http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_ottobre_27/consigliere-sedute-notturne-comune-1901959571710.shtmlPassa anche dal consiglio comunale la conciliazione lavoro- famiglia. Con una richiesta che arriva dalle esponenti dell'aula: basta sedute notturne e a oltranza e sì a orari che tengano conto degli impegni familiari. Portavoci della protesta, le consigliere del Pd, Marilisa D'Amico e Marianna De Censi, sette figli in tutto, che ieri, nella commissione Affari istituzionali di Palazzo Marino, hanno presentato una proposta di variante al regolamento del consiglio comunale: si chiede che nell'organizzazione dei lavori d'aula si tenga conto delle «esigenze di conciliazione dei tempi» fra politica e famiglia e che si preveda un termine di chiusura massimo delle sedute che si protraggono di sera o di notte.
Marilisa D'Amico
«Chiediamo di anticipare le sedute - oggi si aprono alle 16.30 - e di fissare una durata massima in modo che le consigliere possano tornare a casa a orari ragionevoli», ha spiegato Marilisa D'Amico. Marianna de Censi: «In aula non è molto tutelata la funzione genitoriale». La risposta di Marco Osnato del Pdl: «Pieno accordo, ma non so come concretamente si potrà attuare, soprattutto quando si parla di migliaia di emendamenti che nella scorsa amministrazione ci hanno tenuto giorni e notti in aula».
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Imparate a conoscere l'istituto delle dimissioni. Inoltre avete mai sentito parlare delle badanti? Certamente non avrete problemi ,visti i lauti compensi che percepite.
Carissime consigliere, dovreste vergognarvi a fare richieste del genere con lo stipendio che percepite alla faccia dei contribuenti che pagano. Nessuno vi ha chiesto di prendervi responsabilità del genere e dal momento in cui ci si assume una responsabilità politica la si porta fino in fondo e senza pretendere di cambiare le regole. Del resto avete a disposizione tutto il giorno fino alle 16.30 di libertà, cosa pretendete di più. C'è gente che prenderebbe il vostro posto volentieri e molto più seriamente
Sono solidale con queste mamme impegnate politicamente. tuttavia, posso solo far presente che vita privata e politica si mischiano terribilmente, io l'ho provato per ben 10 anni. Tanto terribilmente. Indi: forse possono valutare le dimissioni da consigliere, oppure, dopo una cert'ora, abbandonare la seduta. In fondo, se è vero che 7 bimbi aspettano la mamma che fa il consigliere a Palazzo Marino, è anche vero che ce ne sono migliaia che attendono dal politico determinate decisioni... così come gli anziani, i giovani, etc..... allora probabilmente è meglio ridurre sensibilmente il numero delle poltrone. Tipo portarlo a 33. Così ci sono meno interventi, meno casotto, meno pause caffé tra un intervento e l'altro... e meno emendamenti..
i consiglieri dovrebbero forse ricordare che la politica non è un lavoro quindi di giorno si va a lavorare e per passione al pomeriggio si fa politica, nessuno ha mai obbligato nessuno a candidarsi pertanto non rompano le scatole.