http://www.corriere.it/politica/11_ottobre_04/minetti-collegio-donne_7f8f2f14-ee46-11e0-a09e-1525768cac3d.shtml«Spero di trovare un collegio
di donne. Mi capirebbero»
«Io in aula? Doveroso, anche per rispetto della giustizia»
MILANO - Accompagnata dal padre Antonio, giacca nera su top nero, jeans blu scuro, occhiali da sole, al settimo piano del palazzo di giustizia Nicole Minetti attrae la curiosità di addetti ai lavori e non di fronte all'aula del gup Maria Grazia Domanico. È la sua prima volta all'udienza preliminare.
Si aspettava di essere rinviata a giudizio?
«Certo. Quando ho visto che i pm non replicavano ho pensato che i giochi erano fatti».
Perché è venuta?
«Essendo imputata in un processo mi sembrava doveroso presentarmi. Anche per rispetto della giustizia e come forma di responsabilità».
È vero che non ci ha dormito?
«Sì. Infatti avevo una faccia... Si decideva della mia sorte, ero molto ansiosa».
In aula c'erano tre delle ragazze che hanno raccontato delle sere ad Arcore. Cosa ha provato vedendole?
«Niente. Come hanno ribadito i miei avvocati, le loro deposizioni sono a mio favore».
A suo favore?
«Imane Fadil rimarca che io non ho avuto nulla a che fare con il fatto che lei sia venuta ad Arcore, non ce l'ho portata io».
Ma dice anche che lei faceva balletti sexy ed una volta si era vestita da suora.
«Respingo assolutamente queste sue dichiarazioni».
Come si sente a dover affrontare un processo per questi reati?
«Ovvio che avrei preferito evitarlo, ma visto che ci sarà sono certa che riuscirò a chiarire la mia posizione e a dimostrare la mia innocenza.
Da donna mi auguro che a giudicarmi sia un collegio di donne o per lo meno a maggioranza femminile».
Perché, non si fida degli uomini?
«Le donne riuscirebbero a capire di più la mia estraneità ai fatti. Le donne hanno una sensibilità diversa».Sarà presente al processo?
«Penso di sì».
La prima telefonata ricevuta?
«Mia mamma. Mi ha detto di stare tranquilla, che tutto andrà bene».
E lei chi ha chiamato?
«Non ho chiamato nessuno».
Berlusconi?
«Non l'ho sentito».
Conta di sentirlo? Lo rivedrà?
«Me lo auguro, certamente. Il legame è immutato».
Il fidanzato?
«Sono single. Meglio soli che male accompagnati».
È stata criticata per la maglietta «Senza t-shirt sono ancora meglio». Come le è venuto in mente?
«Non mi è venuto in mente, è stato un caso. Non era una provocazione. È una maglietta che ho comprato con altre tre, tutte spiritose. Ho 26 anni e nel tempo libero mi vesto come mi pare, ma sempre nei limiti della decenza. In Consiglio regionale vesto di tutto punto. Penso che in questo momento io sia un facile bersaglio, un espediente per ottenere altro. Chi fa il mio nome è consapevole di avere eco, risonanza».
Dall'opposizione, Cremonesi (Sel) chiede l'intervento di Formigoni e definisce inopportuna la sua permanenza in Consiglio.
«Mi appello alla presunzione di innocenza, che tutti dovrebbero ricordare».
Le parole della tipa in questione dicono molto di più di quanto lei creda...