KO tecnico per il Grande Fratello
«Denti stretti e culo aperto»
Nuova tagline della 12ª edizione del Grande Fratello
Capisco che non è serata quando, accendendo il televisore, mi ritrovo di fronte il volgare viso di Alessandra Mussolini. Per un attimo mi chiedo se non ho sbagliato canale, se magari non è
Porta a Porta o qualcosa di simile. Invece no, è proprio il
Grande Fratello. Alessia Marcuzzi sta parlando di qualcosa che lì per lì non capisco: tette fuori, corpi nudi, mamma e figli, «la femmina deve fare la femmina» dice,
en passant, Danilo Novelli, una tale autorità in materia di rapporti di genere, che Rino Dalla Vecchia è niente al confronto. La Marcuzzi, in vestitino, liquid leggings e tacchi vertiginosi, galleggia sul mega-schermo a pavimento.
Poi capisco: stanno parlando di Claudia, una concorrente che si definisce coraggiosamente «mamma burlesque», ergo gironzola per la Casa (e, si presuppone, anche la sua propria abitazione) in abiti succinti e, durante la prima puntata, abbozzò una specie di spogliarello.
Ecco dunque: si discute della moralità di Claudia, che pur essendo madre fa quel che fa.
Certo che è proprio un pessimo antipasto, una pessima
captatio benevolentiae per il pubblico, non mi interessa per niente, non sa di niente: è un dibattito del tutto inutile e evidentemente “telefonato”, cioè preparato a tavolino.
Ma ecco che Alessandra Mussolini inizia il predicozzo morale ai “maschietti” (di cui non è affatto contenta, sia detto) e a Claudia, che ammonisce di non denudarsi troppo perché certe cose non si fanno, lei si è stancata di esposizioni dei corpi e via dicendo. Dopodiché, come al solito, finisce a tarallucci e vino: «Comunque mi piacete tutti».
L'ha fatto notare Aldo Grasso oggi sul
Corriere: si è forse dimenticata l'onorevole (solo di titolo) Mussolini di quando lei, nel 1987, si toglieva il reggiseno davanti a tutti? E nel 1983, quando apparve su
Playboy, agghindata come si addice ad una simile rivista?
Ora, io con il Duce tanto d'accordo non ci sarei andato, ma provo pietà per la buonanima di Benito, e a quel che deve star provando dall'aldilà a vedere un simile scempio del suo buon nome di onorato dittatore e premiato trascinator di masse. La Mussolini, però, se ne va subito.
Perché è venuta al GF? Cosa aveva da guadagnarci ad abbassarsi in un programma così insulso? Domande che non avranno risposta.
Suvvia, suvvia, niente indugi: la serata è corta e ci sono tante cose da fare.
Innanzitutto, momento sponsor: la Marcuzzi si dilunga in un patetico panegirico della rivista di Signorini,
Chi, che mercoledì (cioè oggi) pubblicherà sconvolgenti foto su un concorrente del GF, «ma non dico quale!» squittisce il virile Alfonso, e ci mancherebbe, dico io.
Ma al peggio non c'è fine: se qualcuno dubitasse della natura commerciale del GF, c'è il «nuovo concorrente, un ragazzo che ama i mini-pony», un tizio coi baffetti che mi dà molto di nerd e che si comporta come un pagliaccio.
Lì per lì, siccome non sono al passo con le novità cinematografiche, credo davvero che sia un concorrente che debba entrare nella Casa, e mi dico che, se sono ridotti a reclutare
comical relief di questo tipo, sono proprio fritti. Mi accorgo che c'è qualcosa di sbagliato quando entra in azione anche il “padre” del concorrente, un insopportabile vecchio che sbraita e dice parolacce. Ancora non capisco.
Un sottotitolo mi viene in aiuto: "
Fra un po' nella casa entreranno i “Soliti idioti”". Cerco velocemente su Google, e
I Soliti Idioti è un film comico, a prima vista decisamente idiota, che sta per uscire e che avrà pensato bene di farsi pubblicità. La farsa dura qualche minuto ancora, con il giovane, Gianluca, che entra nella Casa e si mette alla berlina, finché la Marcuzzi non lo espelle con un ultimo lancio pubblicitario.
Il ridicolo spottone non fa ridere né me, né il pubblico, e anzi devo fare uno sforzo di volontà per non cambiare canale.
Boh.
Ma passiamo al sodo.
Il primo tema serio della serata, un classico: maschi contro femmine. Questo argomento, come potrete immaginare, m'interessa molto, e mi raddrizzo sul divano. Conoscendo il target medio del GF, cioè l'ignorante casalinga e sua figlia, mi dico che devo preparami al peggio e ad una raffica di beceri e inconsistenti insulti antimaschili. Bene, manovriamo un po' l'opinione pubblica contro gli uomini.
Di nuovo, mi sbaglio: il “dibattito” si decompone in un urlarsi contro e in un recriminarsi sgarbi e offese di carattere erotico fra i due schieramenti. La già vituperata maschilità è salva da
bashing diretto, almeno. Stacco pubblicitario, e già ansimo, mi chiedo chi me lo stia facendo fare.
Boh.
Momento dello psicodramma 1: Danilo, che io castrerei per impedirgli d'inquinare la razza umana con il suo sperma, va in confessionale per ascoltare uno sbocconcellato videomessaggio del padre. Si mette a piangere come un vitello, e giura che, non appena uscito, vorrebbe che «mio padre diventasse il mio punto di riferimento». Dopodiché, si asciuga e le lacrime, e come se nulla fosse torna dagli altri. Riassumo il mio pensiero sulla cosa:
Boh.
Momento dello psicodramma 2: una concorrente, credo Caterina, viene chiamata in confessionale per parlare della violenza sulle donne. È quella, se ricordate, il cui padre pestava la madre mentre erano in via di separazione. Dopo qualche parola sconclusionata, come da copione, Caterian scoppia pure lei a piangere come una fontana, fa un appello ai «genitori che non facciano vedere certe cose ai figli» (cioè, mescolatevi pure le ossa a mazzate, ma lontano dagli occhi lontano dal cuore) e poi corre via dal confessionale, in camera sua. Viene presto raggiunta dal resto delle donne, che la consolano. Di nuovo:
Boh.
Tre maschi (i cui nomi non riesco a ricordare, tanto è lo stesso) dal fisico scolpito vengono mandati in una stanzetta con tre lettini di pelle, da cui dovranno sostenere un esame psicologico per curare la loro “malattia delle donne”. La psicologa, che di psicologa ha ben poco, è una bellona dalle forme pronunciate e dal viso da oca. Fa qualche stupida domanda e poi pronuncia una diagnosi, cioè una insensata supercazzola di parole infilate una dietro l'altra.
Non è una psicologa, annuncia quindi la Marcuzzi, è una nuova concorrente, Enrica, anche lei quasi laureata (le mancano due materie) e anche lei si può permettere di perder tempo in quella gabbia di matti, saltando magari anche qualche appello di laurea.
Non ho parole: doveva far ridere? Cosa dovremmo dire? Che scopo aveva questa buffonata? Boh, altre domande.
Ultimo concorrente ad entrare, Mirko, un bullo romano dalla infanzia difficile (ormai son tutti traumatizzati in tenera età, per circostanziare eventuali psicodrammi) che di mestiere fa l'agente immobiliare. Sono troppo nauseato per prestare attenzione, ma in qualche modo due concorrenti si ritrovano nel tugurio, addobbato per l'occasione di Halloween.
Boh.
Mi addormento sulla poltrona, appisolandomi per qualche minuto e risvegliandomi giusto in tempo per l'epilogo.
La puntata è finita, andate in pace.
E io, a letto, con l'amaro in bocca e un senso di dispiacere per aver di nuovo tradito il comandante Giacobbo, che ha condotto il suo
Voyager senza di me. Ripensandoci, era meglio spararsi un'altra serata di chupacabra, UFO, Rennes Le Chateau, 2012, John Titor e altre economiche cazzate già viste un migliaio di volte che sottoporsi alla tortura mentale del
Grande Fratello.
No, decisamente no.
Le premesse non erano buone, ma lo svolgimento è stato assolutamente pessimo.
Gag allucinanti, che ti chiedi se sei tu stupido a non capirle o se veramente non fanno ridere nemmeno la mamma di quello che le scrive; concorrenti gradassi e superficiali, spianati sullo stereotipo del tamarro, del tutto privi della personalità di un Taricone o di un Patrick Pugliese qualsiasi; psicodrammi ormai giunti alla frutta, che li hanno sfruttati già tutti e ripetono sempre le stesse cose,
ad nauseam, gente dall'infanzia difficile che versa una valle di lacrime alla vista dei genitori
et similia, risse verbali e litigi incredibili che puzzano da un miglio di roba preparata ad un tavolino sempre più instabile e tarmato; un uso abnorme di quella che il blog Teledicoio ha efficacemente denominato “pornografia dei sentimenti”.
Siamo di fronte ad una versione serale di
Uomini e donne, che pretende di essere all'altezza della prima serata. No, decisamente no. Non so i dati Auditel, ma comunque questa edizione del GF, se non rimette il culo in carreggiata, e in fretta, non durerà un quarto dell'estenuante arco di tempo che s'impone di coprire. Nemmeno per sogno.
Boh.
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Questo post era già finito per mezzogiorno di martedì, ma ho aspettato a pubblicarlo per sapere i dati di share, che hanno confermato le mie previsioni. 17% circa di share. Un flop.
C.V.D