Purtroppo vorrei scrivere a lungo sullo spettacolo al quale ho assistito ieri guardando la trasmissione italia sul 2. Ho poco tempo e sarò estremamente sintetico.
La Brancati ha scritto un libro dal titolo "Occhi di maschio". Riporto qui una sinossi reperita in rete:
"Occhi di maschio è il primo tentativo di storia della televisione dal punto di vista dei vinti, cioè delle persone di buon gusto e di buon senso e delle donne. La tv, dominata dallo sguardo maschile, è stata ed è lo specchio dei desideri prevalenti dei maschi italiani. Desideri in principio palesi e dichiarabili, poi sempre più aggressivi e sfacciati. L’autrice è stata fra i protagonisti di questo mondo e ne scrive con aperta soggettività, con aneddoti e ricordi arricchiti dalle testimonianze di alcune persone che hanno contato nella tv italiana, delle quali a volte non si conserva neanche più il ricordo. A completare il volume un vasto dizionario biografico delle oltre ottocento donne che hanno fatto la nostra televisione e una cronologia comparata che mette a fronte l’Italia come era, le conquiste delle donne e l’evoluzione del mezzo televisivo. Infine, un’intervista esclusiva a Lorenza Lei, prima donna a ricoprire l’incarico di direttore generale della Rai. Come scrive Franco Cardini nella sua introduzione, «questo libro
diverte, informa, chiarisce, qua e là stupisce. Daniela Brancati ci ha offerto una vera e propria storia della società italiana attraverso la Rai…»."
Durante la trasmissione si parlava del successo di Fiorello della sera precedente tessendone le lodi per il fatto di aver finalmente riconsegnato agli italiani una televisione dell'intrattenimento non volgare e all'antica.
Quando hanno affrontato il tema del sesso dell'eroe Fiorello hanno fatto un'operazione di propaganda di regime femminazista: la Brancati, presentando il suo libro, ha detto che Fiorello non ha "occhi di maschio". Perché?
Semplice: perché non è volgare.
Sono riuscite a riconvertire tutto l'argomento, con una delle solite alchimie propagandistiche della disonestà, in pro-utero. Il gioco di base è sempre quello: quando un uomo fa una cosa buona la fa per il suo lato femminile e la sua sensiobilità, quando invece fa una cosa cattiva la fa perché è maschio.
E la volgarità in televisione guarda un po', malgrado Maria De Filippi, è colpa dei maschi.
Goebbels.