Autore Topic: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.  (Letto 2639 volte)

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Offline lady

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La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« il: Ottobre 04, 2011, 02:24:44 am »
ARTICOLO DI DIVULGAZIONE SOCIALE
La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
diffuso dall'ag.stampa Fidest, Secolo d'Italia e altri periodici

non più maschi, non più padri,
non più malati, barboni, lavoratori.. di serie b

[>> leggi articolo completo]
http://www.paternita.info/lettere/uomo-vittima/

Italia, 10.2011

NETWORK EDUCATIVO PATERNITA.INFO
http://www.paternita.info
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Online Massimo

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #1 il: Ottobre 04, 2011, 14:17:57 pm »
Questo è un fulgido esempio di saldatura mirabile tra cultura patriarcale e cultura femminista. Per
la prima l'uomo è sacrificabile in quanto TENUTO a rischiare, a battersi, a osare: se vince, tanto
meglio per lui (e in fondo non fa nulla di diverso da quello che ci si aspetta che faccia). Se perde
tanto peggio per lui; non gli resta, se gli riesce, che crepare con dignità almeno per lasciare un
buon ricordo di lui agli altri. Comparsa sulla scenza la cultura femminista, questa all'inizio ha fatto
finta di contestare questa impostazione. Ma poi si era resa conto che DI FATTO era funzionale
alla propria, di impostazione: che l'uomo è sacrificabile in quanto inferiore, rozzo, lercio, maialesco
violento, stupratore o nel migliore dei casi inutile o inetto. E, viceversa,  mentre la donna per la
prima era da tutelare e da proteggere in quanto debole e indifesa, per la seconda SI DEVE invece
tutelare in quanto essere meraviglioso e "superiore". Accorgendosi che sia pure partendo da delle
premesse irritanti, la cultura patriarcale portava agli stessi risultati voluti dal femminismo, è stata
furbescamente tollerata dal femminismo che si è affiancato ad essa senza di fatto contrastarla e
combatterla. Come si spezza questa saldatura? Non si sa! Si sa solo che BISOGNA spezzarla!

Offline Giuseppe83

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #2 il: Ottobre 04, 2011, 15:16:06 pm »
Questo è un fulgido esempio di saldatura mirabile tra cultura patriarcale e cultura femminista. Come si spezza questa saldatura?
Automaticamente. Gli uomini smetteranno di rischiare perchè non è più conveniente. Ci rimetterà tutta la società. Pazienza.

Online Massimo

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #3 il: Ottobre 04, 2011, 21:48:15 pm »
Automaticamente. Gli uomini smetteranno di rischiare perchè non è più conveniente. Ci rimetterà tutta la società. Pazienza.
Bravo! Ben detto!

Offline ilvaccaro

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #4 il: Ottobre 04, 2011, 22:44:12 pm »
Automaticamente. Gli uomini smetteranno di rischiare perchè non è più conveniente. Ci rimetterà tutta la società. Pazienza.

Già...Se gli uomini in massa tirassero i remi in barca le conseguenze su tutta la società sarebbero devastanti l'uomo non è uomo solo perché si sacrifica, ma anche e sopratutto perché "FA".......L'uomo.

E quasi sempre "FA", a vantaggio di qualcuno o di qualcosa, solitamente a vantaggio di questa o quella donna..... Non ci vuole molto per rendersi conto che la rinuncia al fare in ogni senso significa anche la rinuncia alla quasi totalità dei problemi e dei casini che gli uomini si trovano costretti ad affrontare e risolvere nel corso della vita...

Riguardo alla convenienza del fare poi, inizio ad avere seri dubbi...... C'è mai stato un periodo storico in  cui fare ed essere il "vero uomo" è mai stato conveniente?

Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Online Jason

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #5 il: Ottobre 05, 2011, 00:10:26 am »
Già...Se gli uomini in massa tirassero i remi in barca le conseguenze su tutta la società sarebbero devastanti l'uomo non è uomo solo perché si sacrifica, ma anche e sopratutto perché "FA".......L'uomo.

E quasi sempre "FA", a vantaggio di qualcuno o di qualcosa, solitamente a vantaggio di questa o quella donna..... Non ci vuole molto per rendersi conto che la rinuncia al fare in ogni senso significa anche la rinuncia alla quasi totalità dei problemi e dei casini che gli uomini si trovano costretti ad affrontare e risolvere nel corso della vita...

Riguardo alla convenienza del fare poi, inizio ad avere seri dubbi...... C'è mai stato un periodo storico in  cui fare ed essere il "vero uomo" è mai stato conveniente?



Beh, non a caso ci sono utenti ( tra i quali mi pare silverback) che provocatoriamente affermano che "l'inutilità del maschio, paradossalmente lo renderà libero"
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Online Massimo

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #6 il: Ottobre 05, 2011, 00:20:57 am »
Già...Se gli uomini in massa tirassero i remi in barca le conseguenze su tutta la società sarebbero devastanti l'uomo non è uomo solo perché si sacrifica, ma anche e sopratutto perché "FA".......L'uomo.

E quasi sempre "FA", a vantaggio di qualcuno o di qualcosa, solitamente a vantaggio di questa o quella donna..... Non ci vuole molto per rendersi conto che la rinuncia al fare in ogni senso significa anche la rinuncia alla quasi totalità dei problemi e dei casini che gli uomini si trovano costretti ad affrontare e risolvere nel corso della vita...

Riguardo alla convenienza del fare poi, inizio ad avere seri dubbi...... C'è mai stato un periodo storico in  cui fare ed essere il "vero uomo" è mai stato conveniente?



Ti rispondo io, caro Vaccaro: NON è mai stato conveniente, nel senso che dal punto di vista
meramente contabile, il gioco non è mai valso la candela. Tra l'altro un aspetto del sistema
patriarcale che quelle scimunite di femministe si sono sempre BEN guardate dall'evidenziare
è la deresponsibilizzazione che il sistema offriva alla donna: il vantaggio psicologico di poter
contestare gli eventuali insuccessi maschili senza rischiarne di propri. Nella bieca famiglia
patriarcale la donna, qualsiasi donna, poteva dire al marito: "Vai avanti tu e combatti pure
le tue battaglie: se tu vinci, io mi impadronirò dei tuoi successi, li farò miei, me ne vanterò
di fronte agli altri come fossero i miei e dirò che sei diventato l'uomo che sei anche grazie
ai miei consigli e quindi per merito mio. Se invece perdi, il fallimento sarà soltanto tuo!"
Questo è il vantaggio che oggi guarda caso le donne cercano di recuperare e di far rivivere
appellandosi al maschilismo imperante e alla violenza maschile contro le donne come alibi per
le loro difficoltà e per le loro sconfitte. Ma almeno, le donne una volta davano ed erano tenute
a dare quei servizi, quella cura, quelle capacità culinarie, quella disponibilità sessuale che ora
si vantano di non dare e di non voler dare più. Pretendendo però ovviamente di ricevere dall'
uomo le stesse protezioni e le stesse attenzioni, si capisce. Inoltre, c'era l'apprezzamento
che la società in genere manifestava per la figura e il ruolo maschile. Quindi, se nulli erano
anche allora i vantaggi materiali, esistevano per lo meno quelli psicologici e domestici. Ora
l'uomo è continuamente sbeffeggiato e deriso, il suo ruolo è svilito, le sue ragioni calpestate
nelle cause di divorzio e di separazione, viene continuamente dipinto come un babbeo e un
coglione; quando serve la sua virilità viene invocata e quando non serve più ridicolizzata. In
queste condizioni, caro Vaccaro, occorre una buona volta accantonare non solo la cavalleria
ma anche la tradizionale "virilità" e trasformarci in calcolatori ed opportunisti. E' questa ormai
l'unica strada percorribile: alle stronze si deve rispondere in un solo modo. Con la stronzaggine.

Offline Ethans

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #7 il: Ottobre 05, 2011, 02:37:57 am »
E' questa ormai l'unica strada percorribile: alle stronze si deve rispondere in un solo modo. Con la stronzaggine.

Non credo, l'unica strada percorribile è lasciarle fare. Chi fa, prima o poi, sbaglia:

Citazione da: Guit
Ci stiamo avvicinando al momento in cui le donne hanno un reale visibile potere che non si può più dissimulare, accollando tutto sugli uomini, con tanta faciloneria. E' quello il momento che aspetto. Il femminismo ha accusato storicamente il maschio in virtù del suo fare e del suo sbagliare, adesso dovranno fare loro ma dopo cento anni di accuse non possono sbagliare. E invece sbaglieranno come e più degli uomini, perché non si scappa: quando devi fare prima o poi sbagli. E' finita l'era in cui stanno a casa ad allattare e fanno fare tutto agli altri. Per poi puntare il dito e accusare, autoincensandosi come vittime innocenti, ponendosi in una posizione di superiorità morale. Sta finendo e non vedo l'ora.

Questa è l'unica strada veramente percorribile. E anch'io come il buon Guit aspetto quel momento.

 ;)

Online Massimo

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #8 il: Ottobre 05, 2011, 20:48:01 pm »
Una risposta, Ethans, non esclude l'altra: anche perchè mentre tu aspetti quel fatidico momento
tu che fai? Aspetti e basta? Io mi permetto anche di fare lo stronzo: se lo meritano in pieno!

Offline Ethans

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Re: La Cultura dell'Uomo Sacrificabile.
« Risposta #9 il: Ottobre 06, 2011, 01:44:58 am »
mentre tu aspetti quel fatidico momento tu che fai? Aspetti e basta?

Non vedo alternative.



Offline giovane

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