Off Topic > Off Topic
secessione
Utente cancellato:
qualcuno ha sentito l'affondo di napolitano sulla secessione?
ora, lasciando perdere quel che dice napolitano che è un signore di oltre 80 anni , nato e cresciuto(politicamente) nelle istituzioni repubblicane unitarie e con una formazione politica da stalinista (questo da giovane sosteneva i carraarmati).
tecnicamente pare abbia ragione: neanche democraticamente una regione italiana può dividersi dal Paese quindi lo Stato dovrebbe reagire con la forza.
però io non sono concorde.
se un territorio vuole separarsi da un altro ha diritto di farlo.
secondo me, bisognerebbe solo sancire quanto dovrebbe essere la quota minima di popolazione per uno Stato separato.
p.s.
anche secondo me la padania non esiste culturalmente e storicamente
ed un'eventuale secessione di qualsiasi area di questo Paese (nord,sud, tedeschi, greci,albanesi) , a questo punto, farebbe più male che bene ad entrambe le parti.
Peterparkerbs:
All'inizio degli anni '90 la Cecoslovacchia si è separata pacificamente nella Repubblica Ceca e nella Slovacchia. Nessuna rivoluzione, nessuna guerra. Non servivano i carri armati sovietici per mantenere l'ordine caro presidente... http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/comunismo_nel_mondo/est_europa/ungheria_1956/articolo.php?id=732
Secondo me la questione della secessione è un po' come la questione maschile. Una parte della società ha grandi vantaggi dalla situazione attuale (le donne sfruttano gli uomoni e sud vive a spese del nord). La situazione può cambiare? Difficilmente, a meno di sconvolgimenti.
Certo è che la crisi economica avanza, l'immigrazione musulmana continua... c'è solo da aspettare un pochino.
Nemo90:
Parlare di aleatorie "secessioni" è politicamente insignificante.
Non si può staccare il Sud dal Nord o far risorgere il Lombardo-Veneto o il Regno delle Due Sicilie.
Tuttavia, la causa del Sud è pertinente, e l'indiscutibile arretratezza delle nostre parti è da ascrivere a 150 anni di indifferenza dello Stato centrale.
Ho una copia di Terroni di Pino Aprile, vi consiglio di leggerlo.
Ora, io sono meridionale e al Nord non ci vado tutti i giorni, ma credo che i bravi padani delle valli si siano un po' stancati dell'inerzia e dell'inadempienza dei politici leghisti che hanno mandato a Roma (ladrona) con la speranza che fossero gli ultimi ad andarci, prima della secessione epocale.
Insomma, la Lega si è incistata nei palazzi romani come e meglio di DC, PSI e PDL. Il profumo del denaro ha inebriato Bossi e soci, e ora sollazzano allegramente nella politica dell'aria fritta.
Insomma, se io fossi un polentone completo di corna rituali, un po' m'incazzerei perché il mio deputato, eletto dal territorio, non sta facendo niente di quel che aveva promesso.
La sonora débacle delle amministrative ha provato - come se ce ne fosse bisogno - che la Lega è tale e quale a tutti gli altri.
I devoti riti padani, la venerabile e taumaturgica acqua del Po, il fuoco sacro di Odino, le cerimonie longobarde, le drakkar vichinghe che incrociano su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, i film flop su Barbarossa, corna e cornetti sono tutto folklore da fumetto per abbindolare le menti deboli e riscaldare i cuori tiepidi con una presunta tradizione celtica.
Non è la Lega la "politica nuova", anzi. Lo poteva essere nei primi '90, ma oggi certamente non lo è più.
In quanto a Napolitano, è uno che non ha capito bene cosa fa un Presidente della Repubblica. Forse Pertini può spiegarglielo.
Utente cancellato:
il discorso di napolitano era in sintesi il seguente:
- la Costituzione preve la repubblica "una ed indivisibile" art.5 e non prevede istituti per la separazione di una parte del Paese quindi la via secessionista è impossibile anche per via democratica
- al precedente storico(l'indipendentismo siciliano) si rispose con la forza . incarcerando il leader di tale movimento Aprile ( http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Finocchiaro_Aprile ) ed ha lasciato intendere che lui avallerebbe
- l'unica modalità di muoversi per gli indipendentisti sarebbe il ricorso all' ONU ma è del tutto impensabile
Giuseppe83:
1) Dal punto di vista giuridico, c'è un conflitto tra due norme costituzionali: l'art 5 da te citato e l'art 11 (l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute). Il principio evocato da Bossi trova riconoscimento anche nelle consuetudine di diritto internazionale che, grazie all'art 11, entra nel nostro ordinamento automaticamente a livello costituzionale. La Corte Costituzionale si è però riservata di controllare che la consuetudine che entra nel nostro ordinamento rispetti i principi fondamentali della Costituzione (tra cui vi è l' unità ed indivisibilità della Repubblica). Ovviamente questa è l'interpretazione della nostra corte, quindi a livello internazionale si potrebbe dire il contrario (non esiste il controllo della corte interna).
2) Dal punto di vista economico cito Uriel (che è diventato il mio blogger di riferimento in materia): il nord ha le industrie e il sud ha il commercio del futuro. Infatti il Mediterraneo diventerà molto più importante dell'Atlantico (le economie dell'oriente e del nord Africa corrono parecchio - io dico per motivi anagrafici), e noi ci troviamo al centro del Mediterraneo. Ma starci al centro non basta: servono le industrie, altrimenti il sud diventa un paese povero che vive di commercio ed economia a basso costo. D'altra parte, il nord da solo subirebbe la concorrenza industriale sia da parte del nord Europa (più tecnologia), sia da parte del sud Italia (costi più bassi) e diventerebbe la Terronia d'Europa. Insomma: uniti si sta benone, divisi si fa la fame (entrambi).
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa