Autore Topic: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati  (Letto 1664 volte)

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Offline Cato

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Per noi papà separati una realtà lugubre che ci ammazza.
La risposta di una femminista

Sono una donna che collabora e lavora come operatrice all'interno di un Centro antiviolenza.
Voi non sapete quanti padri separati violenti esistano in Italia. Questo sig. Antonio altro non è che uno dei tanti papà o pseudo tali che minacciano giorno
dopo giorno con azioni di vera e propria calunnia, pagine Facebook e caselle email di centri antiviolenza.
Attaccano ferocemente anche gruppi indipendenti di donne e uomini vicini al Femminismo (parità dei diritti e non castrazione maschile, come la destra italiana ha sempre voluto far credere). Hanno clonato pagine dedicate alla violenza sulle donne, giustificando con commenti indecenti, i numerosi uxoricidi italiani ed esteri.
Attaccano continuamente le femministe, esportando il termine "Nazifemminista" tanto caro a gruppi di maschilisti violenti provenienti dal Canada.
Hanno giustificato l'azione violenta di un assassino molto giovane, di origine Canadese: ha ucciso diverse donne perché femministe.
Hanno una fissazione morbosa e quasi patologica verso tutte le Associazioni che difendono le donne dalla violenza fisica e psicologica.
Questo perché alcuni di loro (alcuni? Tutti? Chissà) hanno alle spalle denunce di violenza domestica.
Se non credete alle mie parole vi invito a controllare le loro pagine clonate. Inoltre prima che Facebook diventasse più sicuro, entravano con profili
fasulli di donne attraenti, in profili privati di uomini, mandando messaggi privati diquesta natura "delle nazifemministe mi attaccano, ti prego aiutami a
segnalarle". Con questi mezzucci arrivavano ad eliminare interi profili privati, per il gusto di eliminare virtualmente donne a loro scomode, perché
coinvolte nella lotta alla parità dei diritti. I loro alimenti rasentano il ridicolo e non esiste nessuna legge a favore delle donne nel Paese del Bunga Bunga! Sono persone vicine al neo Fascismo, contro il Femminismo e intrisi di rabbia e violenza, prontissimi a denunciare chiunque solo perché vivono nel
torto e nel terrore di essere giudicati colpevoli. Non vogliono pagare gli alimenti necessari ai loro figli di crescere e si lamentano perché hanno sposato una donna casalinga. Vorrebbero che le donne stessero in casa come schiavette personali, pronte a far tutto ciò che il marito desideri. Se si ribellano: schiaffi e calci.
Non accettano il divorzio né tantomeno quegli alimenti necessari a una donna inoccupata o disocuppata, di mantenersi e mantenere i propri pargoli.
Rasentano il ridicolo e sono molto vicini all'uomo Parolisi di cui tanto abbiamo sentito parlare.
Queste persone sono violente e pericolose.


http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=167841&sez=NAPOLI&fb_source=message

Online Massimo

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #1 il: Ottobre 28, 2011, 14:22:12 pm »
E' la prova eclatante che il femminismo sta cominciando a rompere i coglioni. Per adesso le
"militanti" non se ne vogliono accorgere ma lo sperimenteranno presto sulla loro pelle che il
clima è oramai cambiato: niente più scappellamenti o inchini di fronte alla propaganda e alla
retorica femminista. Oggi sempre più ogni sproloquio femminista sta incontrando delle forti e
ragionate reazioni. La pacchia è finita. E ben presto la parola "femminista" sarà un insulto.
E' oramai solo una questione di tempo. E il tempo che dovrà trascorrere non sarà molto.

Offline krool

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #2 il: Ottobre 28, 2011, 16:22:32 pm »
Citazione
Con questi mezzucci arrivavano ad eliminare interi profili privati, per il gusto di eliminare virtualmente donne a loro scomode, perché
coinvolte nella lotta alla parità dei diritti. I loro alimenti rasentano il ridicolo e non esiste nessuna legge a favore delle donne nel Paese del Bunga Bunga! Sono persone vicine al neo Fascismo, contro il Femminismo e intrisi di rabbia e violenza, prontissimi a denunciare chiunque solo perché vivono nel
torto e nel terrore di essere giudicati colpevoli. Non vogliono pagare gli alimenti necessari ai loro figli di crescere e si lamentano perché hanno sposato una donna casalinga. Vorrebbero che le donne stessero in casa come schiavette personali, pronte a far tutto ciò che il marito desideri. Se si ribellano: schiaffi e calci.
Non accettano il divorzio né tantomeno quegli alimenti necessari a una donna inoccupata o disocuppata, di mantenersi e mantenere i propri pargoli.

Ecco il tipico minestrone femminista; uomini cattivi attaccano donne che vogliono parità leggi maschiliste in Italia perché bunga bunga berlusconi dignità della donna donna oppressa lavori domestici mariti violenti schiaffi e calci tre volte il giorno lo dicono le statistiche del ministero pari opportunità uomini non accettano divorzio perché misoginia patriarcato leggi femministe non esistono delitto d'onore abolito l'altro ieri scenderemo in piazza indignate eccetera eccetera eccetera.

Offline beta

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #3 il: Ottobre 28, 2011, 17:00:29 pm »
Ecco il tipico minestrone femminista; uomini cattivi attaccano donne che vogliono parità leggi maschiliste in Italia perché bunga bunga berlusconi dignità della donna donna oppressa lavori domestici mariti violenti schiaffi e calci tre volte il giorno lo dicono le statistiche del ministero pari opportunità uomini non accettano divorzio perché misoginia patriarcato leggi femministe non esistono delitto d'onore abolito l'altro ieri scenderemo in piazza indignate eccetera eccetera eccetera.

 :lol:

tragicamente comico.

Offline Nemo90

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #4 il: Ottobre 28, 2011, 17:01:03 pm »
L'"uomo Parolisi". Notate l'apposizione "uomo", e il collegamento psicologico che è spontaneo fare: Parolisi era tale (come?) perché era uomo.

Parolisi non era né più né meno depravato di gran parte della gerarchia militare del 235° reggimento (e credo di poter dire, dell'intero Esercito). Se si poteva permettere di fare 'u burdell', è chiaro che il problema era/è molto più diffuso che non solo per colpa di un singolo. E le soldatesse, mi spiace dirlo perché sicuramente ce n'era qualcuna che si era arruolata per spirito di patria, erano senz'altro consenzienti a quegli immorali giochi sessuali, vuoi per convenienza o vuoi perché, in fondo, anche alle donne piace far sesso.

Tra l'altro, i media (di regime) si piccavano molto di questo gioiellino di reggimento, vera "punta di diamante" della cui istituzione non vi è "alcun rimorso" e i cui dieci anni di operatività andrebbero "incorniciati tutti e dieci" (parole del capo di stato maggiore): ricordo ancora le manfrine di circostanza sulla radicale rivoluzione "rosa". Una delle "frontwomen" di questa rivoluzione (in tutto una dozzina) era il capitano L.B., assegnata proprio al 235°. Questo gran falco di donna, non ha mai visto quel che accadeva sotto il suo comando? Andava ai convegni sulle pari opportunità per discorrere sulla bontà delle soldatesse portandosi in corpo il segreto più inconfessabile? Quando predicava dai pulpiti televisivi, sapeva di star mentendo sfacciatamente?

Ora, sull'introduzione delle donne nell'esercito si può discutere - io penso sia possibile, a determinate condizioni, ammetterle al servizio incondizionato.
Dalle mie parti si dice che non bisogna mettere la paglia vicino al fuoco, e che è scontato che si creino relazioni sessuali e amorose fra colleghi di sesso opposto, vieppiù in un ambito intrisecamente proibizionista (e quindi eccitante) come può esserlo quello militare.

Non è però discutibile la moralità istituzionale che doveva ispirare la struttura verticale dell'esercito: mi sembra ovvio che fra superiori e inferiori non può esserci una relazione sadomaso di master/bottom con tanto di festini e frustini. La catena di comando, non sapeva? Non guardava? Non denunciava? Non puniva - parola che, usata a proposito di una donna, è quasi sacrilega - quelle meretrici e quei puttanieri, per spirito di giustizia nei confronti di quelle molte, moltissime donne oneste e valide e di quei molti e moltissimi uomini integerrimi?

No, perché bisognava "difendere le apparenze", cioè far finta che le donne sono buone brave e sante, e non che pure loro hanno bisogno di disciplina.
Vi rendete conto come questo femminismo (bisognerebbe inventare un'altra parola: il femminismo aveva una serietà e una tragicità che queste soubrette non hanno) delle apparenze nuocia addirittura alle donne stesse, a quelle che vorrebbero essere oneste ma vengono soffocate dalla coltre di buonismo.

Questa era una parentesi.
Leggendo da L'arte di aver ragione di Schopenauer, offendere è l'ultima arma di un oratore, quella più cieca e inutile, da usare solo quando si è evidentemente nel torto e si vuole annegare nel fracasso della rissa la verità.
Il femminismo odierno sta rapidamente sparando le sue ultime cartucce: il Se Non Ora, Quando? è agonizzante (l'avevo detto che non sarebbe durato) e i temi si stanno esaurendo.
Quindi si ricorre ad offese cieche, brute, contundenti, che non hanno né capo né coda, sono solo un susseguirsi di improperi senza un filo logico, volte solo a far degenerare il dialogo ed impedire alla controparte di aver ragione.

Speriamo bene.

Offline Giuseppe83

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #5 il: Ottobre 28, 2011, 17:26:02 pm »
Io comunque il mio commento l'ho piazzato. E' il giornale della mia città, non potevo mancare.  :)

Offline Fazer

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #6 il: Ottobre 28, 2011, 18:42:15 pm »
Ecco il tipico minestrone femminista; uomini cattivi attaccano donne che vogliono parità leggi maschiliste in Italia perché bunga bunga berlusconi dignità della donna donna oppressa lavori domestici mariti violenti schiaffi e calci tre volte il giorno lo dicono le statistiche del ministero pari opportunità uomini non accettano divorzio perché misoginia patriarcato leggi femministe non esistono delitto d'onore abolito l'altro ieri scenderemo in piazza indignate eccetera eccetera eccetera.

 :lol: :lol: :lol:

Grande, Krool.  ;)

Offline yamamax

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #7 il: Ottobre 28, 2011, 21:40:26 pm »
.....non esiste nessuna legge a favore delle donne nel Paese del Bunga Bunga!

Ma ancora siamo qui alla storiella del Bunga Bunga, come se fosse questo il male dei mali che attanaglia i paesi europei! Queste poverette non hanno veramente argomenti oramai vengono sorpassate da qualunque baretto di periferia. Perchè invece non tirano fuori altre cose .... tipo i privilegi che decine di migliaia di loro stordite hanno usufruito anni fà con le cosidette "baby pensioni", donne che a 40 anni nemmeno hanno intascato vitalizi senza  aver versato quasi niente,  provocando uno degli attuali dissanguamenti della previdenza sociale. Un esercito di donne, impiegate statali, delle poste, insegnanti,  che hanno fatto e molte fanno ancora pensione/lavoro in nero facendo sparire milioni di euro alla faccia di molti uomini che lavorano una vita.

Alberto86

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Re: Il Mattino pubblica deliri femministi e i lettori commentano indignati
« Risposta #8 il: Novembre 10, 2011, 02:31:50 am »
Ecco il tipico minestrone femminista; uomini cattivi attaccano donne che vogliono parità leggi maschiliste in Italia perché bunga bunga berlusconi dignità della donna donna oppressa lavori domestici mariti violenti schiaffi e calci tre volte il giorno lo dicono le statistiche del ministero pari opportunità uomini non accettano divorzio perché misoginia patriarcato leggi femministe non esistono delitto d'onore abolito l'altro ieri scenderemo in piazza indignate eccetera eccetera eccetera.

 :rofl2:

in 3 righe hai scritto le quotidiane vaginate che da decenni sfornano le femministe in ore e ore di "complesse analisi di elaborazione femminista"  :D