E, stranamente, all'evento erano presenti in grande abbondanza media e fotografi (come sapevano?), e le due marinaie sono carine e molto telegeniche, entrambe molto vicine esteticamente allo stereotipo maschile di lesbiche. A me sa molto di mossa propagandistica per far vedere quanto la Marina USA sia "aperta" e politicamente corretta.
La policy "Don't ask don't tell" andava abolita per due semplici ragioni, cioè perché veniva sfruttata dalla gente stufa della vita militare per farsi congedare e perché tanto gay e lesbiche ci sono e ci saranno e a rigor di buon senso quasi nessuno veniva silurato per atti omosessuali. La questione era che, se fosse stato legalizzato il tutto, i gay si sarebbero sentiti autorizzati a, diciamo, mettere in mostra personalità abnormi (leggi: checche), a danno della coesione e dello spirito militare.
In realtà, nei reparti più "duri", ciò comunque non avviene per via del rigido controllo sociale (leggi: nonnismo) e dello spirito.
E, dando un'occhiata a quel che si dice del nonnismo e delle violenze sessuali nelle US Armed Forces, credo che ci vorrà un bel po' prima di vedere un gay pride in mimetica.