Comunque se interessa la risposta già l'abbiamo, ed è: NO.
Quando l'uomo sarà messo in condizioni di minoranza non verrà intrapresa nessuna "discriminazione positiva" per aiutarlo.
Ci sono già aree dove gli uomini "soffrono": separati, carcerati, morti sul lavoro, diritto riproduttivo.
Allora per favore, lo dico al mondo intero, smettete di parlarci di *diritto* delle donne e di principi di *uguaglianza*.
La UGUAGLIANZA vale per tutti.
Voglio dire: femministe! Per favore vi prego, non infangate idee così nobili e poetiche del pensiero umano. Non sporcate tutto, lasciate qualcosa di pulito. Mondo intero, ONU, ti prego, lascia stare l'egualitarismo e ammetti il tuo strisciante, irrisolvibile, atavico, razzismo.
Non se ne esce, nemmeno con le donne. Il razzismo dell'umano è camaleontico: si trasforma via via e assume nuovi colori, per mimetizzarsi nell'ambiente e nell'epoca in cui si trova a vivere. Oggi si dice femminismo, s'è colorato del colore dei diritti, della violenza del maschio, della colpa del fallo, della ontologica innocenza femminile.
Ma sempre di razzismo si tratta e il tempo, statene certi, ce lo dirà.