Autore Topic: Domande pubbliche a Mario Monti  (Letto 1040 volte)

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Offline Guit

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Domande pubbliche a Mario Monti
« il: Novembre 18, 2011, 01:21:45 am »
Indirizzato al Presidente del Consiglio Mario Monti, che si è appena insediato.

Con riferimento a quanto appreso da una nota dell'adnkronos del 17 novembre 2011, giorno del Suo insediamento, leggibile al seguente indirizzo:

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Monti-tassazione-preferenziale-per-le-donne_312655289457.html

secondo la quale Lei avrebbe affermato che: "... Assicurare una piena inclusione delle donne in ambito lavorativo e' una questione indifferibile. Occorre affrontare la conciliziaione tra vita familiare, lavoro e natalita'. Punteremo per questo ad una tassazione preferenziale per le donne".

Le pongo, a titolo personale e dalle pagine del forum sulla Questione Maschile, le seguenti osservazioni e domande:

1. Lei crede che anche gli uomini siano portatori di una spinta specifica, di un'energia vitale e salvifica per la società, o che siano solo un sesso di serie B o semplicemente interscambiabile?

2. Lei crede che un'agevolazione fiscale sul lavoro, equivalente a quella che si accinge a perfezionare in favore delle donne, sarebbe utile per le migliaia di uomini che nel nostro Paese versano in condizioni di povertà dopo una separazione conflittuale?

3. Lei crede che il problema delle separazioni e dello smembramento della famiglia naturale, tanto dal punto di vista economico quanto da quello esistenziale, anche per tutti i familiari coinvolti e soprattutto per i figli, problema che tocca indirettamente decine di milioni di italiani, ponga la necessità di alcune riflessioni rispetto allo spirito collettivo di crescita e rispetto alla positiva visione sul futuro dell'intero Paese? E' questo secondo il Suo autorevole parere, un elemento sensibile, socialmente depressivo, che vale la pena di affrontare o solo, più semplicemente, un problema di nicchia?

4. Se Lei crede che andrebbe affrontato, quali strade considera percorribili?

5. Lei ritiene che sia recuperabile il DDL957 (condiviso bis) o che sia da accantonare o sospendere temporaneamente?

6. Nel caso lo si volesse sospendere, su quale base etica e costituzionale si fonda una politica che veda il contributo femminile/materno da incentivare e quello maschile/paterno da comprimere?

Distinti saluti e un augurio di buon lavoro, Guit.



« Ultima modifica: Novembre 18, 2011, 01:57:40 am da Guit »
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