarde, le drakkar vichinghe che incrociano su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, i film flop su Barbarossa, corna e cornetti sono tutto folklore da fumetto per abbindolare le menti deboli e riscaldare i cuori tiepidi con una presunta tradizione celtica.

Non è la Lega la "politica nuova", anzi. Lo poteva essere nei primi '90, ma oggi certamente non lo è più.

In quanto a Napolitano, è uno che non ha capito bene cosa fa un Presidente della Repubblica. Forse Pertini può spiegarglielo.

Offline Utente cancellato

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Re: secessione
« Risposta #3 il: Ottobre 01, 2011, 16:28:05 pm »
il discorso di napolitano era in sintesi il seguente:

- la Costituzione preve la repubblica "una ed indivisibile" art.5  e non prevede istituti per la separazione di una parte del Paese quindi la via secessionista è impossibile anche per via democratica
- al precedente storico(l'indipendentismo siciliano) si rispose con la forza . incarcerando il leader di tale movimento Aprile ( http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Finocchiaro_Aprile ) ed  ha lasciato intendere che lui avallerebbe
-  l'unica modalità di muoversi per gli indipendentisti sarebbe il ricorso all' ONU  ma è del tutto impensabile
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Offline Giuseppe83

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Re: secessione
« Risposta #4 il: Ottobre 01, 2011, 16:53:56 pm »
1) Dal punto di vista giuridico, c'è un conflitto tra due norme costituzionali: l'art 5 da te citato e l'art 11 (l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute). Il principio evocato da Bossi trova riconoscimento anche nelle consuetudine di diritto internazionale che, grazie all'art 11, entra nel nostro ordinamento automaticamente a livello costituzionale. La Corte Costituzionale si è però riservata di controllare che la consuetudine che entra nel nostro ordinamento rispetti i principi fondamentali della Costituzione (tra cui vi è l' unità ed indivisibilità della Repubblica). Ovviamente questa è l'interpretazione della nostra corte, quindi a livello internazionale si potrebbe dire il contrario (non esiste il controllo della corte interna).
2) Dal punto di vista economico cito Uriel (che è diventato il mio blogger di riferimento in materia): il nord ha le industrie e il sud ha il commercio del futuro. Infatti il Mediterraneo diventerà molto più importante dell'Atlantico (le economie dell'oriente e del nord Africa corrono parecchio - io dico per motivi anagrafici), e noi ci troviamo al centro del Mediterraneo. Ma starci al centro non basta: servono le industrie, altrimenti il sud diventa un paese povero che vive di commercio ed economia a basso costo. D'altra parte, il nord da solo subirebbe la concorrenza industriale sia da parte del nord Europa (più tecnologia), sia da parte del sud Italia (costi più bassi) e diventerebbe la Terronia d'Europa. Insomma: uniti si sta benone, divisi si fa la fame (entrambi).   

Offline Fazer

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Re: secessione
« Risposta #5 il: Ottobre 01, 2011, 21:00:57 pm »
...però io non sono concorde.
se un territorio vuole separarsi da un altro ha diritto di farlo.

Quoto.
Napolitano dovrebbe solamente vergognarsi e stare zitto. Ha rotto il cazzo.
Sorvolo sul fatto che lui e i suoi degni compari armati di falce e martello prendevano i soldi dall'URSS per mantenere in piedi il baraccone che serviva, condizioni premettendo, a sganciare l'Italia dalla NATO per traghettarla verso il Patto di Varsavia.
E ora mi parla di trasparenza, di rispetto delle regole e della Costituzione.
Fa finta di non sapere che l'italia semplicemente non esiste.
Unificata con la forza, a scapito di un Sud al quale non importava nulla dell'Italia unita, e' rimasta un coacervo di popoli diversissimi, per cultura, ricchezza, aspirazioni.
Che dire di un certo nord-est che si sente più kartoffeln che spaghetti?
Che battezza i suoi figli Gunther invece che Mario?
Che se potesse scegliere si aggancerebbe all'Austria?
E i valdostani?
E i sardi?
Sapete che da noi ci sono micro-movimenti indipendentisti che vorrebbero il "distacco" persino dalla Sardegna?
I carlofortini, discendenti dai genovesi, che parlano un dialetto per noi incomprensibile che invece in Liguria viene capito benissimo (e ci credo...).
Gli algheresi, discendenti dai catalani, perfettamente a casa loro a Barcellona, pesci fuor d'acqua in Sardegna.
Gli abitanti di Arborea, discendenti dei veneti che il fascismo mandò in qualità di coloni nelle "nuove" terre appena bonificate (prima era tutta una gigantesca palude).
E questo vecchio ipocrita stordito mi parla di Italia unica e indivisibile.
Che provi a lasciar decidere i popoli, e vediamo quanto dura lo stivale unito (con la forza).

Online Jason

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Re: secessione
« Risposta #6 il: Ottobre 01, 2011, 21:57:25 pm »
Citazione
Unificata con la forza, a scapito di un Sud al quale non importava nulla dell'Italia unita

Lo sai perchè non importava nulla al Sud, si ?

Citazione
Che se potesse scegliere si aggancerebbe all'Austria?

Cosa? Annessione all'austria ?
 :w00t: :w00t: :w00t: :w00t: :w00t: :w00t: :w00t: :w00t:

Chiedi a buona parte dei valdaostani, dei friulani e dei trentini cosa ne pensano della secessione, vai vai :D :D :D :D :D :D

Citazione
E i sardi?

Sui Sardi ti dò ragione.

Citazione
Che provi a lasciar decidere i popoli, e vediamo quanto dura lo stivale unito (con la forza).

Io un'idea ce l'ho :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Online Massimo

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Re: secessione
« Risposta #7 il: Ottobre 01, 2011, 22:13:29 pm »
Se la situazione economica dovesse precipitare (com'è probabile) il Nord non ci starebbe ad
andare a fondo insieme al resto dell'Italia. Farebbe qualsiasi cosa, anche la secessione, per
salvarsi dal collasso. E poi a vedere se e come se la facesse da solo: poi magari si renderebbe
conto che la secessione non è stata sufficiente ed utile. Però la farebbe ugualmente, prima,
come extrema ratio. Per eventualmente pentirsi poi.

Offline yamamax

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Re: secessione
« Risposta #8 il: Ottobre 01, 2011, 22:16:55 pm »
Su questo argomento è il caso che decidiamo una volta per tutte cosa vogliamo fare da "grandi". Allora abbiamo creato una Comunità Europea con tanto di Parlamento, una Banca Centrale, una moneta unica (Euro),  un Euribor, delle leggi europee e quant' altro .... ora vogliamo dire che è tutto uno scherzo.! Non dico che tutto questo funzioni ancora,  c' è molto da fare, però l' alternativa cos' è ... lo smebramento in tanti micro stati, certo non fatico molto a capire che il popolo italico se avesse la possibilità farebbe non sò quante secessioni, in alcune zone ogni condominio avrebbe il ponte levatoio e l 'inno nazionale. Sicuramente è un retaggio storico dovuto a non sò quante invasioni e culture subite, ma ora si dovrebbe fare uno sforzo e uscire da questa mentalità da "bottegari" che ci portiamo dietro, e forse cominceremmo a diventare competitivi e smettere di campare di espedienti e assistenzialismo.
Napolitano ha rotto  perchè è un rappresentante della vecchia politica incoerente, ma anche la Lega "poltronara" che mantiene in vita una coalizione agonizzante promettendo ai suoi elettori cose che non saranno mai in grado di fare ha rotto abbastanza.

Offline Fazer

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Re: secessione
« Risposta #9 il: Ottobre 01, 2011, 22:35:16 pm »
Lo sai perchè non importava nulla al Sud, si ?

No Jason, spiegacelo tu. E spiegaci anche cosa c'entra questa uscita.

Chiedi a buona parte dei valdaostani, dei friulani e dei trentini cosa ne pensano della secessione, vai vai :D :D :D :D :D :D

E questo cosa significa?
Se e' per quello, chiedendo alla maggior parte dei sardi, ti verrebbe risposto che quei quattro algheresi e carlofortini sono pazzi e non contano nulla... :doh:
Ma che discorsi...
Ciò non toglie che un certo malcontento esiste, così come una certa senzazione di "diversità" e' dura a morire.

Sui Sardi ti dò ragione.

E vorrei vedere!!! :mad:

Io un'idea ce l'ho :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

E diccela, va...

...certo non fatico molto a capire che il popolo italico se avesse la possibilità farebbe non sò quante secessioni, in alcune zone ogni condominio avrebbe il ponte levatoio e l 'inno nazionale. Sicuramente è un retaggio storico dovuto a non sò quante invasioni e culture subite...

Non per niente uno dei motivi per i quali stiamo andando a fondo e' la nostra proverbiale litigiosità... ^_^





Offline Red-

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Re: secessione
« Risposta #10 il: Ottobre 01, 2011, 23:15:25 pm »
Secondo me:
1- l'Italia non andrà a fondo, e se ci andrà si trascinerà dietro l'Europa e mezzo mondo occidentale.

2- La Lega Nord non persegue la secessione (estrema ratio, ma secondo me solo spauracchio da agitare a fini politici) ma il federalismo, ovvero un governo centrale con poteri limitati e precisi che coordina diversi stati separati.

3- Il leader storico della Lega è ormai ko, si dice che le decisioni ormai le prenda la moglie, detta "Lady B, imperatrice di Padania", si veda ad es. la sparata contro la parificazione delle pensioni uomo donna.
La lega cambierà presto il suo capo, in alternativa perderà tutto il suo consenso.
« Ultima modifica: Ottobre 04, 2011, 21:05:12 pm da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Online Jason

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Re: secessione
« Risposta #11 il: Ottobre 02, 2011, 00:16:14 am »
Citazione
No Jason, spiegacelo tu. E spiegaci anche cosa c'entra questa uscita.

Basta che studi la storia del sud e dei Borbone, nonchè cos'è successo veramente nei momenti dell'unificazione.

Citazione
E questo cosa significa?
Se e' per quello, chiedendo alla maggior parte dei sardi, ti verrebbe risposto che quei quattro algheresi e carlofortini sono pazzi e non contano nulla... :doh:

Non parlo della gente ma di motivi economici. Anzi, più precisamente parlo di statuti speciali.
Sai che se si dovesse fare la secessione, le regioni a statuto speciale perderebbero questo status e di conseguenza i soldi in più che vengono iniettati alle stesse ? E secondo te sono tanto imbecilli da staccarsi da uno stato che le regala soldi solo perchè sono le "regioni elette" ?




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Online fabriziopiludu

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Re: secessione
« Risposta #12 il: Ottobre 02, 2011, 09:36:17 am »
Basta che studi la storia del sud e dei Borbone, nonchè cos'è successo veramente nei momenti dell'unificazione.

E qualche anno dopo!!!!!


Offline Fazer

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Re: secessione
« Risposta #13 il: Ottobre 02, 2011, 11:18:18 am »
Non parlo della gente ma di motivi economici. Anzi, più precisamente parlo di statuti speciali.
Sai che se si dovesse fare la secessione, le regioni a statuto speciale perderebbero questo status e di conseguenza i soldi in più che vengono iniettati alle stesse ? E secondo te sono tanto imbecilli da staccarsi da uno stato che le regala soldi solo perchè sono le "regioni elette" ?

In questo 3D invece si parla di popoli, non di soldi.
E' fin troppo chiaro che non ci saranno mai secessioni di alcun genere, ma non per paura, da parte delle Regioni a Statuto Speciale, di perdere i finanziamenti statali.
Molto più semplicemente la situazione non muterà per questione di...numeri.
Ciò non toglie che ogni manifestazione di dissenso venga non già contestata, ma peggio ridicolizzata.
"Grottesca" la definisce Napolitano, usando un arma che abbiamo già visto all'opera in mano alle femministe.
Ma se la padania, che secondo Napolitano non esiste, un giorno decidesse a maggioranza di staccarsi, avrebbe tutto il diritto di farlo.
Io non sono indipendentista, vorrei che l'Italia restasse unita, ma non posso far finta di non vedere che questa e' poco più di una federazione, più simile alla ex Jugoslavia che ad una "vera" nazione.
Del resto, quando vado in Spagna mi basta parlare il mio dialetto per essere capito da tutti: a Roma no... :P

P.S.
Le Regioni a Statuto Speciale non sono affatto "regioni elette" come dici tu.
Semplicemente sono "diverse", e quello che era un giusto riconoscimento delle peculiarità di alcune terre si e' trasformato nel tempo in un sistema per ottenere soldi senza fare un cazzo.
L'idea era giusta, l'applicazione sbagliata.