Addirittura le donne qui in Italia sono messe peggio di quelle del Ruanda? Mmmmmmh, secondo mè c'è qualcosa che tocca... hihihihi!!!
Donne, Italia peggio del Ruandadi
Altro che pari opportunità: nel nostro Paese la condizione femminile è al livello dell'Africa subsahariana. Lo denuncia un rapporto mondiale basato su oltre trenta parametri, dalla salute all'economia Islanda, Danimarca e Canada certo, ma anche Kirghizistan e Uzbekistan: quando si parla di diritti per le donne, l'Italia si ritrova solo in 59esima posizione e guarda assai da lontano le altre democrazie occidentali. A confermare quanto nel nostro paese le "pari opportunità" siano solo il nome di un ministero, arriva un'attenta inchiesta del settimanale Newsweek, basata su una lunga serie di rapporti internazionali. E senza troppe sorprese, l'Italia ne esce ancora una volta a pezzi, costretta a inseguire persino il Ruanda e la Mongolia.
Con l'obiettivo di trovare i paesi del mondo migliori (e peggiori) in cui essere una donna, il settimanale americano ha aggregato in una classifica i risultati di numerosi studi internazionali, prendendo in considerazione una trentina di parametri che riguardano i diritti concessi alle donne nei vari stati: livello di educazione, denunce di abusi sessuali, percentuale di lavoratrici nei differenti settori, accesso ai ruoli dirigenziali e alle poltrone in politica e così via.
Fonti utilizzate sono stati gli studi di organismi del calibro dell'Unesco, delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione mondiale della sanità. Difficile tacciare di parzialità questo tipo di istituzioni insomma. Le cinque macrocategorie che hanno determinato la graduatoria finale e hanno ricevuto un punteggio sono state giustizia, salute, educazione, politica ed economia.
Proprio queste ultime due voci hanno penalizzato il nostro paese, facendolo finire alle spalle di stati come il Turkmenistan e il Vietnam.
In una scala da 1 a 100, l'Italia si è infatti meritata 94.9 punti per la salute, 95.8 per l'educazione e 83.2 per la giustizia, segno che in questi campi il nostro paese non ha nulla da invidiare alle altre democrazie occidentali. E infatti, se la valutazione si fosse fermata a questi, l'Italia sarebbe finita in top 10. A pesare come una zavorra sono state però le voci economia e politica, in cui il paese è stato valutato rispettivamente con 62.7 e 54.3 punti: valori in media con gli stati dell'ex blocco sovietico e dell'Africa sub sahariana.
Per giudicare questi due aspetti, lo studio di Newsweek ha valutato la possibilità per le donne di lavorare in tutti i settori, la percentuale nella forza lavoro complessiva, le posizioni di comando ricoperte, la percentuale di donne tra i ministri, tra i parlamentari e nei posti del potere militare ed economico. Difficile stupirsi conoscendo i pochi aiuti che, nel nostro paese, le donne ricevono se hanno anche intenzione di creare una famiglia e continuare a lavorare, tra asili nido mancanti e salari inferiori a quelli dei colleghi uomini. Nel campo della rappresentatività ai vertici del potere basta poi ricordare alcuni dati: in Italia ci sono soltanto 60 senatrici e 135 deputate donna, contro i 261 senatori e i 495 deputati uomini.
Le "quote rosa" sono quindi del 19% a Palazzo Madama e del 21% a Montecitorio e va persino peggio nell'Europarlamento, in cui l'Italia è 24esima su 27 nazioni per percentuale di eurodeputate.
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