Autore Topic: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?  (Letto 3198 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« il: Ottobre 06, 2011, 14:33:45 pm »
E - Cat, Aspettando La Fusione Fredda

 Categoria Tecnologia e Scienze  -  Letto da 2323 persone  -  Visualizzazioni: 2676

Andrea Rossi non è un personaggio nuovo ai media, con un passato controverso per la vicenda Petroldragon, segnato da grandi annunci e cocenti delusioni. Così, all'avvento di quello che potrebbe essere una passaggio epocale per la nostra società non si può non guardare gli avvenimenti recenti con un minimo di cautela.

Perché il tema della fusione fredda rappresenta ai nostri giorni l'equivalente della pietra filosofale per gli alchimisti del medioevo. E data la continua crescita dei prezzo delle materie energetiche non si tratta solo di una similitudine.



D'altronde, già nel 1989 il mondo ebbe un sussulto quando i due ricercatori Fleischmann e Pons annunciarono di aver realizzato quello che molti scienziati avevano provato a fare per lungo tempo: sfruttare l'enorme potenziale energetico della fusione tra nuclei di idrogeno, senza produrre i devastanti e tristemente noti effetti delle bombe H. Realizzare un sole in miniatura per produrre energia pulita, in abbondanza e senza scorie nocive per l'ambiente.

Dopo il clamore dell'annuncio, la difficoltà nel riprodurre i risultati presentati dai due chimici raffreddarono molto gli entusiasmi e l'interesse mediatico su tale argomento andò scemando. Ma la ricerca sulla fusione fredda (indicata anche come LENR - Low Energy Nuclear Reaction) non si è mai interrotta completamente, senza però dare fino ad oggi nessun risultato di rilievo.

Ma a 22 anni di distanza dal quel primo annuncio, nuovamente siamo a confrontarci con una notizia che davvero potrebbe cambiare molte cose della nostra società, mutando radicalmente equilibri mondiali in tema di energia. L'annuncio è avvenuto ad inizio 2011 ed ha avuto grande risonanza, attirando l'attenzione di giornali importanti come Repubblica e Focus e della televisione.

Fuori dai laboratori di ricerca tradizionali - più precisamente dentro un capannone nella periferia di Bologna – l'ingegnere Andrea Rossi ha messo a punto un apparecchio, denominato E-CAT, che promette di realizzare quel sogno a lungo cercato. A supporto della suo lavoro Rossi ha chiamato il fisico Sergio Focardi, professore emerito dell'Alma Mate. Per dare credibilità al lavoro, molte delle dimostrazioni sul funzionamento dell'apparecchio sono avvenute in presenza di osservatori esterni e di membri della comunità scientifica.

Ma in realtà, nonostante l'impatto mediatico e la ricerca di visibilità, molte cose restano poco chiare. A partire dal principio di funzionamento dell'intero apparato, non perfettamente chiaro neppure a Rossi e collaboratori, per finire al cuore reattore, l'unica parte – probabilmente la più importante – ancora coperta da segreto e nota solo a Rossi.

Questo aspetto risulta comprensibile, dato che è naturale cercare di proteggere il frutto del proprio lavoro e dei propri investimenti. Ma il passato insegna e gli scettici si attendono qualche prova in più: così Rossi annuncia che in Grecia e negli USA si stanno già producendo moduli industriali per la produzione di energia, basati sul suo sistema e con uscita prevista per l'autunno.

Il nome del partner greco è la Defkalion Green Technologies, sul cui sito web non compare alcuna notizia del rivoluzionario sistema. Ma cercando ancora, si approda sul sito “E-Cat world” (http://www.e-catworld.com/) il cui motto è “Getting Ready for The Rossi Energy Catalyzer”; sarò nel posto giusto per avere informazioni ?

Così si apprende che i rapporti con i greci si sono interrotti (sembra per inadempienza della Defkalion), che esiste un libro, tradotto anche in inglese, che si intitola “i segreti dell'E-CAT”, dove si descrive l'intero apparato (compreso il misterioso catalizzatore segreto?) in vendita a 7 euro, che il modulo industriale è apparso in un video per una rivista svedese e che sarà messo in funzione in ottobre per dei test presso l'università di Uppsala, che il fisico premio Nobel Brian Josephson si è interessato del sistema, pur non dando giudizi definitivi.

Ma la cosa che più stupisce è la quantità di informazioni presenti sul sito; praticamente ogni giorno viene pubblicata una notizia su E-CAT e dintorni. E' un buon segno? Non saprei: in campo scientifico, molto clamore serve spesso per buttare fumo negli occhi e nascondere la realtà.
La ricerca scientifica ha le sue regole, prima tra tutte la riproducibilità degli esperimenti – come ben sanno Fleischmann e Pons – e la divulgazione di tutti i dati scientifici necessari per poter ripetere l'esperimento.

Allora tutto male? Non voglio dire questo: alcune grandi scoperte hanno spesso avuto luogo in modo inatteso e magari sono state viste con sospetto od incredulità. E non è nello spirito della scienza rifiutare a priori alcuna possibilità, neppure quando essa viola quello a cui si è sempre creduto, come ad esempio l'inviolabilità della velocità della luce di cui alla recente notizia CERN di Ginevra.

Allora tanto vale aspettare gli eventi, riflettendo a quello che ha detto un premio Nobel sull'argomento “Se la fusione fredda funzionasse davvero, allora vorrebbe dire che Dio è stato molto, molto buono con noi”.

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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #1 il: Ottobre 07, 2011, 11:00:49 am »
http://technews.it/NUegf
La fusione fredda di Rossi funziona: prime conferme NON ufficiali
Di cassioli in , Ieri alle 21:068 commenti La centrale da 1MW Un blogger italiano diventato ormai famoso proprio grazie alla Fusione Fredda di Andrea Rossi è stato presente oggi durante il test pubblico della centrale da 1 megawatt, svoltosi a Bologna.
Il blogger ha riferito minuto per minuto le sue osservazioni su twitter.
La più interessante è la seguente:
http://twitter.com/#!/22passi/status/121981413682724864


the E-Cat goes on in autosustaining


L'e-cat è in autosostentamento; ovvero, sta fabbricando energia "dal nulla" (in realtà, secondo le teorie, sta trasferendo energia dal "livello nucleare" al "livello chimico").

Alle 19:00 segue il twit: http://twitter.com/#!/22passi/status/122002638089895936

At 19:00, after 4 hours in continuous self-sustaining mode, the reaction has been interrupted as planned...


La reazione in autosostentamento viene interrotta come pianificato dopo 4 ore.

Sembra che fossero presenti sul posto, tra gli altri, anche giornalisti di Radio24, quindi forse domani potremmo avere qualche notizia "ufficiale".


Il blogger di "22passi" all'interno della centrale a fusione fredda da 1 megawatt

Devono comunque essere ancora svolti, ripetiamo, test e verifiche anti-imbroglio.
Se non si riuscirà a scoprire il "trucco" che "fa sembrare" che la macchina "produca energia".... sarà un momento storico.

Aggiornamenti da twitter:
non si potranno sapere dettagli precisi fino a domani perchè una rivista svedese ha acquistato i diritti esclusivi sull'evento, ma tramite twitter trapela qualcosa: la reazione avrebbe prodotto 3500 W in 4 ore tramite un delta di temperatura di 5°C.
Ora si sta procedendo allo smontaggio della macchina per esaminarla, davanti a vari testimoni.
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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #2 il: Ottobre 07, 2011, 14:22:59 pm »
Non sembra per il momento una bufala,la rivista svedese NYTECNYK era presente al momento dell'esperimento(ha acquistato i diritti di divulgazione dell'esperimento),insieme al professor Sven Kullander dell'università di Uppsala,al professor Focardi dell'università di Bologna,e ad alcuni giornalisti italiani di Focus,e Radio 24.
Questo è il report di nytechik,che sembra cautamente affermare la riuscita dell'esperimento del 6 ottobre.

http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3284823.ece

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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #3 il: Ottobre 07, 2011, 19:50:51 pm »
Articolo di radio24-il sole 24 ore

Fusione fredda: un nuovo esperimento accende la speranza
Radio24

di Maurizio Melis

Mentre la scienza ufficiale se ne tiene ben lontana, in un misto di prudenza e aperta ostilità, prosegue la strana vicenda dell’Energy Catalizer, il reattore a fusione fredda (più correttamente bisognerebbe parlare di reazioni nucleari a bassa energia – LENR) inventato da Andrea Rossi e basato sugli studi del fisico Sergio Focardi. Parliamo di una reazione nucleare pulita (non produce scorie) e in grado di generare energia in quantità praticamente illimitate a partire da due elementi comunissimi su tutto il pianeta: nikel e idrogeno. Tutto qusto, naturalmente, se l’effettivo funzionamento dell’apparato verrà dimostrato.

 
Rossi accanto all'E-cat


A Bologna, il 6 Ottobre, presso l'EFA, l’azienda della famiglia Rossi, è andato in scena l’ultimo capitolo della saga. Davanti a un un pubblico ristretto, una ventina di persone tra giornalisti (tre, tra cui chi scrive, più un blogger), rappresentanti di aziende sevdesi e americane (quali, non lo hanno voluto rivelare) e osservatori dell’Università di Uppsala e dell’Università di Bologna (che però non è coninvolta ufficialmente nell’esperimento, e ha vietato ai suoi di rilasciare dichiarazioni), l’E-cat di Rossi ha prodotto acqua calda e/o vapore per quasi quattro ore senza alcun tipo di fonte di energia esterna, con l’eccezione di un dispositivo “per produrre frequenze” che consumava circa 150W. La potenza erogata dall’E-cat, durante questa fase, ha invece oscillato tra circa 2500 e 6000W.

 
L'interno dell'E-cat


Le dimostrazioni effettuate precedentemente da Rossi erano state attaccate per l’estrema approssimazione con cui erano state effettuate. Questa volta invece, per quanto il margine di errore sia ancora significativo, le misure appaiono molto più solide. Sia perché la metodologia adottata per misurare l’energia prodotta è molto più convincente, sia perché misure indipendenti effettuate da alcuni dei presenti, per quanto imprecise, hanno di fatto confermato le letture di Rossi (un report dettagliato dell’esperimento, a cura di Mats Lewan, è disponibile nel sito del magazine svedese NyTeknik). In particolare, con l’esperimento di ieri è stata eliminata l’incertezza sulla stima dell’energia prodotta causata dalla grande difficoltà di stabilire se il vapore prodotto dall’E-cat fosse effettivamente tale, o se non fosse invece un misto di vapore e goccioline d’acqua. Questo fatto, che può apparire un dettaglio irrilevante, causava invece un’incertezza sufficiente a vanificare completamente la misura. Questa incertezza si può considerare superata con l’esperimento di ieri.

 
In laboratorio


Tuttavia alcuni punti deboli rimangono ancora, primo fra tutti il fatto che la prova non si è svolta in terrotorio neutro. Sarebbe certamente auspicabile che Rossi accettasse che un laboratorio universitario testasse indipendentemente l’apparato, con tutte le garanzie necessarie a tutelare la proprietà intellettuale di Rossi (ovvero, senza poterci guardare dentro), ma l’inventore non sembra avere la minima intenzione de andare in questa direzione. Invece, Rossi punta ad attivare nelle prossime settimane un impianto da 1 MW, che è ormai quasi completo e che ieri abbiamo avuto l’opportunità di visionare durante la dimostrazione. Se l’apparato funzionerà, sarà molto difficile sostenere che si tratta di un trucco, mentre ci troveremmo imporvvisamente proiettati, dal punto di vista energetico, in una nuova era.
Nel frattempo, però, si scateneranno ogni genere di speculazioni, con gli entusiasti da una parte, e gli scettici a oltranza dall’altra. Certo, sarebbe utile che questi ultimi, oltre a criticare (cosa che fanno benissimo a fare) proponessero anche una spiegazione alternativa alla produzione di energia vista ieri. Per ora non è ancora successo.


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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #4 il: Ottobre 07, 2011, 23:17:34 pm »
Diversi anni fa lessi un bellissimo articolo che trattava un argomento sottile e complesso ma anche troppo ignorato: l'opportunità di una scoperta. Non ricordo i dettagli, ma disquisiva sul vaccino anti-carie, sull'auto che fa 50 km con un litro e via di questo passo.
Cosa succederà all'ENI, ad esempio, se la scoperta fosse autentica? E a tutte le sue omologhe straniere?
E ai produttori di petrolio? Come si inserirebbe questa scoperta nell'economia e negli assetti politici mondiali?
Sarebbe il caos totale? La fine? La domanda non è peregrina :)
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #5 il: Ottobre 08, 2011, 14:34:38 pm »
Vediamo,come, e se riuscirano a oscurarlo.
La cosa in sè(ammesso che l'e-cat funzioni,cosa che per il momento sembra vera) è interessante al di là della fusione fredda,per vedere,le reazioni dei media,alla free-energy made in Italy,per una repubblica che crede che made in Italy significhi fare i vestiti ai cinesi,(i quali più saggiamente preferiscono ''farci le scarpe''.)
Per il momento mi limito a notare che il giorno dell'esperimento il tg5 mandava un servizio sulle ''principesse disney'',e il tg3 dissertava sul ''forzagnocca'' di berlusconi.
Noi potenzialmente abbiamo per le mani una cosa che l'i-pad gli fa 'na pippa,e stiamo a fare la lacrimuccia per Jobs,e chi è che parla dell'esperimento?
Una rivista svedese da Uppsala,che sa tanto di ''professor Birkermajer'' del film di Fantozzi.
Scusateci americani(e tedeschi ANCHE,quelli che si sentono ariani perchè nella polo mettono 5 bulloni a ruota,a differenza di noi terroni che ne mettiamo 4) se noi a differenza di voi,inventiamo EFFETTIVAMENTE qualcosa,anche perchè se non era per un certo Fermi,voi col piffero che ve la cavavate col Giappone,ma si sa,che ci vuole,una guerra,possibilmente mondiale per capire cos'è un'invenzione,e cos'è 'na cacata.
Che forse bisogni riabilitare la guerra,a discapito dei morti ammazzati?
La domanda non è perchè manchi la copertura mediatica,ma quanti,non nella popolazione generale,ma fra i giornalisti stessi che dovrebbero informarla,sappiano effettivamente cos'è la ''fusione fredda''?
Il problema sai qual è?
Che manca una guerra,possibilmente mondiale,in cui ti rendi conto che dell'ipad non te ne fai un cazzo,(riposi in pace,il signor Jobs,io lo stimo moltissimo,non come inventore,ma come affabulatore,che in confronto berlusconi gli fa una pippa),ma che se magari hai un carrarmato che va avanti con un etto di nickel all'anno,magari è meglio di uno che ti ciuccia di 2 litri di gasolio al minuto.
Anche Orwell,l'aveva capito,la scienza è utile al potere solo quando bisogna fare la guerra,come nel famoso libro 1984 ''2+2 può fare benissimo 5,finchè non entri in guerra e devi far cadere le bombe sulle teste degli altri e non in mare aperto,allora 2+2 ritorna a fare 4''.
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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #6 il: Ottobre 08, 2011, 14:45:10 pm »
P.S.  però ''I-BOMB'', suona bene,il palmare ber bombardare il nemico,facendo colazione comodamente da casa,mentre chatti con gli amici di facebook,è da proporre,il pentagono potrebbe farci un pensierino-''think different''.
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Offline Red-

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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #7 il: Ottobre 08, 2011, 21:11:07 pm »
La seconda guerra mondiale ha un fascino tutto suo, è verso la sua fine, in 2-3 anni circa, che sono avvenute le più grandi scoperte del secolo scorso. Forse non è un caso. E' che tutto deve avere un senso.
Se gli assetti politici mondiali sono già del tutto sconquassati, non faccio alcun danno se scopro una nuova fonte di energia.
Se gli assetti politici sono belli fermi, se scopro una nuova e rivoluzionaria fonte di energia, posso fare danni incalcolabili.

La guerra in Iraq l'hanno fatta per portare la democrazia o per il petrolio? E quella in Afghanistan, è stata per liberare le donne? E in Libia, anche lì per la democrazia? ...E perchè non facciamo la guerra alla Siria? Perchè non ha petrolio!? Aaahhh... ;)

Ed ora arriva un ingegner Rossi ed una sconosciuta azienda greca (!) e dicono... "raga, tutto inutile, tornate indietro!" Ahahahah :D

Faccio una scommessa: quella scoperta non avrà alcun esito, comunque sia.
100 euro: chi vuole concludere, farà fede questo stesso scritto.



...Se "risulterà" una bufala, allora niente di fatto; se dovesse risultare vera sarà un nulla di fatto ugualmente, e se riparlerà tra 30-40 anni, quando il petrolio inizierà davvero a scarseggiare. In ogni caso sarà un nulla di fatto, per ora.
Cmq la vicenda è interessante, sarebbe da seguire. :)
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2011, 21:32:47 pm da Red- »
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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #8 il: Ottobre 09, 2011, 20:06:37 pm »
Il documentario di rainews24
http://www.youtube.com/watch?v=ZGI12A3SWJ4&feature=fvsr

Igrandi media cominciano a interessarsi
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Alberto86

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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #9 il: Marzo 20, 2012, 16:44:04 pm »
come al solito molti interessi dietro a tutte queste "scoperte" che già hanno i loro annetti..

se non lo conosceste vi invito ad informarvi su nikola tesla  :)

Offline Red-

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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #10 il: Marzo 21, 2012, 22:56:15 pm »
Due sere fa (lunedì 19)  a "Voyager", su rai2, è andato in onda un interessante servizio sull'E-Cat. Tra le altre cose, si è saputo che a suo tempo fu istituita una commisssione scientifica, con a capo Carlo Rubbia, per indagare sulla fusione fredda. A sentire uno dei componenti, il parere espresso fu piuttosto possibilista, per non dire positivo, ma i resoconti non furono mai resi pubblici. E' stato detto che la fusione fredda sarebbe tra l'altro un segreto militare, e che ordigni basati su tale principio sarebbero stati utilizzati nelle recenti guerre in cui ha partecipato la Nato. La fusione fredda sarebbe chiamata così non perchè sia realmente fredda, ma perchè avverrebbe a temperature minori rispetto alla fusione nucleare "tradizionale", ovvero un migliaio di gradi contro circa nove milioni. Sarebbe così possibile costruire ordigni nucleari di potenza ridotta e più facilmente maneggiabili, ma quasi ugualmente efficienti. A dire ste cose sono stati dei prof universitari in pensione, quindi non proprio degli sprovveduti, ma penso che sarebbe ugualmente importante avere dati concreti a proposito.
 ;)

Si è detto che la "caldaia" costruita da Rossi costerebbe quanto una caldaia normale, ma basterebbero meno di 100 euro in "carburante", per riscaldare una casa per due anni. L'apparecchio dovrebbe entrare in commercio entro i prossimi 6 mesi.
Sarà tutta da vedere 'sta cosa.  :cool: :D

In ogni caso nessuno ha parlato di interessi economici, e nessuno ha detto che fine farebbe leconomia tradizionale, ancora basata sul petrolio, e che fine farebbero le maggiori aziende internazionali, (ENI, Gasprom, etc) cioè se fallirebbero tutte trascinando il mondo nel caos.

Io continuo a scommettere che finirà tutto in una bolla di sapone. Forse quel Rossi sta rischiando grosso, e non se ne rende conto.




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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #11 il: Marzo 21, 2012, 23:17:28 pm »
ah cavolo però....se lo dice vojager  :shifty:

Offline Red-

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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #12 il: Marzo 21, 2012, 23:57:10 pm »
Un brevetto sul nulla?

LA QUESTIONE DEL BREVETTO EUROPEO

Il brevetto per l'E-Cat è stato già rilasciato per l'Italia, mentre non è ancora stato ottenuto a livello europeo, perchè la spiegazione del suo funzionamento è basata su reazioni fisiche e teorie non riconosciute ufficialmente e, al momento, mancano esperimenti o articoli scientifici che dimostrino come sia stata ottenuta la fonte di energia permettendo a terzi di replicarli.
Inoltre, nella descrizione dell'invenzione presentata da Rossi per i brevetti non vi è traccia - cioè una descrizione - del "catalizzatore segreto" che permette alla macchina di Rossi-Focardi una produzione energetica straordinaria: catalizzatore che consisterebbe in un composto chimico la cui composizione non è stata resa nota, ma di cui lo stesso Rossi ha rivelato l'esistenza. Ebbene, se nella descrizione brevettuale mancano degli elementi che sono fondamentali per la realizzazione dell'invenzione, il brevetto è intrinsecamente nullo. Dunque, stando così le cose, la difesa brevettuale risulterebbe difficile da mantenere.

http://www.consulente-energia.com/fusione-fredda-e-cat-andrea-rossi-vendita-italia-produzione-grecia-defkalion-green-technologies-christos-stremmenos-commercializzazione-europa-reattore-segreto-industriale-brevetto-europeo.html
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« Risposta #13 il: Marzo 22, 2012, 00:44:03 am »
Andrea Rossi ha già il merito di avere risvegliato il mondo sulla realtà delle LENR, sulle quali da oltre vent'anni la gente viene tenuta all'oscuro. F&P nell'89 avevano già scoperto la cosiddetta fusione fredda. Il pato-scietticismo imperante da un lato e le pressioni per interesse o cautela strategico militare dall'altro fanno sì che sia difficilissimo rendere evidente. Tutti chiedono test indipendenti, ma mi risulta che anche quando sono stati fatti, come quello dell'ENEA, poi la cosa è stata comunque insabbiata.

Quando un esperimento ha successo, la prima argomentazione di debunking verte sul modo in cui sono state fatte le misurazioni, e poi via via, tutta una serie di ipotesi meno fondate e prive di evidenza peggio dell'esperimento stesso, che vanno a inquinare e avvelenare ogni possibile divulgazione positiva.

Ma ormai la verità è emersa. Le LENR sono una realtà. L'e-cat invece ancora non lo sappiamo. Ma utilizzando la reazione nichel-idrogeno, che è anch'essa stata oggetto di numerose sperimentazioni, non è poi in teoria tutta questa eresia. Lo è solo per determinati poteri e per lo pseudo-scietticismo.


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Re: E CAT,fusione fredda made in Bologna,o semplice bufala?
« Risposta #14 il: Marzo 22, 2012, 10:21:23 am »
Due sere fa (lunedì 19)  a "Voyager", su rai2

Infatti Voyager è una trasmissione ad alto contenuto scientifico estremamente attendibile. :lol: