Che si divertano pure, su al MinParOpp, a inventarsi leggi e grida per sanare questo gap.
È impossibile "livellare" ope legis gli stipendi, salvo non fare cose da socialismo reale.
Ora, riflettiamo logicamente. L'articolo dice che la disparità salariale è da imputare totalmente ad una "discriminazione". Ora, poiché vi sia una discriminazione, è necessario che ci sia un soggetto discriminato - ed è la donna - ed un soggetto che discrimina. Dovremmo dedurre che c'è un patto luciferino fra tutti i datori di lavoro - e pure tutte le datrici di lavoro femmine, che non sono poche! - per discriminare le donne? Appunto: torniamo al mio Grande Complotto Maschilista.
Inoltre, la scusa della discriminazione non regge con i liberi professionisti, che non hanno un datore di lavoro che decide la loro busta paga. Chi discrimina un'avvocata o una dentista? Si discrimina da sola? Chiede parcelle minori perché è misogina?
Chi discrimina una imprenditrice? Si fa pagare meno dai clienti perché si odia?
Chiunque si accorge che queste conclusioni sono assurde: pertanto, non si può parlare di "discriminazione" nel senso ideologico della parola.
Il problema è, appunto, come si fa il calcolo.
Se si prendono i redditi di tutti gli uomini e di tutte le donne in età lavorativa, si fa la somma e si divide per due e poi si confronta con i dati di partenza, si ignora che una buona percentuale di donne non lavora perché è casalinga.
Se si prendono i redditi di tutti gli uomini e di tutte le donne che lavorano, si ignora che gli uomini prescelgono professioni più redditizie e gratificanti: ingegnere contro psicologa, chirurgo contro neuropsichiatra infantile, militare contro parrucchiera, camionista contro estetista.
Se si prendono i redditi di tutti gli uomini e le donne che lavorano in una data categoria, si ignora che gli uomini tendenzialmente lavorano di più e prendono più responsabilità.
Il calcolo esatto richiede che si prendano in considerazione uomini e donne che lavorano lo stesso monte ore, con le stesse responsabilità, nella stessa posizione e con gli stessi impegni.
Bizzarramente, quando il calcolo è stato fatto dalla Bocconi, è risultato che il famigerato "gender pay gap" è solo del 2%. Bizzarramente.
Detto ciò, concordo anch'io che andrebbe potenziato il sistema di sostegno alla famiglia.