Autore Topic: La miccia spenta della "population bomb"  (Letto 9961 volte)

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #15 il: Ottobre 28, 2011, 22:41:01 pm »
vado OT per segnalarvi che per qualche tempo avrò problemi a partecipare come vorrei. Il paese dove vivo, Monterosso al Mare ( 5 terre) è semidistrutto da una valanga di acqua e fango. I soccorsi sono stati tempestivi e il materiale a disposizione è molto.
In particolare l'Enel ha fatto e sta facendo un lavoro eccelso e ieri notte ho riavuto l'elettricità . Unico gestore telefonico che va è Wind e in parte Vodafone. Telecom è KO e anche TIM non va ( ma non è colpa sua ).
Una ditta edile privata ( i Queirolo di Levato ) hanno messo a disposizione una ruspa e un escavatore e stanno facendo miracoli, rimuovendo montagne di fango. La via centrale è esplosa per la pressione dellì'acqua . Ci è stato inviato moltissimo materiale medico e in pratica ho tuto ciò che può servire, e anche di più. Non ci sono per ora problemi particolari : suture, medicazioni varie e comunque abbiamo tutto.
Il cibo è poi ottimo: stiamo dando fondo alle riserve dei ristoranti : scampi, astici, pasta al pesto , ecc. Non ao quando riuscirò a avere na connessione stabile. Sto bene e pur sembrando un uomo semiprimitivo, va tutto bene la popolazione sta reagendo bene, i vigili del fuoco si s tano comportando più che bene. Insomma : ce la faremo, ma ci vorrà un sacco di tempo.
Appena potrò mi riconnetterò e comunque, vento in poppa per la Q.M.
a presto

Ve la caverete. In bocca al lupo! :)

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #16 il: Ottobre 28, 2011, 23:47:13 pm »
Ricapitolando un attimo, molto brevemente, chi era Malthus e cosa disse?
Era uno studioso per hobby, prete anglicano di professione (o viceversa) che visse intorno al 1750.
Compì uno studio sulla popolazione di una colonia inglese e su altre popolazioni.
Dati alla mano e calcoli fatti, si accorse di una cosa: la popolazione cresceva molto più in fretta di quanto crescessero le risorse destinate a permettere a tutti quanti di vivere "nel benessere".

Le risorse in oggetto sono le materie prime naturali. Il famoso petrolio, il carbone, il ferro, il rame, etc, etc, nonchè ovviamente i prodotti della terra.
La popolazione cresceva in maniera geometrica, mentre le risorse crescevano in maniera artimetica.


In assenza di freni preventivi (ad es. il neofemminismo, gli anticoncezionali) o di freni repressivi (ad es. malattie, guerre), atte a tenere sotto controllo la popolazione, ad un certo punto le risorse naturali non sarebbero state sufficienti a tutti per mantenere un certo tenore di vita. (l'overshoot ecologico della figura).

Tutto questo è stato assolutamente profetico, nonchè corretto. A prescindere da valutazioni di ordine etico o morale, a prescindere dalla volontà di voler "far credere" o non credere.

Oggi esiste una buona parte di popolazione (mondiale) su cui hanno funzionato i cd "freni preventivi" ; un'altra parte vive in perenne povertà; infine esiste una parte del pianeta perennemente in guerra (cioè c'è sempre guerra da qualche parte).
Dove ha sbagliato, quindi, Malthus!?

Ergo, sempre a prescindere da valutazioni di ordine etico o morale, (eseguendo quindi una fredda deduzione), il neofemminismo andrebbe trapiantato nella nazioni in via di sviluppo (certamente avverrà) ed eradicato da noi, poichè diventato oltrechè inutile, dannoso.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Rita

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #17 il: Ottobre 29, 2011, 08:53:19 am »



Dove ha sbagliato, quindi, Malthus!?




e di questo che ne pensi?  :unsure:
http://www.movisol.org/nuc1.htm

in particolare qua

Ideologia malthusiana
 
Il teorico chiamato in causa, Thomas Robert Malthus (1766-1834), fu un dipendente del più grande monopolio imperialista della storia, la Compagnia delle Indie Orientali britannica. Riprendendo teorie precedenti di Giovanni Botero e Giammaria Ortes, Malthus sosteneva che la crescita demografica è più rapida della capacità della terra di provvedere i mezzi di sussistenza. Questo porta a due alternative: lasciare che la natura faccia il suo corso, sterminando di tanto in tanto la popolazione in eccesso con carestie, epidemie e guerre, oppure ricorrere a vari “mezzi di prevenzione”, più o meno ortodossi, e più o meno confessabili, per tenere lo sviluppo demografico sotto controllo. Questo implica una “casta sacerdotale”, non importa di quale tipo, che abbia facoltà di decidere, per tutti, chi dove e quando può venire al mondo, e chi dove e quando deve fare spazio andando all’altro mondo.
 
Questa è la filosofia di fondo riproposta da Bertrand Russell, il capocordata ideologico delle forze qui prese in esame:

“Il pericolo di una mancanza di cibo a livello mondiale può essere evitato per un certo periodo con il miglioramento della tecniche agricole. Tuttavia, se la popolazione continua ad aumentare al ritmo attuale, tali miglioramenti non possono, a lungo andare, essere sufficienti. Si creeranno così due gruppi, uno povero con una popolazione crescente, l’altro ricco con una popolazione stazionaria. Una simile situazione non può che condurci verso una guerra mondiale ... Attualmente, la popolazione del mondo sta crescendo di circa 58.000 unità al giorno. Fino ad oggi le guerre non hanno prodotto un effetto considerevole su questo aumento, che è continuato per tutto il periodo delle guerre mondiali ... Da questo punto di vista le guerre fino ad ora sono state una delusione ... ma, forse, la guerra batteriologica può dimostrarsi efficace. Se una Peste Nera potesse diffondersi in tutto il mondo una volta in ogni generazione, allora i sopravvissuti potrebbero procreare liberamente senza rendere il mondo troppo affollato. La cosa potrebbe essere spiacevole, e allora?”
 
(B. Russell: Impact of Science on Society, 1951)
 


I “limiti” sono i gradini dello sviluppo
 
Allora le cose stanno diversamente. Le risorse non sono fisse, né si sviluppano in maniera gradualmente lineare. Certamente il petrolio non era una risorsa per l’uomo primitivo, che ci si poteva solo sporcare. È diventato una risorsa solo come conseguenza di una serie cumulativa di sviluppi tecnologici nella nostra storia.

In realtà l’umanità avrebbe raggiunto il suo “limite” demografico assoluto già nella preistoria, se non avesse compiuto scoperte come la conquista del fuoco e la costruzione di utensili. Ciascun nuovo “limite” successivamente raggiunto è stato di volta in volta superato dall’articolazione dello sviluppo, che conferisce all’attività economica umana dimensioni sempre nuove. Ogni scoperta tecnologia importante definisce una nuova capacità del pianeta di ospitare abitanti.

Ad esempio, la fusione nucleare oggi apre un intero campo di nuove risorse: chi l’avrebbe mai sospettato di poter trarre energia a basso costo dall’acqua? E dissalare l’acqua con l’energia da essa stessa estratta? E con quest’acqua trasformare i deserti in oasi? Tutto questo sarebbe oggi già in fase di avanzata realizzazione se venti anni fa fossero stati sconfitti i piani dell’internazionale malthusiana.
 
La sostanza del discorso è che questa capacità di compiere scoperte sempre nuove è il tratto distintivo dell’umanità che la pone al di sopra delle specie animali, e c’è un’oligarchia mondiale che non lo vuole ammettere, perché si è arrogata il ruolo olimpico di decidere le quote di natalità delle popolazioni e di decidere quando è giunto il momento di mandare al macello le “popolazioni in eccesso”, ad esempio con le “guerre di civiltà”, o sottraendo loro ogni possibilità di sviluppo con “condizioni finanziarie” imposte da enti sovrannazionali concepiti per imporre tale politica, come il FMI e la Banca Mondiale.




Citazione
Ergo, sempre a prescindere da valutazioni di ordine etico o morale, (eseguendo quindi una fredda deduzione), il neofemminismo andrebbe trapiantato nella nazioni in via di sviluppo (certamente avverrà) ed eradicato da noi, poichè diventato oltrechè inutile, dannoso.

ma così non sarebbe probabile che accadrà che nel 3000, avremo Uomini3000 a Kabul e qui guerre e povertà?  :unsure:


cioè voglio dire.. il punto è trovare l'equilibrio, e mi sembra che la teoria di Malthus crei un bel po' di squilibrio (in un senso o nell'altro).. non che in natura non ci siano squilibri, ma in teoria bisognerebbe tendere a correggerli e non ad aggravarli o crearne degli altri. Dov'è che sbaglio?  :unsure:
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline nonmorto

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #18 il: Ottobre 29, 2011, 11:39:12 am »
Il problema non è la crescita della popolazione, ma la crescita della popolazione rapportata al sistema socio-economico, alle modalità di produzione e distribuzione delle risorse.
Non siamo affatto troppi in relazione alle risorse, siamo troppi in relazione alle potenzialità di crescita del sistema produttivo, o meglio del sistema distributivo attuale.


Sai vero che il petrolio non è infinito? E che l'agricoltura moderna è tutta basata sul petrolio, dai trattori, ai pesticidi, ai fertilizzanti (tutta chimica derivante dal petrolio), all'irrigazione con le pompe,  al trasporto una volta prodotto.

È vero che si può bonificare altra terra, aumentando la produzione globale, ma dovrai sempre usare petrolio per coltivarla. L'unico effetto che otterrai è che il petrolio finirà prima.

Tutta l'economia è basata sul petrolio, tutte le plastiche, tutta l'energia, quasi ogni settore.

Per non parlare dell'acqua, altra risorsa scarsa. O i minerali rari per fare magneti e batterie ed altre diavolerie.

L'ho già scritto altre volte, tanto per rendersi conto, i primi biodiesel avevano una resa inferiore al petrolio usato, cioè usavano 1 caloria di petrolio per produrre meno di una caloria di biodiesel, tanto valeva bruciare direttamente il petrolio.

È un po' azzardato dire che non c'è nessun problema di scarsità di risorse. Ed allora tutte le guerre a che servono? A portare democrazia?  :blink: Perché la cina e l'india hanno la politica del figlio unico allora? E seconto te quindi, a che serve il femminismo?
« Ultima modifica: Ottobre 29, 2011, 11:56:15 am da nonmorto »

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #19 il: Ottobre 29, 2011, 14:13:40 pm »
Malthus non era uno scienziato. Le sue teorie sono state smentite e confutate da varie parti nel mondo scientifico.

Per ora mi limito a pubblicare questo: http://www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/risorse/112/
Poi magari quando avrò un po' di tempo e mi passerà il mal di testa farò qualche ricerca per trovare le fonti che affermano che la produzione di risorse è più che abbondante.

Potete dare un'occhiata all sito della FAO però: http://www.fao.org/

Per curiosità, c'è questo articolo di Repubblica: http://www.repubblica.it/ambiente/2010/07/23/news/consumo_carne-5754933/
Per quanto Repubblica faccia schifo forse non ha tutti i torti su questo. Almeno così penso io.
La divisione statistica dell'Onu: http://unstats.un.org/unsd/default.htm

Vorrei scovare le statistiche relative alla produzione di alimenti, in particolare di carne bovina, nel mondo.
Se qualcuno può darmi una mano...
Per ora ho scovato questa pagina che espone quello che sarebbe l'ammontare degli animali da allevamento nel mondo: http://www.saicosamangi.info/economia/lavoro-allevamenti.html
Non saprei però fino a che punto sia attendibile...
Ma quanto pesa un manzo? E, soprattutto, quanta carne se ne può ricavare? :blink:



Sai vero che il petrolio non è infinito? E che l'agricoltura moderna è tutta basata sul petrolio, dai trattori, ai pesticidi, ai fertilizzanti (tutta chimica derivante dal petrolio), all'irrigazione con le pompe,  al trasporto una volta prodotto.

È vero che si può bonificare altra terra, aumentando la produzione globale, ma dovrai sempre usare petrolio per coltivarla. L'unico effetto che otterrai è che il petrolio finirà prima.

Tutta l'economia è basata sul petrolio, tutte le plastiche, tutta l'energia, quasi ogni settore.

Per non parlare dell'acqua, altra risorsa scarsa. O i minerali rari per fare magneti e batterie ed altre diavolerie.

L'ho già scritto altre volte, tanto per rendersi conto, i primi biodiesel avevano una resa inferiore al petrolio usato, cioè usavano 1 caloria di petrolio per produrre meno di una caloria di biodiesel, tanto valeva bruciare direttamente il petrolio.

È un po' azzardato dire che non c'è nessun problema di scarsità di risorse. Ed allora tutte le guerre a che servono? A portare democrazia?  :blink: Perché la cina e l'india hanno la politica del figlio unico allora? E seconto te quindi, a che serve il femminismo?

Forse tu non tieni conto del fatto che il sistema in cui viviamo oggi genera enormi sprechi e non razionalizza molto la produzione.
Ripeto: la scarsità di risorse è in relazione al contesto non assoluto.
A che servono le guerre? Dio mio! Perché il mondo è diviso in governi nazionali che si fanno concorrenza tra loro. Controlli una buona quota di risorse? Bene, le aziende che fanno capo al tuo paese possono produrre a prezzi minori e far concorrenza agli altri. Non è che c'entri molto la presunta scarsità delle risorse.
« Ultima modifica: Ottobre 29, 2011, 14:29:38 pm da Giubizza »

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #20 il: Ottobre 29, 2011, 20:08:43 pm »
Malthus non era uno scienziato. Le sue teorie sono state smentite e confutate da varie parti nel mondo scientifico.

Per ora mi limito a pubblicare questo: http://www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/risorse/112/
Poi magari quando avrò un po' di tempo e mi passerà il mal di testa farò qualche ricerca per trovare le fonti che affermano che la produzione di risorse è più che abbondante.

Potete dare un'occhiata all sito della FAO però: http://www.fao.org/

Per curiosità, c'è questo articolo di Repubblica: http://www.repubblica.it/ambiente/2010/07/23/news/consumo_carne-5754933/
Per quanto Repubblica faccia schifo forse non ha tutti i torti su questo. Almeno così penso io.
La divisione statistica dell'Onu: http://unstats.un.org/unsd/default.htm

Vorrei scovare le statistiche relative alla produzione di alimenti, in particolare di carne bovina, nel mondo.
Se qualcuno può darmi una mano...
Per ora ho scovato questa pagina che espone quello che sarebbe l'ammontare degli animali da allevamento nel mondo: http://www.saicosamangi.info/economia/lavoro-allevamenti.html
Non saprei però fino a che punto sia attendibile...
Ma quanto pesa un manzo? E, soprattutto, quanta carne se ne può ricavare? :blink:


Forse tu non tieni conto del fatto che il sistema in cui viviamo oggi genera enormi sprechi e non razionalizza molto la produzione.
Ripeto: la scarsità di risorse è in relazione al contesto non assoluto.
A che servono le guerre? Dio mio! Perché il mondo è diviso in governi nazionali che si fanno concorrenza tra loro. Controlli una buona quota di risorse? Bene, le aziende che fanno capo al tuo paese possono produrre a prezzi minori e far concorrenza agli altri. Non è che c'entri molto la presunta scarsità delle risorse.

Non metto in dubbio che gli occidentali mangiano troppo e male e che in africa si muore di fame. Non metto in dubbio che per produrre una caloria di carne ne servono molte di più di vegetali (le mucche per ingrassare 1kg devono mangiare parecchi kg di erba), ma considera che la terra è limitata.

Ad esempio il limite finale è la quantità di sole che raggiunge la terra, se il 100% del sole venisse assorbito dalle foglie delle piante ed immagazzinato tramite fotosintesi avresti la produzione massima teorica. La fotosintesi è molto inefficiente in realtà http://en.wikipedia.org/wiki/Photosynthetic_efficiency solo tra il 3% ed il 6% dell'energia del sole viene assorbita ed immagazzinata nella pianta.

Diciamo che il limite energetico TEORICO, se tutta la terra ed anche gli oceani fossero coltivati è molto molto elavato.

Ma è inutile calcolarlo, l'agricoltura moderna ha bisogno di terra arabile http://en.wikipedia.org/wiki/Arable_land, secondo la wikipedia solo 48,836,976 km² sono terreni coltivabili. I terreni coltivabili diminuiscono ad un ritmo vertiginoso, sentito mai parlare di DESERTIFICAZIONE? Il Sahara si espande di 48km all'anno. http://en.wikipedia.org/wiki/Land_degradation. La cina sta costruendo una gigantesca "muraglia verde" http://en.wikipedia.org/wiki/Green_Wall_of_China per fermare l'avanzata del deserto sulle proprie terre. È un progetto mastodontico. Sai che la korea si è comprata il madagascar per avere terra da coltivare? http://www.rjkoehler.com/2008/11/20/daewoo-to-buy-madagascar/

Hai mai sentito parlare della crisi mondiale del cibo? http://en.wikipedia.org/wiki/2007%E2%80%932008_world_food_price_crisis Magari è sfuggita ai nostri tg, tra i femminicidi e le prostitute che frequenta Berslusconi, qualche incidente stradale di donne e le novità della moda.

I nostri tg invece di dire che i popoli arabi si sono ribellati perché non potevano più mangiare, a causa della crisi del cibo, ci hanno raccontato la favoletta che gli arabi, tramite internet, hanno visto quanto è bello l'occidente e poi sono andati sui loro blog ed hanno avuto una primavera di democrazia. Avranno dato il merito alle donne ed avranno detto che i vari regimi maltrattavano le donne e cacchiate varie. Questo è successo in tutti i paesi, tranne la Libia, dove credo sia stata la cia a causare la "primavera" o meglio guerra di invasione americana.

Non solo la terra si sta erodendo molto velocemente, il petrolio sta finendo (senza petrolio la terra renderebbe credo 1/10 di quello che rende oggi) e l'acqua scarseggia. Consumare sempre più petrolio fa aumentare l'effetto serra, che fa sciogliere i ghiacciai, fa aumentare i deserti ed in definitiva fa diminuire la terra coltivabile che si erode sempre di più.

Caro Giubi, siamo fottuti. Altro che risorse infinite. Gli USA stanno andando in banca rotta con tutte le loro esportazioni di democrazia. Siamo sull'orlo del precipizio.

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #21 il: Ottobre 29, 2011, 21:18:22 pm »
Ovvio che le risorse non sono infinite, ma sono riutilizzabili e razionalibili. L'attuale modo di utilizzarle è tutt'altro che perfettibile. Inoltre siamo ancora lontani dal limite estremo di sfruttamento delle risorse, per cui io ci andrei cauto con certi discorsi catastrofisti. Ovvio che bisogna perfezionare sempre più il sistema produttivo e distributivo e l'utilizzo delle risorse, ma sembra che comunque la produzione superi di un bel po' i bisogni reali dell'attuale popolazione.
Infatti, tornando alla questione della carne, non so se potete procurarvi il numero 3 di Newton del maggio 2010.
Newton è una rivista abbastanza seria, comparabile a Le Scienze. E' scritto da ricercatori e giornalisti a stretto contatto con ricercatori. Nulla a che vedere con Focus e cagate del genere. Non so se adesso sia ancora pubblicato oppure abbia chiuso di nuovo. Ma non mi meraviglierebbe se avesse chiuso di nuovo i battenti...
Fatta questa precisazione, sul numero sopra menzionato c'è un bel servizio dedicato alla produzione mondiale di carne.
Innanzitutto il numero di polli macellati è passato da sei miliardi e mezzo nel 1961 a quasi 53 miliardi nel 2008. Il che dimostra come il sistema produttivo odierno non ha grandi difficoltà a regolare l'offerta in base alla domanda. Il problema sta nel fatto che la domanda consiste in chi ha i soldi per acquistare, e in un sistema in cui il reddito da lavoro costituisce la principale se non l'unica entrata della stragrande maggioranza della popolazione e contemporaneamente la richiesta di lavoro umano cala continuamente per l'avanzamento tecnico... Insomma sempre lì andiamo a parare.
Ma torniano alla bistecca settimanale da dare ai cinesi. Gli animali macellati nel 2008 sono: 53 miliardi di polli come ho sopra detto (20 miliardi solo nel continente asiatico), 1,3 miliardi di maiali e quasi 300 milioni di manzi.
Consideriamo solo la carne di manzo. Quanto pesa un manzo? Quanta carne se ne può ricavare? Facciamo 200 kg (anche se credo molta molta di più voglio fare una sitma a forte ribasso...). 200 kg ogni manzo macellato per 300 milioni di manzi macellati nel 2008 nel mondo sono circa 60 miliardi di kg di carne di manzo. Se dividiamo per 1,5 miliardi di cinesi (ne son di meno, ma voglio sempre fare una stima a forte ribasso...) abbiamo ben 40 chili di carne per ogni cinese all'anno. Mi sembra più che abbondante perché ogni cinese possa farsi anche due bistecche a settimana.
Se invece estendiamo il tutto alla popolazione mondiale abbiamo più di 8 chili di carne per ogni abitante della terra.
Non è molto, ma considerando che la produzione è decuplicata negli ultimi 50...

Insomma, i problemi ci sono, ma non è che l'attuale livello di popolamento del pianeta sia poi tanto alto come si vuol far credere.

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #22 il: Ottobre 29, 2011, 22:40:09 pm »
Ovvio che le risorse non sono infinite, ma sono riutilizzabili e razionalibili. L'attuale modo di utilizzarle è tutt'altro che perfettibile. Inoltre siamo ancora lontani dal limite estremo di sfruttamento delle risorse, per cui io ci andrei cauto con certi discorsi catastrofisti. Ovvio che bisogna perfezionare sempre più il sistema produttivo e distributivo e l'utilizzo delle risorse, ma sembra che comunque la produzione superi di un bel po' i bisogni reali dell'attuale popolazione.
Infatti, tornando alla questione della carne, non so se potete procurarvi il numero 3 di Newton del maggio 2010.
Newton è una rivista abbastanza seria, comparabile a Le Scienze. E' scritto da ricercatori e giornalisti a stretto contatto con ricercatori. Nulla a che vedere con Focus e cagate del genere. Non so se adesso sia ancora pubblicato oppure abbia chiuso di nuovo. Ma non mi meraviglierebbe se avesse chiuso di nuovo i battenti...
Fatta questa precisazione, sul numero sopra menzionato c'è un bel servizio dedicato alla produzione mondiale di carne.
Innanzitutto il numero di polli macellati è passato da sei miliardi e mezzo nel 1961 a quasi 53 miliardi nel 2008. Il che dimostra come il sistema produttivo odierno non ha grandi difficoltà a regolare l'offerta in base alla domanda. Il problema sta nel fatto che la domanda consiste in chi ha i soldi per acquistare, e in un sistema in cui il reddito da lavoro costituisce la principale se non l'unica entrata della stragrande maggioranza della popolazione e contemporaneamente la richiesta di lavoro umano cala continuamente per l'avanzamento tecnico... Insomma sempre lì andiamo a parare.
Ma torniano alla bistecca settimanale da dare ai cinesi. Gli animali macellati nel 2008 sono: 53 miliardi di polli come ho sopra detto (20 miliardi solo nel continente asiatico), 1,3 miliardi di maiali e quasi 300 milioni di manzi.
Consideriamo solo la carne di manzo. Quanto pesa un manzo? Quanta carne se ne può ricavare? Facciamo 200 kg (anche se credo molta molta di più voglio fare una sitma a forte ribasso...). 200 kg ogni manzo macellato per 300 milioni di manzi macellati nel 2008 nel mondo sono circa 60 miliardi di kg di carne di manzo. Se dividiamo per 1,5 miliardi di cinesi (ne son di meno, ma voglio sempre fare una stima a forte ribasso...) abbiamo ben 40 chili di carne per ogni cinese all'anno. Mi sembra più che abbondante perché ogni cinese possa farsi anche due bistecche a settimana.
Se invece estendiamo il tutto alla popolazione mondiale abbiamo più di 8 chili di carne per ogni abitante della terra.
Non è molto, ma considerando che la produzione è decuplicata negli ultimi 50...

Insomma, i problemi ci sono, ma non è che l'attuale livello di popolamento del pianeta sia poi tanto alto come si vuol far credere.

In realtà il limite estremo è già stato superato, sfruttiamo la terra di più di quello che si può rinnovare, lo stesso vale per l'acqua, falde acquifere e fiumi si prosciugano, terreni coltivabili diventano deserti, la terra si impoverisce sempre di più ogni anno. Il 40% delle terre agricole è già stato perso e stiamo continuando a perderle. La popolazione invece aumenta.

C'è il concetto di impronta ecologica http://en.wikipedia.org/wiki/Ecological_footprint che paragona la capacità dell'ambiente di rigenerarsi con il nostro sfruttamento attuale. Secondo alcune stime adesso stiamo usando 1.4 pianeta terra, la terra non si rigenera abbastanza velocemente, anzi si impoveresce sempre di più. Stiamo distruggendo il pianeta. Ci sono stime diverse e vari modi di calcolare, ma il risultato è sempre che la terra non ce la fa.

Tutto il tuo discorso si basa sul fatto che la produzione è aumentata in passato e quindi può aumentare ancora, stai di fatto parlando della green revolution http://en.wikipedia.org/wiki/Green_Revolution che è avvenuta nel periodo che tu citi, ossia dell'uso intensivo del petrolio nell'agricoltura, è il petrolio che ha permesso di aumentare la produzione, non la domanda. Ossia irrigazione con pompe, pesticidi, erbicidi e fertilizzanti, tutti derivati del petrolio. Si è prodotta più carne perché si produceva più foraggio tramite petrolio. Tu credi di mangiare carne o verdure ma in realtà mangi petrolio. Il petrolio è agli sgoccioli.

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #23 il: Ottobre 30, 2011, 10:57:31 am »
Giubizza, se parli di Italia allora il tuo discorso può essere corretto; se parli di Mondo, allora certamente non lo è.

ma se parli "solo" di Italia, allora ricordiamoci sempre che noi non abbiamo affatto il problema delle troppe nascite, anzi: siamo ormai destinati alla scomparsa, tanto che sarebbe già possibile calcolare quando ci estingueremo. Ma l'Italia è solo un puntino sulla carta geografica globale del pianeta, e conta solo come tale. Siamo un micromondo.
sarà ma già i grandi esperti hanno detto che ciò che è accaduto in liguria è perché siamo troppi .
purtroppo se tutti dicono che tutti i problemi che abbiamo dipendono da quello...

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #24 il: Ottobre 30, 2011, 12:24:53 pm »
Secondo me la bomba demografica è una grossa cazzata. E anche pericolosa perchè giustifica operazioni pianificate di avvelenamento.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #25 il: Ottobre 30, 2011, 12:33:57 pm »
In realtà il limite estremo è già stato superato, sfruttiamo la terra di più di quello che si può rinnovare, lo stesso vale per l'acqua, falde acquifere e fiumi si prosciugano, terreni coltivabili diventano deserti, la terra si impoverisce sempre di più ogni anno. Il 40% delle terre agricole è già stato perso e stiamo continuando a perderle. La popolazione invece aumenta.

C'è il concetto di impronta ecologica http://en.wikipedia.org/wiki/Ecological_footprint che paragona la capacità dell'ambiente di rigenerarsi con il nostro sfruttamento attuale. Secondo alcune stime adesso stiamo usando 1.4 pianeta terra, la terra non si rigenera abbastanza velocemente, anzi si impoveresce sempre di più. Stiamo distruggendo il pianeta. Ci sono stime diverse e vari modi di calcolare, ma il risultato è sempre che la terra non ce la fa.

Tutto il tuo discorso si basa sul fatto che la produzione è aumentata in passato e quindi può aumentare ancora, stai di fatto parlando della green revolution http://en.wikipedia.org/wiki/Green_Revolution che è avvenuta nel periodo che tu citi, ossia dell'uso intensivo del petrolio nell'agricoltura, è il petrolio che ha permesso di aumentare la produzione, non la domanda. Ossia irrigazione con pompe, pesticidi, erbicidi e fertilizzanti, tutti derivati del petrolio. Si è prodotta più carne perché si produceva più foraggio tramite petrolio. Tu credi di mangiare carne o verdure ma in realtà mangi petrolio. Il petrolio è agli sgoccioli.

Se avessimo superato il "limite estremo" saremo già morti. Se le teorie di Malthus fossero state vere non avremo potuto raggiungere manco un miliardo di abitanti. Siamo 7 miliardi invece...
Tutto ciò che elenchi non è dovuto alla popolazione in sé, ma al sistema di sfruttamento intensivo che l'apparato produttivo odierno comporta con ingenti sprechi.
Un apparato produttivo molto più razionalizzato potrebbe sfamare molte più persone.
E poi ribadisco che si produce più dei bisogni reali dell'attuale popolazione, per cui io non prenderei troppo alla lettera le "wikipedianate" varie... :)

L'agricoltura cambierà con l'ingegneria genetica e cambieranno anche le fonti energitiche. Arriveremo a una decina di miliardi e ci sorbiremo ancora i discorsi dei catastrofisti che diranno che siamo troppi eccetera eccetera.
Siamo "troppi" perché non serviamo a fare profitti, non perché consumiamo. Ecco qual è il punto.


sarà ma già i grandi esperti hanno detto che ciò che è accaduto in liguria è perché siamo troppi .
purtroppo se tutti dicono che tutti i problemi che abbiamo dipendono da quello...

La cosa è molto semplice e fa comodo. Ci dicono che siamo troppi e di figliare di meno, noi lo facciamo e continuano a dirci che l'inquinamento e i problemi vari sono colpa nostra perché consumiamo troppo, perché sporchiamo, per il nostro comportamento e via dicendo.
Mica si pongono il problema su come distribuire meglio la ricchezza e razionalizzare meglio la produzione?


Secondo me la bomba demografica è una grossa cazzata. E anche pericolosa perchè giustifica operazioni pianificate di avvelenamento.

Magari proprio una cazzata non lo è, ma, come al solito, è cosa molto ingigantita.

Offline ilvaccaro

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #26 il: Ottobre 30, 2011, 14:16:32 pm »
In realtà il limite estremo è già stato superato, sfruttiamo la terra di più di quello che si può rinnovare, lo stesso vale per l'acqua, falde acquifere e fiumi si prosciugano, terreni coltivabili diventano deserti, la terra si impoverisce sempre di più ogni anno. Il 40% delle terre agricole è già stato perso e stiamo continuando a perderle. La popolazione invece aumenta.

C'è il concetto di impronta ecologica http://en.wikipedia.org/wiki/Ecological_footprint che paragona la capacità dell'ambiente di rigenerarsi con il nostro sfruttamento attuale. Secondo alcune stime adesso stiamo usando 1.4 pianeta terra, la terra non si rigenera abbastanza velocemente, anzi si impoveresce sempre di più. Stiamo distruggendo il pianeta. Ci sono stime diverse e vari modi di calcolare, ma il risultato è sempre che la terra non ce la fa.

Tutto il tuo discorso si basa sul fatto che la produzione è aumentata in passato e quindi può aumentare ancora, stai di fatto parlando della green revolution http://en.wikipedia.org/wiki/Green_Revolution che è avvenuta nel periodo che tu citi, ossia dell'uso intensivo del petrolio nell'agricoltura, è il petrolio che ha permesso di aumentare la produzione, non la domanda. Ossia irrigazione con pompe, pesticidi, erbicidi e fertilizzanti, tutti derivati del petrolio. Si è prodotta più carne perché si produceva più foraggio tramite petrolio. Tu credi di mangiare carne o verdure ma in realtà mangi petrolio. Il petrolio è agli sgoccioli.


Concordo al 100% con le tue risposte, anche perché di certe tematiche ho iniziato ad interessarmi parecchi anni prima della mia scoperta della Q.M..

Tuttavia essendomi molto documentato e interessato approfonditamente sulla faccenda negli anni scorsi, sono giunto da tempo alla conclusione che la catastrofe prossima ventura è talmente certa ed inevitabile, che non vale neppure la pena di sprecarci due parole, non potendo fare assolutamente niente per evitarla.
 
La nostra  sarà certamente l'ultima generazione a conoscere e godere di un certo benessere....E ho profondissima pena per le prossime.. :cry:

Mettiamola cosi:

-Almeno siamo stati tra i pochi "Eletti" nella storia del genere umano ad aver avuto l'enorme privilegio di nascere in una nazione senza fame, e senza guerre....... E a poterci permettere il lusso di fare le diete per dimagrire.

Almeno fino ad ora.

E il domani?

Beh!....Ho 43 anni......... Forse se ho fortuna, crepo prima che crolli tutto.

Almeno, spero. :cry:
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Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline Stealth

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #27 il: Ottobre 30, 2011, 18:36:36 pm »
Amen

Offline Giulia

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #28 il: Ottobre 30, 2011, 19:01:20 pm »

mah quindi tu vaccaro credi sia vero? io mi rendo solo conto che il nuovo ordine mondiale e chi lo vuole e lo cita spesso (capi di stato, papi e capoccioni vari) hanno deciso per questa direzione, che sia fatta a ragione non lo credo.

Offline Stealth

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Re: La miccia spenta della "population bomb"
« Risposta #29 il: Ottobre 30, 2011, 22:02:24 pm »
mah quindi tu vaccaro credi sia vero? io mi rendo solo conto che il nuovo ordine mondiale e chi lo vuole e lo cita spesso (capi di stato, papi e capoccioni vari) hanno deciso per questa direzione, che sia fatta a ragione non lo credo.

Forse non lo fanno tanto in cattiva fede ma perché davvero non riescono a vedere le cose diversamente. Non riescono a concepire una serie di politiche che equilibrino le storture dell'attuale sistema a livello globale che fuoriescano dai classici schemi dirigistici e nazionalistici ormai inutili se non addirittura dannosi.
O forse lo sanno che politiche di redistribuzione e razionalizzazione globali e liberali sono possibili e necessari ma ancora non avvertono la necessità di attuarle. Magari lo faranno quando avranno l'acqua alla gola e la gente che sta lì per lì per tagliargliela la gola.
Beh insomma, se in buona o in cattiva fede è affar loro. Sta di fatto però che anche la gente ancora non concepisce ciò che occorrerebbe all'attuale sistema mondiale. E via con i soliti pruriti nazional-dirigistici che ormai sono antidiluviani e non servono a niente se non a creare ancora più danno.

Sempre IMHO s'intende, per carità! Non vorrei che qualcuno credesse che io pretendo di dire verità assolute e far da maestro a chiccessia che assai mi frega. :D